Secondo recenti studi, nell’area in cui oggi sorge la cupola di San Donnino sorgeva il mastio dell’antica città di Semifonte, la Rocca di Capo Bagnolo. Questa città, avamposto imperiale situato ai confini del territorio della Repubblica di Firenze, fu fondata tra il 1177 e il 1181 come fortilizio degli Alberti. Semifonte fu conquistata e rasa al suolo dai fiorentini nella primavera del 1202. Dopo la sua distruzione la Repubblica di Firenze vietò la costruzione di qualunque tipo di edificio nell’area dove sorgeva Semifonte.
La cappella, intitolata a San Michele Arcangelo, fu progettata da Santi di Tito e fu costruita tra il 1594 e il 1597. Questa cappella, che ha una struttura a pianta ottagonale, è famosa per essere sormontata da una cupola che è la riproduzione in scala 1:8 della cupola del Brunelleschi del Duomo di Santa Maria del Fiore a Firenze. Il finanziatore dell’opera fu Giovan Battista di Neri Capponi, egli per edificare la cappella dovette chiedere al granduca Ferdinando I un permesso speciale perché il divieto di edificare ogni tipo di costruzione nell’area della città di Semifonte era ancora in vigore 400 anni dopo la distruzione della città.
According to recent studies, in the area where the dome of San Donnino rises today stands the doorman of the ancient town of Semifonte, the Rocca di Capo Bagnolo. This city, an imperial outpost located on the borders of the territory of the Republic of Florence, was founded between 1177 and 1181 as a fortress of the Alberti. Semifonte was conquered and completely destroyed by the Florentines in the spring of 1202. After its destruction, the Republic of Florence forbade the construction of any type of building in the area where Semifonte stood.
The chapel, dedicated to San Michele Arcangelo, was designed by Santi di Tito and was built between 1594 and 1597. This chapel, which has an octagonal plan, is famous for being overlaid by a dome that is reproduction on a scale 1: 8 of the Brunelleschi dome of the Duomo of Santa Maria del Fiore in Florence. The lender of the work was Giovan Battista di Neri Capponi, he had to ask the grandfather Ferdinand I for a special permit for building the chapel because the prohibition to build any type of building in the Semifonte town area was still in force 400 years after the Destruction of the city.