Tra i comuni di Renate Brianza e Veduggio con Colzano è presente una vasta depressione subpianeggiante paludosa in alcune sue parti che prosegue poi verso Briosco ed Inverigo.
Quest'area era in passato occupata da uno specchio d'acqua dolce del quale restano poche tracce in superficie mentre ne permangono nel sottosuolo.
L' origine di questo lago era da attribuire come i più importanti laghi di Oggiono, Annone e Pusiano all" azione dei ghiacciai.
Nel corso dei millenni questo invaso, meno profondo degli altri si è riempito con i depositi provenienti dai versanti e dal trasporto dei corsi d'acqua.
L' attuale pianura ricordata in un vecchio testo come lago dei Cariggi, era alimentata principalmente dall'attuale Bevera.
La riduzione degli apporti e lo svuotamento per l'abbassamento della soglia del suo emissario, hanno portato alla sua trasformazione in una vasta torbiera. Sono stati prelevati due campioni di torba, uno nei pressi di Renate e l'altro a Veduggio in due perforazioni rispettivamente di 2 metri ed 1.5. I risultati ottenuti consentono di stabilire che le torbe di Renate hanno un'età di 5640 anni, mentre quelle di Veduggio di circa 2980.
TORBIERA.
Le torbiere sono ambienti caratterizzati da grandi quantità di acqua, acquitrino o palude, in movimento lento e a bassa temperatura. In tale ambiente si sviluppa una vegetazione prevalentemente arborea tipica dei luoghi umidi
In ambiente umido e freddo, in presenza di consistenti quantità di composti tannici e di sostanze acide, l' attività di batteri che naturalmente degradano la sostanza organica viene fortemente inibita, per di più, l' ambiente limoso e con scarsa circolazione di acqua e quindi di ossigeno, rende inospitale l' ambiente per i microrganismi.
Il materiale vegetale che deriva dal ciclo biologico delle piante che vivono nella torbiera, tende quindi progressivamente ad accumularsi in strati, dando origine alla torba.
Poiché il processo di formazione è favorito dalle basse temperature e condizionato dal rapporto tra precipitazioni ed evapotraspirazione, la diffusione delle torbiere è maggiore nelle zone settentrionali dell' Europa a clima piovoso e temperato e nelle zone alpine, mentre sono progressivamente meno frequenti nelle aree più calde e pressoché assenti in quelle meridionali.
FORMAZIONE
La nascita di una torbiera è la conseguenza di un processo che prende avvio con l' interramento di uno specchio d'acqua o con l' impaludamento di una superficie asciutta.
In entrambi i casi, la prima fase è caratterizzata dalla presenza di uno strato di acqua libera e la sostanza organica depositata proviene in massima parte dal ciclo biologico delle alghe e degli organismi che vivono sul fondo.
Successivamente si osserva la comparsa di piante flottanti o radicate in acque relativamente profonde i cui depositi si innalzano progressivamente fino a raggiungere il pelo dell' acqua.
Quindi la torbiera vera e propria inizia il suo sviluppo semiterrestre con la diffusione delle specie che radicano al di sopra del pelo dell'acqua.
Si innesca una modesta sequenza stagionale di secco-ossigenazione seguita da una successiva fase di alluvione-anossia.
Con il passare del tempo la massa torbosa tende lentamente ad alzarsi per effetto del continuo deposito di nuove sostanze organiche, dando origine a cumuli all' interno dei quali la torba degli strati sottostanti viene pressata dal nuovo materiale di accumulo
La struttura fortemente igroscopica della torba fa si che questi cuscinetti si imbevano di acqua e costituiscano una sorte di spugna che, da un lato trattiene l' acqua meteorologica e dall' altro, per effetto della capillarità, facilita la risalita della falda.
La condizione delle basse temperature è fondamentale dato che la solubilita dell' ossigeno nell' acqua aumenta con il diminuire delle temperature.
