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Museo Poldi Pezzoli - La casa Museo Traditional Cache

This cache has been archived.

Zeddicus_Zorander: [english text follows]
Il proprietario non ha effettuato alcuna manutenzione sulla cache da lunghissimo tempo, e non risulta essere un utente attivo.
La cache viene archiviata.

Si prega di tener presente che, se una cache è stata archiviata da un revisore per mancanza di manutenzione, non verrà de-archiviata, né lo sarà ai fini dell'adozione (cfr. Linee Guida).


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Un saluto e buon geocaching,
Zeddicus Zu'l Zorander

Community Volunteer Reviewer for Italy
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Hidden : 12/15/2016
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:

[ITA] Museo Poldi Pezzoli - La casa Museo


[ENG] Poldi Pezzoli Museus - the Museus House


[ITA]
Il Museo Poldi Pezzoli, che raccoglie opere d’arte donate dal collezionista milanese Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-1879), è una delle più importanti raccolte artistiche italiane e una casa museo famosa nel mondo, situata nel centro di Milano, a pochi passi dal Teatro alla Scala.

Fa parte del circuito delle "Case Museo di Milano" ed espone opere di numerosi artisti, fra i quali: Perugino, Piero della Francesca, Sandro Botticelli, Antonio Pollaiolo, Giovanni Bellini, Michelangelo Buonarroti, Pinturicchio, Filippo Lippi, Andrea Mantegna, Jacopo Palma il Vecchio, Francesco Hayez, Giovanni Battista Tiepolo, Jusepe de Ribera, Canaletto, Lucas Cranach il Vecchio, Luca Giordano.

La storia
Ritratto femminile del Pollaiolo, simbolo del museo
Nacque come collezione privata di Gian Giacomo Poldi Pezzoli e dei suoi predecessori, in particolare della madre: Rosa Trivulzio. Rosa, figlia del principe Gian Giacomo Trivulzio, proveniva infatti da una nobile famiglia di letterati in stretto contatto con le menti migliori del Neoclassicismo milanese e con poeti come Vincenzo Monti e Giuseppe Parini. Alla morte del marito (1833) si occupò lei dell'educazione del figlio, nato nel 1822, il quale crebbe in mezzo ai letterati del tempo e alle arti, che la madre coltivava ingrandendo la già cospicua collezione di famiglia. 

Pollaiolo
Ritratto del Pollaiolo

Ereditati palazzo e patrimonio alla maggiore età (raggiunta, secondo la legge austriaca dell'epoca, a 24 anni, nel 1846), Gian Giacomo si dedicò all'ampliamento della raccolta. Inizialmente si concentrò sull'acquisto di armi e armature (in quel periodo molto richieste come oggetti da collezione). Sostenne i moti rivoluzionari del 1848 con grande passione, e al ritorno degli austriaci fu multato ed esiliato. Per oltre un anno viaggiò in tutta Europa venendo così a contatto con altri collezionisti e numerose mostre, tra cui le prime esposizioni internazionali.

Già nel 1846 Gian Giacomo aveva iniziato i lavori necessari a ricavare un appartamento proprio, distinto da quello della madre, che impronterà alla moda del momento basata sull'eclettismo degli stili: Barocco, primo Rinascimento, stile trecentesco trovano spazio proprio nelle diverse stanze dell'appartamento, che venne apprezzato e visitato tanto dal pubblico quanto dagli artisti dell'epoca.

Le sale vennero concepite come preziosi contenitori di una serie di opere d'arte antica e sono appositamente ideate per accogliere quadri e arredi, più come una moderna galleria d'arte, che una vera a propria casa improntata alla dimensione privata e personale.

 

MantegnaCristo del Mantegna

 

Fu una sala del primo piano ad essere per prima adattata per ospitare l'armeria, sotto la direzione dell'architetto Giuseppe Balzaretto e dello scenografo Filippo Peroni. Fu completata nel 1850 in stile neogotico, e fu seguita dalla stanza da letto, il cui allestimento fu ispirato invece al manierismo lombardo. Le opere di decorazione e allestimento delle altre sale (a partire dallo Studiolo Dantesco, 1853-56) furono affidate a Giuseppe Bertini, pittore e docente all'Accademia di Brera, a Giuseppe Speluzzi, ebanista e bronzista, e al pittore Luigi Scrosati. I lavori interessarono poi la Sala Gialla, la Sala Nera e lo scalone monumentale (completato nel 1857 e arricchito in seguito da una fontana in stile barocco).

Sempre sensibile ai contributi di artisti e pensatori provenienti da tutta Europa, che spesso ospitava, Gian Giacomo spaziava negli interessi dall'armeria alla pittura, dai tessuti e arazzi, dai vetri alle ceramiche, dalle oreficerie alle arti applicate. La collezione è divenuta dagli anni settanta un punto di riferimento sia in Italia che all'estero.

Cristo
Santa Cima da Conegliano

Gian Giacomo Poldi Pezzoli morì nel 1879 all'età di 57 anni. Ma già da tempo aveva stilato nel testamento il lascito della propria casa e delle opere d'arte in essa contenute alla Accademia di Brera perché ne venisse amministrata per farla divenire una vera e propria Fondazione Artistica. L'amministrazione e la direzione furono affidate a Bertini, che inaugurò ufficialmente il nuovo museo il 25 aprile 1881.

