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* iL cOnCiLiO a TrEnTo * Multi-Cache

Hidden : 4/9/2017
Difficulty:
3 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


Nessun avvenimento storico ha segnato tanto profondamente l’identità civica di Trento quanto il XIX Concilio Ecumenico, indetto dalla Chiesa di Roma il 13 dicembre 1545 e conclusosi solennemente, dopo due interruzioni e alterne vicende, il 4 dicembre 1563.

Trento era stata scelta come sede conciliare già nella bolla di indizione del 1542, quando papa Paolo III la definì “sito commodo, libero e a tutte le Nationi opportuno”. La sua posizione geografica la rendeva infatti un ideale ponte tra l’Italia e il mondo tedesco, mentre il suo peculiare statuto politico – una città governata da un vescovo vassallo dell’imperatore – offriva garanzie sia al Papato sia all’Impero. Durante i lavori conciliari, diluiti nell’arco di diciotto anni, Trento ospitò 284 prelati e numerosi altri delegati provenienti da diverse nazioni, assumendo di fatto il ruolo di capitale del cattolicesimo e di crocevia della politica europea. Nel terzo periodo del Concilio, quello conclusivo, a Trento erano presenti gli ambasciatori di dodici Stati. Per far fronte a questo compito la città, che all’epoca contava meno di diecimila abitanti, fu mobilitata a tutti i livelli, sotto l’abile guida del principe vescovo Cristoforo Madruzzo. Cardinali, vescovi, generali di ordini, teologi e ambasciatori, spesso accompagnati da folto seguito, furono ospitati nei principali palazzi, nei conventi e nelle locande, mentre le sessioni conciliari si tennero nella chiesa di Santa Maria Maggiore e nel duomo di San Vigilio. Molti di questi luoghi conservano ancora oggi testimonianze e memorie di quegli avvenimenti.

Questa multi propone la visita di alcuni palazzi e chiese, che furono conivolte nelle vicende del Concilio di Trento. Passerai molto vicino ad altri luoghi di notevole valore storico, architettonico e culturale per la città. Buon divertimento!

Proprio qui nel Duomo di Trento iniziò il Concilio il 13 dicembre 1545.
Insigne tempio romanico, la cattedrale è uno scrigno di arte sacra con testimonianze pittoriche e plastiche dall’età paleocristiana al XIX secolo. Dei due campanili previsti, ne fu ultimato solo uno. Lo si può notare dalla facciata, che risulta incompleta dove doveva sorgere il secondo campanile, e dall'interno con una scala che si ferma alle mura; ciò dà alla facciata un aspetto asimmetrico. Quest'ultima è caratterizzata da un grande rosone e da un portale romanico strombato. Sul fianco sinistro, che chiude a mezzogiorno la piazza del Duomo, si imposta un elegante protiro romanico con elementi gotici e rinascimentali, mentre nel transetto si apre il rosone con la ruota della Fortuna. Sul prospetto meridionale si imposta la Cappella del Crocifisso, elevata nel 1682 dal principe vescovo Francesco Alberti-Poja per ospitare il grande crocifisso ligneo davanti al quale furono proclamati i decreti conciliari: la figura di Cristo in croce è accompagnata dalle statue della Madonna e di San Giovanni Evangelista, anch’esse scolpite agli albori del Cinquecento dallo scultore Sistus Frei di Norimberga. L’altare maggiore, ispirato al baldacchino berniniano di San Pietro a Roma, fu eretto tra il 1738 e il 1743.

A. Basilica di Santa Maria Maggiore N 46° 04.106 E 011° 07.160
La chiesa fu eretta tra il 1520 e il 1524 per volontà del principe vescovo Bernardo Clesio dall’architetto comacino Antonio Medaglia, sui resti della medievale Santa Maria ad Nives. La facciata fu rimaneggiata tra il 1900 e l’anno successivo dall’architetto Emilio Paor, ma conserva il magnifico portale cinquecentesco con lo stemma del cardinale Cristoforo Madruzzo. Notevole anche il più antico portalino che si apre sul fianco meridionale, fregiato dello stemma a Prato e ornato da altorilievi raffiguranti la Vergine, i santi Pietro e Giovanni e un delizioso angelo musicante. L’interno è ad aula unica con sei cappelle laterali e presbiterio rialzato. Tra le pale d’altare, merita la massima considerazione quella della seconda cappella laterale destra, raffigurante la Vergine col Bambino, San Giovanni Evangelista e i Dottori della Chiesa: fu dipinta dal pittore bergamasco Giovanni Battista Moroni nel 1551 e può dunque essere considerata l’emblema del Concilio. Dalla parete sinistra del presbiterio sporge la cantoria, capolavoro degli scultori Vincenzo e Giovanni Girolamo Grandi (1534), mentre nulla rimane dell’organo di età conciliare, opera di maestro Caspar tedesco, citata dal Massarelli e celebrata dai contemporanei. Sulla volta della chiesa si dispiega una decorazione pittorica interamente dedicata alla memoria del Concilio, che fu realizzata nel 1909 dal pittore marchigiano Sigismondo Nardi.