Quindi anche a discrete profondità nella zona alluvionata e gelida possono permanere condizioni di ossigenazione sufficienti alla crescita rigogliosa della vegetazione la cui crescita provoca l' affondamento di quelle morte, inclusi animali morti ed inerti, che scendeno nello stato anossico ed acido dove la vita batterica non è più possibile.
Man mano che, a seguito dell' elevazione, la superficie esposta all' aria aumenta, il contatto con l' ossigeno induce processi di mineralizzazione delle sostanze organiche con la conseguente liberazione di nutrienti, aumento della fertilità e colonizzazione da parte di specie più esigenti rispetto a quelle tipiche di torbiere, frequentemente si assiste alla colonizzazione da parte di cespugli che determinano il caratteristico paesaggio delle torbiere.
Le torbiere vengono definite attive finché prosegue il deposito di nuove sostanze organiche. Spesso l' evoluzione delle torbiere è a suolo planiziale compatto, coperto da normale manto erboso e arboreo, mentre nel sottosuolo a poca profondità permangono giacimenti di torba.
CLASSIFICAZIONE
Il criterio di classificazione delle torbiere si riferisce alla modalità di formazione ad alle associazioni vegetali che in esso si instaurano e ne determinano lo sviluppo.
1) Torbiere alte ( torbiere ombrogene o sfagnete)
Sono definite quelle in cui la massa organica tende a formare cuscinetti che si innalzano rispetto alla falda.
Dal punto di vista idrico sono alimentate prevalentemente dalle piogge che praticamente, prive di nutrimenti, determinano una situazione di carenza di nutrimenti minerali alla quale si adattano solo poche specie vegetali ed in particolare gli sfagni.
2) Torbiere basse ( torbiere a tappeto o cariceti)
Sono quelle che mantengono un profilo orizzontale. L' alimentazione idrica proviene prevalentemente dal suolo per scorrimento idrico superficiale e profondo se si sviluppano su pendii ( torbiere soligene).
Per risalita della falda acquifera se sono localizzate in depressioni del suolo (torbiere topogene).
La maggior disponibilità di nutrimenti e la ridotta acidità del substrato determinano la presenza di una vegetazione più varia con dominanza di Cyperaceae e gramineae e con la presenza di muschi.
3) Torbiere di transizione
Vengono considerate quelle in cui sono presenti sia le caratteristiche delle torbiere alte che basse con la predominanza delle une o delle altre a seconda degli apporti idrici e delle nature prevalenti.
Per poter loggare il found , dopo esservi recati alle coordinate indicate ed aver letto il tabellone, osservate la brughiera davanti a voi dove stava il lago prima ed ora sta la torbiera e rispondere alle seguenti domande.
Non occorre attendere la mia risposta.
In caso di risposte errate sarete da me contattati.
1) In base al sistema di classificazione delle torbiere, quella che vedete è una torbiera alta o bassa? Spiegate perché.
2) Quella che sta davanti a voi può essere considerata una torbiera attiva o no? Spiegate perché.
3) Tra le due torbiere, qual' è la più vecchia ed a quando risale.
4) È più antica la nascita delle torbiere o la scomparsa definitiva del lago?
5) il nome " Cariggi " da cosa deriva?
Among the municipalities of Renate Brianza and Veduggio con Colzano there is a vast marshy depression in some parts that goes on to Briosco and Inverigo.
This area was in the past occupied by a freshwater mirror, of which little remains on the surface as they remain in the subsoil.
The origin of this lake was to be attributed to the most important lakes of Oggiono, Annone and Pusiano in the action of the glaciers.
Over the course of the millenniums this invasion, less profound than others, has been filled with deposits from the slopes and the waterway transport.
The present plain recalled in an old text like Lake Cariggi, was mainly fueled by the current Bevera.
Reduction of contributions and emptying to lower the emissary's threshold have led to its transformation into a vast peat. Two peat samples were taken, one near Renate and the other at Veduggio in two perforations of 2 meters and 1.5 respectively. The results obtained show that Renate's bags are 5640 years old and those of Veduggio of about 2980.
TORBIERA.
