La prima cosa che balza agli occhi arrivando a Clanezzo è il Castello.
Chi si ferma a visitare questi posti poi sicuramene scende alla località PORTO per passare sul ponte di FUNI, sospeso sul fiume Brembo.
Edificato nel 1878 da Vincenzo Beltrami allora proprietario del castello, ha sostuitito un traghetto trasportava tra le due sponde persone e cose Si tratta di uno dei primi esempi ottocenteschi di struttura realizzata con la tecnica delle funi portanti sulla riva: ancora oggi è possibile attraversare il ponte sospeso, lungo 75 metri, facendosi cullare dal dondolio che riecheggia i tempi del traghetto.
Poi la passeggiata si sposta sul ponte di ATTONE la cui costruzione risale addirittura al decimo secolo ed è sicuramente uno dei più è antichi della Bergamasca. E l’edificio nelle sue vicinanze è l’antica Dogana Veneta.
Con questa cache invece vi vogliamo far scoprire il ponte CARRALE che è andato a sostituire il traffico di merci e persone di due ponti citati qui sopra per un “moderno” collegamento della borgata con il resto del mondo.
Edificato nel 1925, anche questo ad opera dei proprietari del Castello, è rimasto di proprietà privata sino a pochi anni fa, nonostante il suo utilizzo non sia mai stato esclusivo. Anzi, era utilizzato gratuitamente da chiunque volesse passare.
E’ stato per anni l’unico collegamento carrale a disposizione delle frazioni di Clanezzo e di Bondo.
Il completamento della strada SP 23 che porta a Ubiale risale solamente negli anni Ottanta.
Il ponte è ora di proprietà delle amministrazioni comunali di Ubiale Clanezzo e di Almenno.
Il traffico su questo ponte si intensifica quando la viabilità sulla parallela Statale della Valle Brembana ha qualche (frequente) intoppo.