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EREMO DI BEATO VINCENZO Traditional Cache

This cache has been archived.

BriganteTiburzi: Ciao Andrea Haai Ortenzi,

dopo oltre 30 giorni dalla mia nota non hai comunicato niente e mi vedo costretto aa archiviare la tua cache.
Considera che, se una cache è stata archiviata da un revisore per mancanza di manutenzione, non verrà de-archiviata, né lo sarà ai fini dell'adozione (cfr. Linee Guida).

*
Hi Andrea Haai Ortenzi,

After more than 30 days from my last note I didn't receive any answer.
If you haven't done so already, please pick up any remaining cache bits as soon as possible.

Please remember that, if a cache is archived by a reviewer or staff for lack of maintenance, it will not be unarchived, nor it will not be unarchived for the purposes of adoption (see. Guidelines).

Brigante Tiburzi | www.geocaching-italia.com
Groundspeak Volunteer Reviewer

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Hidden : 4/5/2017
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
2.5 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:

La cache è un contenitore cilindrico in plasica.


Eremo in cui Beato Vincenzo si ritirava in preghiera. 

Vincenzo è ricordato nel Martirologio Francescano il 7 agosto. Nacque verso il 1435 ed entrò, sui quattordici anni, tra i Frati Minori nel convento di S. Giuliano, fondato dal beato Giovanni da Stroncone, presso le porte della città aquilana.
Ammesso subito al noviziato, e compiutolo coi voti solenni, passò i primi anni della vita conventuale ritirato in una capanna nella selva del convento, che lasciava solo per l'adempimento degli uffici affidatigli, specialmente quello di calzolaio, forse suo mestiere di origine.
Ma tanta era la sua applicazione alla preghiera che, di lui, fra' Marco da Lisbona lasciò scritto che era «astratto, elevato in aria et era il suo corpo così privo di sensi come se fosse morto». I superiori, vedendolo così esemplare, ed anche per distoglierlo dall'eccessiva sua mortifìcazione, lo avviarono alla questua. Tra le anime che si ispirarono alla sua santità, va ricordata la giovinetta Mattia Ciccarelli di Lucoli, divenuta poi agostiniana in Aquila col nome di suor Cristina, ed oggi venerata sugli altari col titolo di beata.
Vincenzo venne mandato, in seguito, al convento di Penne e, per dieci anni, a quello di Sulmona, per fare quindi definitivo ritorno a S. Giuliano. Con lui furono in relazione per consigli, il principe di Capua, la regina Giovanna, seconda moglie di Ferdinando I, e sorella di Ferdinando il Cattolico, re di Spagna. Predisse il reame al duca di Calabria, primogenito di Ferdinando I d'Aragona.
Travagliato dalla gotta e dagli stenti, nonché dall'età, morì la sera del 7 agosto 1504 a sessantanove anni. La beata Cristina ne vedeva l'anima, portata dagli angeli, salire al cielo mentre la selva di S. Giuliano era tutta una gran luce. Da qui la consuetudine annuale dell'illuminazione del convento e di parte della selva, la sera del 6 agosto e cioè la vigilia della sua festa.
Vincenzo è sepolto nella chiesetta di S. Giuliano, e il suo corpo incorrotto è racchiuso in artistica urna. Il suo culto fu confermato da Pio VI, il 19 settembre 1787.

fonte: http://www.santiebeati.it

Additional Hints (Decrypt)

thneqn aryyn pnivgà qry zheb

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)