Villa Crespi (già Villa Pia) è una villa storica situata nel comune di Orta San Giulio, presso il Lago d'Orta (in Piemonte).
La villa ospita un hotel e un ristorante diretto dal noto chef patron Antonio Canavacciulo.
Storia
La dimora venne costruita nel 1879 per iniziativa dell'imprenditore Cristoforo Benigno Crespi, esponente di spicco della famiglia Crespi, operante con successo nel settore tessile, il quale volle utilizzarla come residenza estiva. Essa fu dedicata alla moglie Pia Travelli; infatti la casa fu chiamata Villa Pia, nome ancora oggi leggibile sul cancello laterale dell'edificio. L'architetto Angelo Colla, che seguì i lavori, fu tra i più prestigiosi dell'epoca. L'edificio restò di proprietà dei Crespi fino al 1929. Nel corso degli anni, soprattutto durante gli anni trenta, la villa divenne meta di numerosi poeti, industriali e membri dell'aristocrazia fino al Re Umberto I di Savoia. Per un breve periodo, fu anche soggiorno spirituale per molti religiosi dell'epoca. Verso la fine degli anni 1980 fu trasformata in albergo.
Struttura e stile
La villa, in stile moresco, trae ispirazione dagli edifici dei paesi mediorientali, di cui Cristoforo Crespi era rimasto affascinato. Essa è suddivisa in tre piani, le cui pareti sono rivestite da stucco a stampo, tipico dei paesi dellIslam. Le sale di ogni piano sono attraversate da alcuni archi rialzati e soltanto il piano terra presenta 5 sale, ognuna decorata in modo differente. Il pavimento del vestibolo (oggi la reception) è rivestito con l'antico metodo veneziano, il cosiddetto palladianesimo. Numerose poi le colonne distribuite nell'intera villa persino all'esterno, costruite con preziosi marmi quali: il broccatello di Spagna (giallastro), il rosso di Francia, la lumachella di Svezia, il val Polcevera, il rosso Levanto ed infine preziosi diaspri della Sicilia. Un immenso minareto sovrasta l'intero edificio; a circondarlo vi è il giardino, cui all'interno sorge anche una fontana, ma che oggi è più ridotto rispetto al passato e molto cambiato. Esso fu progettato dal famoso architetto Enrico Combi.Vi crescono molte varietà di frutti, specie lamponi e noci, oltre che numerosi funghi.