A = Sul palazzo posto alla destra della chiesa, c'è una targa dello studio legale di un avvocato. Conta il numero di lettere che compongono il nome e il cognome (vedi foto). On building located at the right of the church, there is a legal study plate of a lawyer. Count number of letters, name and surname (see photo).

B. Abbazia di San Lorenzo N 46° 04.279 E 011° 07.145 
Gioiello di architettura romanica, l’attuale Tempio Civico sorse nel 1183 come chiesa benedettina, ma già nel 1234 passò ai domenicani. L’annesso convento, dopo cinque secoli di storia e cultura, fu soppresso nel 1778 per essere adibito a carcere e successivamente a lazzaretto e magazzino militare. Il complesso dell’antica badia, caduto in rovina, fu completamente demolito negli anni Trenta del Novecento. La chiesa, rimasta priva di ogni arredo, fu riaperta al culto nel 1955 ed è attualmente officiata dai frati cappuccini: la facciata è caratterizzata da una grande trifora. Il campanile, con le quattro bifore della cella campanaria e i piccoli obelischi ornamentali in pietra bianca, è uno dei più caratteristici della città.

B = Trova nella targa di pietra il numero che c'è tra il e aprile (vedi foto). Find in a stone plate a number between "il" and "aprile" (see photo).

C. Palazzo Trautmannsdorf N 46° 04.323 E 011° 07.521 
La monumentale dimora, che si estende da via del Suffragio a piazza della Mostra affacciandosi su piazza Raffaello Sanzio, assunse le forme attuali nel corso del Seicento, quando i tre prospetti si arricchirono di portali balconati, finestre a bugne rustiche, oculi e fantasiosi mascheroni, mentre gli spazi interni furono riorganizzati intorno a un cortile mediante androni voltati. L’intervento, che costituisce il più notevole esempio di ammodernamento in chiave barocca di una dimora signorile trentina, si deve ai conti Trautmannsdorf, nobili tirolesi insediatisi nel XVI secolo nella Torre Franca di Mattarello.

C = Sotto il poggiolo al centro e sopra la porta d’ingresso, c'è una faccia di pietra che ti sta facendo la lingua, ma quanti denti mostra? Under the balcony in the center and above the front door, there is a stone face that it sticks out its tongue, but how many teeth it shows?

D. Chiesa e convento di San Marco N 46° 04.207 E 011° 07.528 
Il complesso agostiniano di San Marco, di fondazione duecentesca, è composto dalla chiesa e dal soppresso monastero, di cui si conserva l’ampio chiostro. Alla chiesa, ridisegnata nelle forme attuali nel 1665 da Martino Fuiten e spogliata dei principali arredi in età napoleonica, si accede attraverso un portico seicentesco rivestito di lastre tombali.

D = Quanti anelli di ferro sono inseriti nelle varie pietre tombali sotto il portico di ingresso? Conta tutti gli anelli che vedi su entrambi i lati della porta (vedi foto). How many iron rings are inserted in the various tombstones under arcade? Count all the rings you see on both sides of the door (see photo).

E. Casa Mirana N 46° 04.118 E 011° 07.395
Il palazzo è una delle più antiche costruzioni del Sass, cuore pulsante della città medievale: sul lato settentrionale sono ancora visibili tracce di una decorazione tardogotica, anche se i principali elementi architettonici (portali, monofore e bifore) sono di schietto gusto rinascimentale.

E = Entrando nella Piazzetta del Sas, il primo numero civico che trovi a destra. Going to Piazzetta del Sas, the first house number that you find on the right.

