Che cos'è l'acqua potabile
Acqua ad uso potabile
In Alto Adige le particolarità geomorfologiche del territorio e la presenza di numerosi insediamenti a case sparse e masi isolati impongono una struttura quanto mai ramificata di acquedotti per l'approvvigionamento idropotabile degli abitanti.
In Alto Adige l'acqua ad uso potabile viene fornita attraverso oltre 1500 acquedotti, di cui 548 pubblici che forniscono l'acqua agli abitanti dei 118 comuni altoatesini e 983 privati di interesse pubblico (servizi di ristorazione isolati, rifugi alpini, ecc.).
Gli acquedotti pubblici o di interesse pubblico sono più di 500 e soddisfano il fabbisogno idropotabile del 95,1% della popolazione, mentre il 4,9% della popolazione dispone di un proprio acquedotto privato.
L'acqua erogata dagli acquedotti proviene per il 60% da sorgenti (che sono circa 2000), per il 38% da pozzi (che sono circa 50), mentre solo lo 0,5% viene prelevata da corsi d'acqua superficiale e deve essere opportunamente potabilizzata. L'acqua fornita ai comuni di Bolzano, Laives e Brunico proviene da pozzi, mentre i comuni di Merano e Bressanone utilizzano acqua di grandi sorgenti.
Composizione dell'acqua
Tutte le acque naturali (acque meteoriche, acque superficiali, acque sotterranee, ecc.) si possono considerare da un punto di vista strettamente fisico e chimico come delle soluzioni diluite di elettroliti (particelle cariche elettricamente). Sia nel suo percorso in atmosfera che nel suo percorso attraverso il terreno l'acqua infatti si arricchisce di gas, minerali, sali, ioni raggiungendo un equilibrio rappresentato dal limite al quale tende la soluzione acquosa in contatto con i singoli elementi.
Per un uso dell'acqua a scopo potabile essa deve possedere delle caratteristiche che la definiscano "potabile": essere cioè incolore, insapore, inodore, priva di particelle sospese, chimicamente pura (priva di sostanze tossiche in quantità nocive per l'organismo) e batteriologicamente pura (priva di batteri patogeni).
http://www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/acqua/info-acqua-potabile.asp
Was ist Trinkwasser
Trinkwasser
Die besondere landschaftliche Ausgangslage sowie die zahlreichen Streusiedlungen und Einzelhöfe in Südtirol haben eine sehr verzweigte Struktur der Trinkwasserversorgung der Bevölkerung zur Folge.
Die Trinkwasserversorgung in Südtirol erfolgt über mehr als 1500 Trinkwasserleitungen, von denen 548 öffentliche Trinkwasserleitungen, die die 118 Südtiroler Gemeinden versorgen, und 983 private Trinkwasserleitungen von öffentlichem Belang (abgelegene Gastbetriebe, Berghütten usw.) sind.
Die öffentlichen Trinkwasserleitungen oder privaten Trinkwasserleitungen sind mehr als 500 und leisten den Trinkwasserbedarf von 95,1 % der Bevölkerung. 4,9 % der Bevölkerung verfügen über eine eigene, private Trinkwasserleitung.
Das von den Wasserleitungen gelieferte Wasser stammt zu 60 % aus Quellen (es sind ungefähr 2000), zu 38 % aus Brunnen (ca. 50), während nur 0,5 % aus Oberflächengewässern entnommen wird und in geeigneter Weise aufbereitet werden muß. Das an die Gemeinden Bozen, Leifers und Bruneck gelieferte Wasser stammt aus Brunnen, während die Gemeinden Meran und Brixen große Quellen benutzen.
Zusammesetzung des Wassers
Alle natürlichen Wasser (Regenwasser, Oberflächengewässer, Grundwasser, usw.) können unter einem streng physikalischen und chemischen Gesichtspunkt als verdünnte Elektrolytlösungen aufgefaßt werden.
Sowohl auf seinem Weg durch die Atmosphäre als auch auf seinem Weg durch den Boden reichert sich das Wasser in der Tat mit Gasen, Mineralien, Salzen und Ionen an. Dies geschieht solange, bis es ein Gleichgewicht erreicht, das typisch für die Art des Wassers ist. Für die Verwendung des Wassers als Trinkwasser muß es Eigenschaften haben, die es als „trinkbar" kennzeichnen: d.h. es muß farblos, geschmacklos, geruchlos, frei von Schwebstoffen, chemisch rein (frei von giftigen Stoffen in schädlichen Mengen für den Körper) und bakteriologisch rein (frei von krankmachenden Keimen) sein.
http://www.provinz.bz.it/umweltagentur/wasser/info-trinkwasser.asp
Was ist ein Trinkwasserschutzgebiet
Im Boden ist das Wasser zahlreichen äußeren Gefahren ausgesetzt. Es können verunreinigende Stoffe wie Gülle, Treibstoffe, Pflanzenschutzmittel usw. in das Grundwasser gelangen, bauliche Eingriffe können zum Versiegen der Quellen führen. Daher ist es von besonderer Wichtigkeit, dass das Einzugsgebiet vor gefährdenden Verschmutzungen und Aktivitäten geschützt wird. Sobald das unterirdische Wasser in die Fassungsanlagen und in das Leitungsnetz gelangt, befindet es sich in einem rundum geschützten System.
Trinkwasserschutzgebiete bestehen in der Regel aus drei Zonen:
- Zone I, der eigentliche Fassungsbereich, Größenordnung 100 – 1000 m⊃2;
Sie schützt die Trinkwasser-Fassungsanlagen und deren unmittelbare Umgebung. Der Zutritt ist verboten, weshalb sie eingezäunt werden muss. Es sind lediglich Tätigkeiten erlaubt, die mit der Fassung des Wassers in Zusammenhang stehen. Die Oberfläche muss so gestaltet sein, dass Oberflächenwasser schnell abfließen kann, d.h. dass sich keine Pfützen bilden können. Die Fläche muss begrünt sein, der Eintrag von jeglichen Düngern ist untersagt.
http://www.provinz.bz.it/umweltagentur/wasser/trinkwasserschutzgebiet_info.asp
Cos'é un'area di tutela dell'acqua potabile
L’integrità dell’acqua sotterranea è sottoposta a potenziali pericoli esterni. Liquami di origine zootecnica, carburanti, fitofarmaci ecc. possono infatti infiltrarsi nel sottosuolo, ma anche interventi edilizi possono comportare il prosciugamento delle sorgenti. Riveste dunque grande importanza tutelare il bacino di alimentazione da contaminazioni ed attività potenzialmente rischiose. Solo quando l’acqua sotterranea raggiunge gli impianti di raccolta e la rete di distribuzione, essa si trova in un sistema protetto.
Le aree di tutela dell’acqua potabile sono suddivise di norma in tre zone:
- Zona I, ovvero zona di captazione, dimensioni da 100 a 1.000 m⊃2;
Essa protegge l’impianto di captazione dell’acqua potabile e l’area immediatamente circostante ad essa. In essa è vietato l’accesso, per questo motivo deve essere recintata. In essa sono ammesse solo attività inerenti l’approvvigionamento idrico. La sistemazione in superficie deve permettere un rapido deflusso delle acque superficiali in maniera tale che non si formino pozzanghere ed inoltre deve essere inverdita. È vietato lo spargimento di qualsiasi fertilizzante.
http://www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/acqua/area-tutela-acqua-info.asp