UNA PICCOLA CURIOSITA' CHE ESULA DALLA MYSTERY...
La frase "Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia" è, in realtà, un errore di trascrizione della frase "Stretta è la soglia, larga è la via...", posta spesso in passato alla fine dei racconti e che evidenziava, con la parola soglia, la difficoltà di iniziare un racconto.
A causa della somiglianza grafica delle lettere s e f (molto accentuata nei secoli addietro) la parola soglia venne confusa e, così, l'errore si protrasse fino a giungere ai giorni nostri.
UN'ALTRA CURIOSITA': IL BOTTONUTO
Il Bottonuto non esiste più da quasi novant’anni e la sua memoria rimane solo nelle migliaia di fotografie arrivate sino a noi e nell'obelisco che ora fa da spartitraffico in via Marina. Per visualizzare e collocare il Bottonuto nella mappa attuale, possiamo visualizzare un rettangolo racchiuso tra le vie: Unione, Falcone, Cappellari, Rastrelli, Larga e Piazza Missori.
Il quartiere si snodava in origine attraverso quattro vie principali: la contrada dei Moroni, quella dei Pesci, quella di san Giovanni in Conca ( prima ancora detto dei marchesi di Caravaggio) e infine quella dei Tre Re (Magi), vera arteria commerciale del Bottonuto.
Il Bottonuto era una pusterla aperta nelle mura romane e che si affacciava sul famoso laghetto, porticciolo, formato dal fiume Seveso. Laghetto che però venne prosciugato già nel I secolo d.C. perché causa di frequenti allagamenti, trasformandosi in un grande prato, il Brolo. Il Bottonuto prendeva il nome dall’opera idraulica di convogliamento delle acque del Seveso – butin-ucum – , un’opera talmente importante da venire ricordata per secoli come aumatium.
LA MYSTERY