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Tele Spazio... 1999 Mystery Cache

Hidden : 3/4/2019
Difficulty:
3 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


Beh, naturalmente questa è la mia mystery #... 99!


Parte della sala comando
Parte della sala comando

Nel marzo 2017 il Centro Spaziale del Lario, comunemente chiamato dai locali Telespazio, celebrò i 40 anni dalla nascita offrendo, in via eccezionale, una serie di visite guidate al Centro. I posti disponibili erano limitati ma, mettendomi in lista il prima possibile, l'11 marzo riuscii a visitare questo luogo "misterioso" che fin da piccolo mi aveva affascinato.
Durante il percorso tra antenne e centri comando non potei fare a meno di porre la domanda che assillava noi ragazzini durante il periodo finale della guerra fredda: "ma è vero che una delle prime testate nucleari eventualmente lanciate dai sovietici avrebbe colpito proprio qui?"
La guida, sorridendo, rispose che il Centro non era strategicamente importante dal punto di vista militare, però una certa rilevanza anche le comunicazioni civili le hanno sempre avute... gulp!

Qui si possono fare delle proporzioni!
Qui si possono notare le proporzioni!

Di seguito riporto il comunicato stampa rilasciato per l'occasione dal Centro, ottima fonte di informazioni sulla storia e sul tipo di comunicazioni di cui si è occupato negli anni.


Gera Lario (Como), marzo 2017

Il Centro spaziale del Lario di Telespazio: 40 anni di storia


Il Centro spaziale del Lario, con 60 antenne operative e un’estensione di 80.000 mq, dei quali 5.000 coperti, costituisce, a livello nazionale e internazionale, un polo tecnologico d’eccellenza nel settore delle telecomunicazioni satellitari. Attraverso il teleporto lombardo, Telespazio, tra i principali operatori mondiali nel campo dei servizi spaziali, è in grado di garantire ai propri clienti servizi altamente specializzati, che dal 1977 ad oggi si sono sviluppati di pari passo con la costante evoluzione tecnologica che ha interessato questo settore in 40 anni.

Oggi il Centro garantisce i collegamenti satellitari dei maggiori operatori televisivi nazionali e internazionali, gestisce servizi di telecomunicazioni per utenti istituzionali e commerciali oltre che attività di infomobilità, navigazione e messaggistica. Nei settori del controllo in orbita dei satelliti e dell’acquisizione dei dati dallo spazio, il Lario è impegnato come stazione di terra per importanti missioni europee per il controllo dei cambiamenti climatici.

Dalla nascita ad oggi: 40 anni all’insegna dell’innovazione

Fino agli inizi degli anni ’70, Telespazio possedeva un solo teleporto satellitare: il Centro spaziale del Fucino, in Abruzzo. Con l’aumento delle attività dell’azienda, nel 1974 fu decisa la costruzione un secondo centro per le telecomunicazioni satellitari, nel Nord Italia, scegliendo un’area posta a ridosso del lago di Como, al confine tra le province di Sondrio, Lecco e Como. La zona - conosciuta come Pian di Spagna poiché soggetta a dominazione spagnola nel XVII secolo - fu identificata per la sua posizione ottimale, data la sua “visibilità” di tutta l’orbita geostazionaria sovrastante nonostante fosse circondata da montagne alte oltre 2000 metri.

I lavori di costruzione furono avviati nel ‘75 e il 10 marzo 1977 il Centro Spaziale del Lario diventò ufficialmente operativo con il primo collegamento telefonico in tecnologia analogica con gli Stati Uniti. Attraverso un’antenna di 32 metri di diametro, denominata Lario 1, puntata verso un satellite Intelsat di terza generazione posizionato sull’Oceano Atlantico, si stabilirono collegamenti con le Americhe e con l’Africa.

Contemporaneamente fu costruita una seconda antenna, di 17 metri di diametro, utilizzata per gli esperimenti di propagazione in banda Ku attraverso Sirio 1, il primo satellite italiano di telecomunicazioni lanciato nel 1977, con il quale Politecnico di Milano e CNR studiarono gli effetti della pioggia e di altri eventi atmosferici sulla propagazione dei segnali radio. Attraverso il satellite Sirio furono effettuati anche esperimenti di videoconferenza e prove di sincronizzazione tra gli orologi atomici dell’Istituto Galileo Ferraris di Torino e dell'Università di Tokio.

Nel 1984 diventò operativa al Lario una seconda antenna da 32 metri, stabilendo collegamenti con le aree del Medio ed Estremo oriente. Le grandi dimensioni delle antenne erano dovute alle esigenze della tecnologia analogica allora utilizzata nelle telecomunicazioni, per cui il segnale che trasportava i dati vocali era portato alla frequenza radio adatta alla trasmissione, trasferito a trasmettitori di alta potenza e quindi inviato al satellite attraverso la parabola. Inoltre, i segnali ricevuti dal satellite erano talmente deboli da richiedere, oltre all’antenna da 32 metri, specifici amplificatori raffreddati a -20°C.

Nel corso degli anni ’80 cominciò a svilupparsi la tecnologia digitale. Il primo sistema di telecomunicazioni completamente digitale impiegato sui sistemi satellitari fu il Time Division Multiple Access (TDMA), che consentiva di raggruppare molti canali telefonici in un unico flusso di dati. Al Lario furono installati e operati due sistemi TDMA, uno sperimentale per Eutelsat e, successivamente, uno operativo per Intelsat.

Negli stessi anni il satellite cominciò ad essere utilizzato per la diffusione dei segnali radiotelevisivi e nel 1984 al Lario iniziò l’attività del National Television Control Center (NTVCC), sala operativa per la gestione dei servizi radiotelevisivi via satellite dotata di strumentazioni all’avanguardia.

