Il 21 MAGGIO 2017 Zogno si è colorata tutta di rosa per il passaggio della 15° tappa del 100esimo Giro d'Italia. La lunga carovana dei ciclisti ed annessi è passata per il centro di Zogno per poi avviarsi verso il GPM (Gran Premio Della Montagna) posto a Miragolo S. Salvatore, da lì ha proseguito verso Selvino con l'arrivo a Bergamo. Vi riproponiamo questa impegnativa salita con una serie di cache.
Anche a Endenna c’era un castello, uno dei tanti che punteggiavano la Val Brembana nel corso della seconda metà del trecento e nella prima metà del secolo successivo, uno dei tanti che fu protagonista delle sanguinose vicende che segnarono la valle nei conflitti tra guelfi e ghibellini.
Va detto che, nel corso del Trecento, i termini di “guelfi” e “ghibellini” finirono solo con l’indicare genericamente due fazioni in lotta tra loro per difendere privilegi locali, interessi di grandi famiglie e faide personali, portate avanti con molto impegno e pochissimo buonsenso.
Il castello fu costruito nel 1350 dalla famiglia Dell’Olmo. Sire del castello di Endenna fu quel Merino dell’Olmo che per qualche tempo fu il capo riconosciuto della parte guelfa, in quella Val Brembana della seconda metà del trecento, teatro di scontri di violenza inaudita tra guelfi e ghibellini.
Merino pare fosse persona intelligente e abilissima perché passò gran parte della sua vita a massacrare i vicini che si erano schierati nel partito avverso; vicini che, peraltro, si impegnavano parecchio a fare altrettanto con lui .. ma con minor fortuna.
Tra il 1378 ed il 1382, con una serie di assedi vincenti e battaglie fortunate (più o meno), le truppe guelfe comandate da Merino dell’Olmo sembravano poter riuscire a prendere il controllo di Bergamo.
Nell’agosto del 1383 Bernabò Visconti decise un’ennesima azione di forza contro il fastidioso leader guelfo: 500 militi guidati da Zenone di Groppello sorpresero il signore di Endenna asserragliato nel suo castello. Non era la prima volta ma questa fu quella buona per i ghibellini: come la prima volta, rasero al suolo il paese di Endenna e diedero l’assalto alle mura.
Il 3 settembre Merino, ferito alla testa ed alla schiena, fu costretto ad arrendersi e, sei giorni dopo, morì per le ferite imprigionato nella rocca di Bergamo.