Peat bogs are environments characterized by large amounts of water, swamp or swamp, in slow motion and at low temperatures. In this environment develops a predominantly arboreal vegetation typical of humid places
In humid and cold environments, in the presence of large amounts of tannic compounds and acidic substances, the activity of bacteria that naturally degrades organic matter is strongly inhibited, moreover, by the sluggish and poor circulation of water and hence Of oxygen, makes the environment for microorganisms inhospitable.
The plant material that comes from the biological cycle of the plants that live in the peat, then tends to accumulate gradually in layers, giving rise to the peat.
Since the formation process is favored by low temperatures and conditioned by the precipitation and evapotranspiration ratio, the spread of peat bogs is higher in the northern areas of Europe in rainy and temperate climate and in alpine areas, whereas they are progressively less frequent in the hottest areas And almost absent in the southern ones.
TRAINING
The birth of a peat is the consequence of a process that starts with the sealing of a water mirror or the impaludation of a dry surface.
In both cases, the first phase is characterized by the presence of a free water layer and the deposited organic substance is mainly derived from the biological cycle of algae and organisms living on the bottom.
Next, the appearance of floating or deep-rooted plants is observed, whose deposits rise gradually until they reach the hair of the water.
So the real peat begins its semicircular development with the spread of the species rooted above the water's hair.
It triggers a modest seasonal dry-oxygenation sequence followed by a subsequent flood-anoxia phase.
Over time, peat mass tends to slowly rise as a result of the continuous deposition of new organic substances, giving rise to heaps inside which the peat of the underlying layers is pressed by the new accumulation material
The heavily hygroscopic structure of the peat causes these bearings to absorb water and form a kind of sponge, which on the one hand retains the meteorological water and on the other, due to the capillarity, facilitates the rise of the flap.
The low temperature condition is crucial as the oxygen solubility in water increases with decreasing temperatures.
Thus even at discrete depths in the flood and freezing area, sufficient oxygenation conditions may remain sufficient to the lush growth of vegetation whose growth causes the sinking of deaths, including dead and inert animals, descending into the anoxic and acidic state where bacterial life does not Is as much as possible.
Since, as a result of elevation, the surface exposed to air rises, contact with oxygen induces mineralization processes of organic substances with the consequent release of nutrients, increased fertility and colonization by more demanding species than To those typical of peat bogs, frequent colonization by bushes that determine the characteristic landscape of peat bogs.
The peat bogs are defined as active until new organic substances are deposited. Often the evolution of peat bogs is compact planar soil, covered by a normal grassy and arboreal mantle, while peat deposits remain in the deep underground.
CLASSIFICATION
The criterion for classifying peat bogs refers to the mode of formation to the plant associations that it establishes and determines its development.
1) High peat bogs (oval bogs or goblins)
They are defined as those in which the organic mass tends to form bearings rising from the ground.
From a water point of view, they are mainly fueled by rains that virtually no nutrients result in a shortage of mineral nutrients to which only a few plant species and in particular the faded ones are adapted.
2) Low peat bogs (rugs or carpets)
They are those that maintain a horizontal profile. The water supply comes predominantly from the surface for deep and shallow water slides if they develop on slopes (soligene peat bogs).
By ascension of the aquifers if they are located in soil depressions (topogenic peat bogs).
The increased availability of nutrients and the reduced acidity of the substrate determine the presence of a more varied vegetation with dominance of Cyperaceae and gramineae and the presence of mosses.
3) Transitional Torrents
Both high and low peat bogs are present, with the predominance of one or the other depending on the water supply and the prevailing nature.
In order to log the found, after you go to the coordinates indicated and read the board, look at the moor before you where was the lake before and now is the peat and answer the following questions.
You do not have to wait for my answer.
In the case of incorrect answers you will be contacted by me.
1) Depending on the peat grading system, what do you see is a tall or low peat? Explain why.
2) What is in front of you can be considered an active peat or not? Explain why.
3) Between the two peat bogs, which is the oldest and when it rises.
4) Is the birth of the peat bogs or the final disappearance of the lake more ancient?
5) The name "Cariggi" from what comes?