F. Palazzo Ghelfi N 46° 04.071 E 011° 07.337 
Il palazzo s’impone con la sua mole su piazza Pasi, l’antica piazza delle Opere. La semplice facciata presenta tre ordini di monofore a tutto sesto e un balconcino sotto il quale è collocato lo stemma in pietra dei Ghelfi o Gelpi, nobile famiglia valtellinese integratasi nel corso del Quattrocento nel patriziato urbano di Trento ed estintasi alla fine del Seicento. Del vasto ciclo di affreschi rinascimentali che adornava la facciata rimangono pochi lacerti – tra cui si riconosce lo stemma principesco di Bernardo Clesio, che consente di collocare l’impresa decorativa tra il 1515 e il 1539 – e una descrizione settecentesca, che ci parla di immagini delle Stagioni, di personaggi biblici (Adamo, Eva, Susanna) e della storia antica (Virginia, eroi a cavallo). Il portale dà accesso a un ampio cortile interno caratterizzato da eleganti ballatoi con ringhiere in ferro battuto.

F = Nella piazza trovi un idrante azzurro con attacco per manichetta, davanti c'è una scritta con un numero a quattro cifre, precedute dalla lettera F. Chi cerca trova, non è difficile! In the square you can find a blue fire hydrant, there is a blue writing with a four-digit number, preceded by the letter F.

G. Chiesa della Trinità N 46° 03.995 E 011° 07.478 
Eretta tra il 1519 e il 1522, all’epoca del Concilio la chiesa era affidata alle suore clarisse, che risiedevano nell’annesso convento (oggi Liceo-Ginnasio “Giovanni Prati”). Fu profondamente rimaneggiata nel corso del Seicento, quando la facciata – sul fastigio della quale si legge la data 1666 – assunse l’attuale assetto barocco. Nel 1803 la chiesa fu soppressa e spogliata degli altari e dei principali arredi sacri, mentre il convento fu adibito a caserma. Riaperta al culto nel 1861, fu riarredata con altari e tele provenienti da altre chiese della città. La facciata, inquadrata da due possenti lesene sorreggenti un timpano spezzato, è caratterizzata da un’esuberante decorazione plastica a festoni, volute, drappeggi, teste d’angelo e obelischi. Una finestra a mezza ruota e due finestre oblunghe laterali fanno ideale corona alla nicchia centrale, ove è collocato il gruppo scultoreo della Trinità.

G = Sull'architrave sopra la porta puoi vedere una scritta incisa nella pietra. Trova l'ultimo numero scritto in numeri romani (3 lettere). Above door you can see a stone inscription. Find the last number written in Roman numerals (3 letters).

Dalla chiesa della Trinità prese avvio la processione inaugurale del Concilio (13 dicembre 1545), alla quale presero parte quattro cardinali, venticinque tra vescovi e arcivescovi e cinque generali di ordini religiosi, oltre ad altri delegati e a tutto il clero trentino.

H. Palazzo Roccabruna N 46° 03.984 E 011° 07.408
Importante esempio di architettura manierista, il palazzo è il risultato di un’operazione di accorpamento e ridefinizione estetica e funzionale di varie unità edilizie site nel quartiere di Borgo Nuovo, avvenuta tra il 1557 e il 1562 per iniziativa del canonico Gerolamo II Roccabruna, arcidiacono del capitolo della cattedrale e stretto collaboratore del principe vescovo Cristoforo Madruzzo. La facciata, asimmetrica, è scandita da tre ordini di finestre incorniciate in pietra bianca, bugnate nei primi due piani. Il portale aggettante reca in chiave di volta lo stemma Roccabruna e sorregge un balconcino chiuso da una balaustra. Al centro della facciata campeggia lo stemma cardinalizio di Cristoforo Madruzzo, a rimarcare il forte legame del committente con il suo protettore. Nelle nicchie dell’androne si segnalano i busti cinquecenteschi di quattordici imperatori romani, da Giulio Cesare a Traiano, mentre in altriambientidelpianterrenosi conservano lacerti di affreschi a grottesca.

H = All'entrata del palazzo, puoi vedere una colonnina di acciaio. Trova il numero (le prime due cifre dell'orario di apertura) sopra o sotto la parola giovedì. At the entrance of building, you can see a column of stainless. Find the number (opening hours, first two digits) over or down the word "giovedì".

Queste sono le coordinate finali:
These are the final coordinates:

N 46° 04. (Ax3) + (Bx2) + (Cx3) + (D-8)
E 011° 07. (Ex321) - (F-238) - (Gx23) - (Hx14)

 

FTF: Alessandro94 12.04.17 ore 23:25

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Additional Hints (Decrypt)

Frr cubgb sbe N. O. Q. naq fcbvyre. Oevat n cra

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)