Nel settembre 1795 il generale di divisione Barthélemy Schérer sostituì François Christophe Kellermann al comando dell'esercito francese in Italia. Di fronte ai francesi c'erano 30.000 austriaci e 12.000 piemontesi al comando del feldzeugmeister Nikolaus Joseph de Vins e del generale Benedetto di Savoia, duca del Chiablese. Il centro dell'esercito francese, sotto il comando di Andrea Massena, era formato da due vecchie divisioni dell'armata d'Italia. Una terza armata, che formava l'ala sinistra, era sotto il comando del generale Jean Sérurier. L'ala destra era guidata dal generale Pierre Augereau, recentemente arrivato insieme a Schérer dall'esercito dei Pirenei. Un'altra divisione, proveniente dal Colle di Tenda, copriva Saorge. Questo esercito di 40.000 uomini mancava di provviste, armi e munizioni da quando la marina inglese aveva tagliato la linea dei rifornimenti di Genova. Le truppe austro-piemontesi erano forti di 53.000 uomini e le loro linee difensive coprivano gran parte della riviera ligure di ponente, spingendosi fino a Cuneo, Ceva e Mondovì, formando un campo difficilmente espugnabile, composto da basi legate fra loro da camminamenti e difeso da centinaia di pezzi d'artiglieria. Una delle difficoltà più gravi dei soldati francesi fu la mancanza di scarpe in mezzo a balze rocciose e strade in pietra. Fortunatamente, un brigantino francese riuscì ad arrivare prima della battaglia, portando 100.000 razioni di biscotti e 24.000 paia di scarpe, risollevando così il morale delle truppe. Il 17 novembre il generale di divisione Étienne Charlet attaccò gli austro-piemontesi a Campo di Pietri, distruggendo le loro trincee e catturando tre cannoni e 500 prigionieri. Tuttavia, a causa del maltempo, Andrea Massena fu costretto ad abbandonare l'azione che aveva programmato, un assalto sulla destra. Ignaro dell'attacco imminente, De Vins, spossato da una malattia, abbandonò il comando austriaco il 22 novembre. Al suo posto subentrò Oliver Remigius von Wallis./p>
Pepo Team