In frazione Celalba a San Giustino (PG) sorge Villa Macherini Graziani, esempio significativo di architettura di inizio ‘600, eretta su preesistente fortificazione mediavale. Venne fatta costruire da Carlo Graziani di Città di Castello nei primi anni del sec. XVII e sicuramente terminata nel 1616, su disegno degli architetti Cantagallina di Sansepolcro e Bruni di Roma.
Splendido esempio di villa nobiliare tardo rinascimentale, il Palazzo Magherini Graziani sorge a metà collina in aperta posizione panoramica dominante la Valle del Tevere. La villa fu fatta costruire da Carlo Graziani, esponente della famiglia tifernate di origine toscana, agli inizi del Settecento incaricando l’architetto Antonio Cantagallina. E’ la torre altana con i suoi 17 metri a dominare sul complesso architettonico a pianta quadrangolare su tre piani. Elegante la loggia centrale della facciata principale che si sviluppa dal secondo fino al terzo livello con le sue arcate sorrette da esili colonnine secondo uno stile che richiama, quello vasariano del Castello Bufalini. La facciata è scandita da una serie di lesene e cornici. Il piano terra è decorato ad archi murati al cui centro si aprono finestre e nicchie ovali evocando la regolarità di un portico. Dall’ingresso laterale si accede alla galleria carraia, voltata a botte che attraversa per intero il corpo dell’edificio. Al centro della galleria, lungo l’asse principale del complesso, si aprono l’atrio a piano terra e la loggia col salone di rappresentanza, al primo piano. A sinistra il complesso è completato dalla casa colonica e a destra dalla cappella a navata centrale dedicata alla Madonna di Loreto. Le aree verdi sono delimitate da un perimetro pentagonale murato; sull’asse centrale dell’edificio, si allineano il giardino all’italiana sul fronte con fontana centrale e siepi in bosso e l’esedra sul retro. Oltre l’esedra, si sviluppa il parco di lecci. La villa è di proprietà comunale. La casa colonica è sede sia di una foresteria con locali che ospitano attività socio-culturali, sia la sede operativa per le campagne di scavo della Villa di Plinio Il Giovane della Soprintendenza archeologica dell’Umbria , delle Università di Perugia e di Alicante (Spagna). Vi è infatti in fase di allestimento, un museo archeologico della sopracitata villa sistematicamente indagata dal 1986. Al primo piano saranno illustrati gli scavi della struttura attraverso plastici e ricostruzioni tridimensionali, nonché esposti gli oggetti riportati alla luce. Al pianterreno verrà documentata la storia del paesaggio dell'Alta Valle del Tevere, con particolare riguarda al sistema agricolo e di centuriazione di cui la villa era uno dei capisaldi.
La chace è una tipica parcheggia e logga, godetevi la vista della Villa e cercate la cache.
Si suggerisce di fare un salto ai vicini scavi del Colle di Plinio al Waypoint indicato.
In the hamlet Celalba in San Giustino (PG) is Villa Macherini Graziani, significant example of early architecture '600, built on existing mediaval fortifications. It was built by Carlo Graziani of Citta di Castello in the early years of the century. XVII and surely finished in 1616, designed by the architects of Cantagallina Sansepolcro and Bruni in Rome. A splendid example of late Renaissance aristocratic villa, Palazzo Magherini Graziani is set halfway up the hill in the open position overlooking the Tiber Valley. The villa was built by Carlo Graziani, a member of tifernate family of Tuscan origin, the early eighteenth century commissioning the architect Antonio Cantagallina. And 'the roof terrace tower with its 17 meters to dominate the architectural complex quadrangular on three floors. Elegant central loggia of the main facade that develops from the second to the third level with its arches supported by slender columns in a style that recalls the Vasari of Castello Bufalini. The façade is punctuated by a series of pilasters and cornices. The ground floor is decorated with walled arches at the center of open windows and oval niches evoking the regularity of a porch. side entrance leads to the dirt road tunnel, a barrel vault that crosses the full body of the building. At the center of the gallery, along the main axis of the complex, open the atrium on the ground floor and the loggia with the reception hall on the first floor. To the left of the complex it is completed by the farmhouse and right from the central nave chapel dedicated to Our Lady of Loreto. The green areas are delimited by a walled perimeter pentagonal; on the central axis of the building, align the Italian garden at the front with a central fountain and box hedges and the exedra on the back. Beyond the portico, it spreads the oaks park. The villa is owned by the city. The farm house is home of both a guesthouse with rooms housing socio-cultural activities, is the operational headquarters for the Villa of Pliny The Younger excavations of the Archaeological Superintendence of Umbria, Perugia and the University of Alicante (Spain) . There is indeed under construction, an archaeological museum of the aforementioned villa systematically investigated since 1986. On the first floor will be presented the excavations of the structure through models and three-dimensional reconstructions, as well as objects exposed to light. The ground floor will be documented the history of the landscape of the Tiber Valley, with particular regard to the agricultural system and dominion of which the villa was one of the cornerstones. The chace is a typical park and logs, enjoy the view of the Villa and look for the cache. It is suggested to make a jump to the nearby excavations of the Hill of Pliny the Waypoint indicated.