Secondo una leggenda, il lago di Montorfano si sarebbe originato dalle lacrime del piccolo monte Orfano che piangeva perché, dopo la formazione della catena alpina, si era trovato abbandonato, lontano dagli altri monti lariani.
Nel bacino d’acqua così formato, l’infelice altura, specchiandosi, poteva vedere un altro monte simile a sé, sentendosi finalmente meno sola.
Bella favola ma con un fondo di verità se consideriamo che il lago di Montorfano risale all'ultima grande glaciazione, avvenuta tra centomila e diecimila anni fa. Nell'area di Como la massa di ghiaccio deviò verso Sud-Est a causa dei rilievi della Spina Verde. La presenza del Monte Orfano, formato da rocce sedimentarie marine sollevate da movimenti tettonici che formarono le Alpi, costituì un ostacolo ulteriore al movimento del fronte del ghiacciaio e ciò diede luogo a questo bellissimo regalo, il lago delle fate.
Tra il Seicento e il Settecento tra le famiglie nobili si cominciò a far uso della ghiacciaia dove, dopo aver depositato ghiaccio o neve compressa, venivano conservate le derrate alimentari. La costruzione di una ghiacciaia aveva inizio scavando il terreno per poi utilizzare i sassi estratti nella costruzione di una sala circolare, quasi totalmente interrata, con un’unica porta d’ingresso.
Nelle vicinanze del lago, vicino al vecchio cimitero, sorsero delle ghiacciaie utilizzate per immagazzinare il ghiaccio commercializzato nel periodo estivo, la posizione era ideale in quanto il lago ghiacciato d’inverno costituiva un facile approvvigionamento.
Nelle ghiacciaie il ghiaccio veniva accantonato e compresso contro le pareti, come isolante termico si usava la pula di riso.
Tra le ghiacciaie meglio conservate vi è il Giazerun, sulla riva ovest del lago, avvolto da una fitta vegetazione e con una struttura completamente interrata da renderlo poco visibile. Esso è composto da una sala circolare di circa 9 metri e alta circa 5 metri, si accede da una piccola camera nei pressi della riva del lago.
Nella zona dell’ingresso del lido sono presenti tre ghiacciaie costruite tra ‘700 e ‘800, attualmente si possono vedere solo pochi ruderi della prima (la più antica), mentre della seconda si può vedere quasi completamente la sala circolare. La terza è la più recente ed è di dimensioni notevoli, ne affiorano solo tratti di muro della sala essendo stata riempita di terra, si può intravedere il voltino della porta d’ingresso.