Piton

Autoritratto di Hayez

Fontana dei Tritoni
Oltre alle più famose fontane di Milano (Piazza Castello e Piazza San Babila) la cache è posizionata a lato della meno famosa.. ma non meno interessante Fontana dei Tritoni cosruita nel 1928
Infatti, per realizzare nuovi spazi per uffici le case Latuada e Confalonieri furono oggetto di ristrutturazione radicale. Di esse si manterranno solo le facciate. I nuovi edifici divennero quindi la sede della Cassa di Risparmio, in vista dell’apertura dell’Esattoria nel 1928. Per l’occasione venne realizzata la Fontana dei Tritoni. Le sculture di cui si compone, opera di Salvatore Saponaro, rappresentano il risparmio e la previdenza, emblemi della Cassa di Risparmio fin dalla sua fondazione. Si racconta che la figura femminile situata nella nicchia di sinistra e raffigurante il Risparmio, sia stata soprannominata Dòna di Trè Tètt per via del salvadanaio tondo che ha in mano, confuso dai milanesi con un terzo seno.

La cache 
La cache è una tradizionale scatoletta di mentine nascosta vicinissimo alla fontana.
E' richiesto un bastoncino lungo 30 cm o qualcosa per spingere il  cache e rimetterlo in ordine.

[ENG]
The Poldi Pezzoli Museum, which houses works of art donated by the Milanese collector Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-1879), is one of the most important Italian art collections and a house famous museum in the world, located in the center of Milan, within walking distance La Scala Theatre.

It is part of the circuit of "Case Museo di Milano" and exhibits works of many artists, such as: Perugino, Piero della Francesca, Botticelli, Pollaiolo Antonio, Giovanni Bellini, Michelangelo Buonarroti, Pinturicchio, Filippo Lippi, Andrea Mantegna, Jacopo Palma the Elder, Francesco Hayez, Giovanni Battista Tiepolo, Jusepe de Ribera, Canaletto, Lucas Cranach the Elder, Luca Giordano.

History
female portrait by Pollaiolo, symbol of the museum
Life as a private collection of Gian Giacomo Poldi Pezzoli and his predecessors, especially the mother, Rosa Trivulzio. Rosa, daughter of Prince Gian Giacomo Trivulzio, in fact came from a noble family of writers in close contact with the best minds of the Milanese Neoclassicism and poets like Vincenzo Monti and Giuseppe Parini. Her husband's death (1833) she took charge of education of her son, born in 1822, who grew up in the midst of men of letters and the arts, the mother cultivated by enlarging the already substantial family collection.

 

Pollaiolo
Ritratto del Pollaiolo

Inherited the palace and heritage of age (reached, according to Austrian law era, at age 24, in 1846), Gian Giacomo devoted himself expansion of the collection. Initially it focused on the purchase of weapons and armor (at that time in great demand as collectors' items). He supported the revolutionary upheavals of 1848 with great passion, and the return of the Austrians was fined and exiled. For over a year he traveled throughout Europe thus being in contact with other collectors and numerous exhibitions, including the first international exhibitions.

Already in 1846 Gian Giacomo had begun the necessary work to get their own apartment, separate from the mother, who will shape the fashion of the moment sull'eclettismo based styles: Baroque, Renaissance style fourteenth find their own space in the different rooms of ' apartment, which was much appreciated and visited by the public as by artists.

The rooms were designed as precious containers of a series of works of ancient art, and are specially designed to accommodate paintings and furnishings, more like a modern art gallery, a real at home geared towards private and personal dimension.

MantegnaCristo del Mantegna

It was one of the first floor to be first adjusted to accommodate the armory, under the direction of Giuseppe Balzaretto and the set designer Filippo Peroni. It was completed in 1850 in neo-Gothic style, and was followed by the bedroom, whose preparation was inspired instead to mannerism of Lombardy. The works of decoration and layout of the other rooms (starting from Studiolo Dantesco, 1853-56) were entrusted to Giuseppe Bertini, painter and professor at the Brera Academy, Joseph Speluzzi, cabinetmaker and bronze worker, and the painter Luigi Scrosati. The interested works then the Yellow Room, the Sala Nera and the monumental staircase (completed in 1857, and later enriched by a fountain in the Baroque style).

Always sensitive to the contributions of artists and thinkers from all over Europe, who often hosted, Gian Giacomo ranged in interest from the armory to painting, from fabrics and tapestries, from glazed ceramics, from gold to the applied arts. The collection has become the seventies a reference point both in Italy and abroad.

Cristo
Santa Cima da Conegliano

Gian Giacomo Poldi Pezzoli died in 1879 at age 57. But some time had drawn in his will the legacy of your own home and the works of art contained in it to the Brera Academy because it was administered to make it become a true Art Foundation. The administration and management were entrusted to Bertini, who officially opened the new museum April 25, 1881.

Piton

Autoritratto di Hayez

Fountain of Tritons
Besides the most famous fountains in Milan (Piazza Castello and Piazza San Babila), the cache is located on the side of the less famous but no less interesting .. Fountain of the Tritons cosruita in 1928
In fact, in its new space Latuada Confalonieri and houses offices were subjected to radical restructuring. Of them will remain only the facades. The new buildings then became the headquarters of the Savings Bank, in view of the opening of the Tax Authority in 1928. For the occasion was made the Fountain of the Tritons. The sculptures that make up, by Salvatore Saporito, representing savings and retirement, the Savings Bank emblems since its founding.

The Cache
The cache is a traditional candybox.
It 'requires a 30 cm long stick or something to push the cache and put it back in order.

Additional Hints (Decrypt)

[ITA] Ybtobbx qvrgeb vy pnegryyb "aba gntyvnovyr". Hfner yn craan cre gbtyvreyn r evzrggreyn [ENG] Ybtobbx oruvaq gur fvta "abg Qevaxnoyr". Hfn n crapvy sbe teno naq ercynpr

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)