Il Palazzo dello Sport di piazza VI Febbraio, noto anche come Padiglione 3, fu progettato nel 1922 dall’architetto ingegnere Paolo Vietti Violi e inaugurato nell’aprile 1923, in occasione del Salone dell’Automobile. Fu uno dei primissimi edifici a vedere la luce nel nascente quartiere espositivo di Fiera Milano, di poco preceduto dalla costruzione delle Palazzine degli Orafi, tuttora esistenti con affaccio su Largo Domodossola.
La costruzione del Palazzo dello Sport deve essere letta in continuità con un articolato programma di rinnovamento urbano e di modernizzazione delle infrastrutture milanesi degli anni Trenta del secolo scorso, tra cui quello della costituzione di una “città dello
sport”. Accanto a questo edificio, nello stesso periodo vennero costruiti l’Ippodromo del trotto (1924, progettato dallo stesso arch. Vietti Violi), il Lido (1930) e il Velodromo Vigorelli (1935). Il Palazzo dello Sport, a pianta rettangolare, venne costruito in cemento armato, con una grande cupola in ferro e vetro, forse una delle più grandi concepite in Italia nel periodo.
Per le sue caratteristiche strutturali, il padiglione si proponeva come uno spazio molto versatile e di facile adattamento.
L’architetto Vietti Violi aveva concepito il “Palazzo dello Sport” come uno spazio polifunzionale per esposizioni, spettacoli e manifestazioni sportive, adatto ad accogliere mostre di cicli e motocicli e saloni dell’auto durante le manifestazioni fieristiche, ma anche per corse ciclistiche e motociclistiche al coperto, per gare di ginnastica, boxe e scherma, i Mondiali di hockey su rotelle, per concorsi ippici, concerti e manifestazioni teatrali nel resto dell’anno.
Dal 1952 al 1959 il Palazzo fu la casa dell'Olimpia Milano, che vi vinse 6 campionati italiani in 8 anni.
La prima edizione postbellica della Fiera ebbe luogo nel settembre 1946: in quell’anno gli spettacoli della stagione estiva del “Teatro alla Scala” vennero trasferiti al “Palazzo dello Sport”, in attesa della ricostruzione del teatro bombardato nel 1943.
L’edificio di quasi 10.000 mq in superficie e 160.000 mc in volume era stato concepito per ospitare fino a 20.000 persone.
Al suo interno fu anche montata una pista in legno e il Padiglione ospitò alcune edizioni della Sei giorni, storica competizione di ciclismo su pista. In epoca più recente, il Padiglione ha ospitato numerosi appuntamenti legati al mondo della moda, tra cui anche sfilate, a partire dagli anni ‘70 fino ai primi anni del nuovo millennio. Con la riqualificazione in corso del quartiere, trasformato nel nuovo polo residenziale/terziario di Citylife, il Palazzo dello Sport, oggi noto come Palazzo delle Scintille, è uno dei pochissimi edifici a non essere stato demolito. La destinazione finale dovrebbe essere quella di un museo.
La cache è nel giardino in piazza VI febbraio, antistante il palazzo, con una bella vista sul fronte del palazzo con le tre torri dietro.
Attenzione !!!! La matita non è un oggetto da prelevare, ma una cortesia per chi eventualmente non ne ha una per fare il log. Buona caccia !!
The Palazzo dello Sport in Piazza VI Febbraio, also known as Hall 3, was designed in 1922 by architect engineer Paolo Vietti Violi and opened in April 1923, at the Motor Show. It was one of the first buildings to see the light in the nascent fairground of Fiera Milano, just preceded by the construction of Palazzine of the Goldsmiths, still exist overlooking Largo Domodossola.
The construction of the Palazzo dello Sport is to be read in continuity with an articulated program of urban renewal and modernization of the Milanese infrastructure of the thirties of the last century, including that of the establishment of a "city of
sport". Next to this building, in the same period they were built the trotting Hippodrome (1924, designed by the same architect. Vietti Violi), Lido (1930) and the Vigorelli Velodrome (1935). The Palazzo dello Sport, a rectangular plan, was built of reinforced concrete, with a large iron and glass dome, possibly one of the largest designed in Italy in the period.
For its structural features, the pavilion is proposed as a very versatile space and easy adaptation.
The architect Vietti Violi had conceived the "Sports Palace" as a multipurpose space for exhibitions, shows and sporting events, which can accommodate exhibitions of cycles and motorcycles and motor shows during the exhibitions, but also for cycling races and motorcycle indoor, for gymnastics competitions, boxing and fencing, the World Cup hockey on wheels, for horse shows, concerts and theater events in the rest of the year.
From 1952 to 1959, the palace was home to Olimpia Milano, who won there six Italian championships in 8 years.
The first post-war edition of the fair took place in September 1946: in that year the shows of the summer season of "Teatro alla Scala" were moved to the "Palazzo dello Sport", pending the reconstruction of the theater bombed in 1943.
The building of nearly 10,000 square meters in area and 160,000 cubic meters in volume was designed to accommodate up to 20,000 people.
Inside it was also mounted a wooden track and the Pavilion hosted some editions of the Six Days, historic cycling competition on the racetrack. More recently, the Pavilion has hosted numerous events related to the fashion industry, including fashion shows, starting from the 70s up to the early years of the new millennium. With the redevelopment of the current quarter, transformed into new residential / tertiary pole of Citylife, the Sports Palace, now known as the Palace of Sparks, it is one of the few buildings to be demolished. The final destination should be that of a museum.
The cache is in the garden in the square in February VI, outside the palace, with a beautiful view out the front of the building with three towers behind.
Caution !!!! The pencil is not an object to be taken, but a courtesy for those who possibly does not have to make a log. Good hunting !