Percorrendo la strada che congiunge Canneto a Piombino - la Strada Provinciale del Lodano - a 4 km dall'abitato di Canneto si trova il bivio da cui parte la strada che porta alla Badia di San Pietro in Palazzolo. Si tratta di 500 metri circa di strada sterrata agevole che porta al parcheggio situato accanto ad una centrale elettrica. Da lì parte il sentiero di circa 2 km che porta al monumento. Può essere percorso in auto purché sia adatta a terreni sconnessi e guidata da persone di esperienza. Ma anche a piedi non presenta pendenze troppo impegnative e regala una stupenda passeggiata in una rigogliosa macchia mediterranea.
Cenni Storici:
La fondazione del monastero benedettino risale al 754 ed è legata alla figura del nobile longobardo figlio del gastaldo di Pisa Ratgauso Ratchausi, Wilfrido (San Walfredo), ritenuto capostipite dei conti Della Gherardesca che ottenne l'investitura dal re dei Longobardi Astolfo, succeduto a Re Liutprando.
Il Monastero venne costruito nel sito di Palazzuolo dove si trovava una villa romana e un tempietto della dea Bellona, alla costruzione del monastero si fa poi risalire il successivo primo nucleo del paese.Il monastero, venne fondato il località Badivecchia nella zona dell'attuale podere San Valentino sul poggio del palazzuolo, non è certo se all'insediamento romano seguì un insediamento longobardo, come farebbe intendere il nome Palatiolum, ma la cornice marmorea con nodo longobardo in bassorilievo che venne ritrovata in questa località apparteneva quasi sicuramente al monastero di San Piero; oggi è conservata nel palazzo comunale di Monteverdi Marittimo. Il monastero nell'XI secolo acquistò notevole importanza, successivamente nel 1179 circa fu spostato nell'attuale sito di Poggio Badia dove si vedono ancora le rovine, nel 1298 divenne vallosombrano, fu abbandonato nel 1562 quando si richiese il trasferimento dei monaci dentro il casvtello di Monteverdi, a condizione che si mantenesse il titolo di San Pietro; questo nuovo convento si limitò ad un ospizio con due o tre monaci dell'abbazia di Vallombrosa, del quale si hanno notizie fino al 1781.
L'interno era formato da una sola grande navata terminante in un'unica abbazia. La facciata e la copertura sono scomparse, mentre rimangono parti del fianco sinistro e del transetto. Il paramento murario è in conci di alberese perfettamente tagliati e commessi, che sul piano destro si alternano in bicromia a fasce di laterizio.
La cache è un tupperware trasparente col logo di Geocaching contenente logbook lapis gadget minipremio per il FTF e due trackable.
Along the road that connects Canneto in Piombino - the Provincial Road of Lodano - 4 km from the town of Canneto there is the junction from which the road leading to St. Peter's Abbey in Palazzolo. It is 500 meters of smooth dirt road that leads to the parking lot located next to a farmhouse. From there starts the trail (about 2 km) leading to the monument. It can be traveled by car as long as it adapts to uneven terrain and led by experience driver. But even walking does present any difficult and offers a beautiful walk through a lush Mediterranean vegetation.
Background:
The foundation of the Benedictine monastery dates back to 754 and is linked to the noble figure of the Lombard son of the steward of Pisa Ratgauso Ratchausi, Wilfrido (San Walfredo), considered the founder of the Gherardesca accounts, obtained the investiture by the king of the Lombards Astolfo, who succeeded King Liutprand .
The Monastery was built in Palazzuolo site where he was a Roman villa and a temple of the goddess Bellona, the construction of the monastery is then traced back the next paese.Il first nucleus of the monastery, was founded the town Badivecchia in the current farm area San Valentino on the hill of palazzuolo, it is uncertain whether Roman settlement followed a Lombard settlement, as the name would imply Palatiolum, but the marble frame with Lombard knot in low relief that was found in this locality almost certainly belonged to the monastery of San Piero , it is now kept in the town hall of Monteverdi Marittimo. The eleventh-century monastery acquired considerable importance, then in 1179 it was moved around in the current Poggio Badia site where you can still see the ruins, in 1298 became vallosombrano, was abandoned in 1562 when it requested the transfer of the monks inside the casvtello Monteverdi, provided that it maintained the title of St. Peter; This new convent was limited to a home with two or three monks of Vallombrosa, of which there are records until 1781.
The interior consisted of a single large nave terminating in a single abbey. The facade and roof have disappeared, while remaining parts of the left side and the transept. The masonry is made of blocks of limestone perfectly cut and committed, that on the right plan alternate two-color with bands of brick.
The cache is a tupperware with geocaching logo and contains logbook pencil FTF miniprize and two trackable