Quella di Veronica Cybo è una storia di tradimenti, gelosia e morte. Dopo avere scoperto di essere tradita, non esita infatti a vendicarsi facendo uccidere l'amante. Veronica nasce da una famiglia nobile e molto potente, si dice che non fosse particolarmente bella e che il suo carattere non fosse dei migliori, ma a quei tempi i matrimoni erano combinati e così venne data in moglie a Iacopo Salvati. Il marito, come spesso accadeva a quei tempi, frequentava altre donne. Frequentava anche locali per soli uomini ed è proprio mentre si trova in uno di questi che nota una bellissima ragazza che vive in una casa poco distante, bella ventenne sposata con un uomo di 50 anni più vecchio. Veronica scopre la tresca e medita vendetta. Prima avverte la rivale in amore, ma lei le ride in faccia davanti a tutti. Veronica assolda quindi dei sicari e ottiene la collaborazione del figliastro di Caterina, Bartolomeo che insieme ai sicari, va a casa della matrigna. Bartolomeo uccide Caterina e poi una serva che aveva assistito al delitto, facendo a pezzi entrambi i corpi. La testa della giovane viene messa in una cesta, che viene poi recapitata a Iacopo. Inorridito cerca subito i colpevoli, sapendo però che la mandante è stata sua moglie. Bartolomeo confesserà e verrà condannato a morte, Veronica fa parte di una famiglia troppo potente e non viene arrestata, ma sceglie l’esilio volontario nella Villa San Cerbone, che oggi è l’ospedale Serristori di Figline Valdarno. Si dice che il fantasma di Veronica infesti l’ospedale e molti pazienti e infermieri giurano di avere visto la figura di una donna vestita di bianco che sparisce poco dopo essere vista. Durante dei lavori è persino apparsa una strana orma su un muro appena ridipinto e la gente del posto non ha dubbi: è stata Veronica a lasciarla. Il suo spirito si manifesta soprattutto durante i mesi estivi e nei giorni dopo Natale, preferendo l’ala più antica del palazzo, corrispondente agli uffici amministrativi. Nell’ospedale è persino presente una targa commemorativa.