Ancora negli anni ’80 Telespazio mise in servizio una flotta di veicoli ricetrasmittenti per la trasmissione di segnali radiotelevisivi via satellite (SNG - Satellite News Gathering). Con questi mezzi venivano inviate ai media, da tutto il territorio nazionale, informazioni in tempo reale direttamente dai luoghi dove si svolgevano gli eventi, di cronaca o sportivi. Contemporaneamente cominciarono a svilupparsi le prime reti VSAT (Very Small Aperture Terminal) e il conseguente avvio delle attività di manutenzione e assistenza presso i clienti dell’azienda (attività di Field Service).

Nel 1989 entrò in servizio presso il Centro la quarta antenna ricetrasmittente (Lario 4), dedicata alla distribuzione dei programmi televisivi di RTI (Mediaset), il primo network televisivo privato italiano.

Gli anni ’90 furono caratterizzati dallo sviluppo di sistemi di telecomunicazioni mobili. Dal Lario iniziarono i primi esperimenti europei di EutelTRACS, un sistema di infomobilità dedicato al mondo del trasporto sviluppato dalla società statunitense Qualcomm e promosso da Eutelsat. Nello stesso periodo si diffuse Orbcomm, un sistema per la localizzazione e il monitoraggio di mezzi mobili e per le comunicazioni personali. Inoltre, nel 1996 al Lario fu installata la stazione commerciale operativa di EMSAT, uno dei primi sistemi di telefonia mobile veicolare satellitare, sviluppato dalla società giapponese NEC.

Dall’inizio degli anni 2000 al Lario sono gestiti anche sistemi per le comunicazioni a banda larga interattiva satellitare per i servizi di emergenza: reti a tecnologia Skyplexnet per Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Forze di Polizia indispensabili in caso di terremoti o altre catastrofi naturali che possono rendere indisponibili le reti di telecomunicazioni terrestri.

Oggi, il Centro spaziale del Lario è un asset primario di Telespazio per la gestione e il coordinamento dei servizi radiotelevisivi in ambito nazionale e internazionale: SKY, RAI, Mediaset, EBU (Eurovisione) sono solo alcuni dei operatori che si avvalgono del Lario per la diffusione dei loro programmi via satellite.

Il Centro si è recentemente inserito nel settore del controllo in orbita di satelliti e, nel corso del 2017, inizierà ad operare come stazione di terra per l’acquisizione dei dati dai satelliti meteorologici Meteosat di seconda generazione, già operativi, e da quelli di terza generazione che entreranno a in servizio nel corso dell’anno.

Nota bene: il testo sopra riportato è usato a fine divulgativo.

Padelle grandi e padelle piccole
Padelle grandi e padelle piccole

 


LA CACHE

Non potendo posizionare una cache nemmeno nel parcheggio del centro ho pensato di realizzare una mystery in... assonanza!

Per quelli della mia generazione la serie Spazio 1999 è stata un punto di riferimento ed una occasione più unica che rara di vedere della fantascienza nella TV imbalsamata di quegli anni.
Ecco come la introduce Wikipedia:
Spazio 1999 (Space: 1999) è una serie televisiva italo-britannica di fantascienza ideata nel 1973 da Gerry e Sylvia Anderson e originariamente trasmessa dal 1975 al 1977. Narra le vicende di un gruppo di persone in una base spaziale lunare che, a seguito dell'esplosione di un deposito di scorie nucleari che fa uscire dalla sua orbita la Luna, si ritrova a vagare alla deriva nello spazio. Fu l'ultima produzione della collaborazione fra Gerry e Sylvia Anderson e fu la serie più costosa prodotta per la televisione britannica fino a quel momento.
Estratto da: "Spazio 1999." Wikipedia, L'enciclopedia libera. 7 mar 2019, 11:14 UTC. 7 mar 2019, 12:37 <//it.wikipedia.org/w/index.php?title=Spazio_1999&oldid=103169839>.

Copertina del dvd della prima serie (collezione personale)
Copertina del dvd della prima serie (collezione personale)

Le coordinate postate indicano la sede del Centro Spaziale del Lario. Non andateci, l'ingresso è vietato, anche al parcheggio!
Le coordinate finali le troverete invece nel checker a fondo pagina. Per potervi accedere dovete trovare la password composta dai numeri da rintracciare nelle prime sei puntate della prima serie, come di seguito descritto.
Alla fine la password sarà formata da un numero composto da quarantadue cifre!


1^ puntata: Separazione.

  • Quale è il numero della sonda che ha inviato le prime immagini di Meta? (annotate solo il numero)
  • Il comandante Koenig, per la prima volta nel suo ufficio, riceve la chiamata da parte del commissario Simmonds dalla Terra. Che ore sono? (annotate i tre numeri)
  • Quale numero si vede sul portellone della cabina di pilotaggio dell'Aquila guidata dal comandante Koenig e diretta al Settore Uno?

2^ puntata: Questione di vita o di morte.

  • A quale missione aveva partecipato il presunto ...... della dott.ssa Russell? (annotate solo il numero)
  • In quale punto di riunione si troverà l'equipaggio diretto a Terra Nova alle 13:25, ora lunare?
  • Quanti tasti neri ha l'analizzatore d'acqua della dott.ssa Russell?

3^ puntata: Sole nero.

  • Quali sono le coordinate del Sole Nero? (annotate tutti e cinque i numeri)
  • Quante sono le torri anti-gravità della Base Lunare Alpha?
  • Che numero appare alla sinistra del monitor ad un minuto dal decollo dell'Acquila di salvataggio pilotata dall'astronauta Alan Carter?

4^ puntata: Gli occhi di Tritone.

  • In quali settori si è avuta perdita di energia dopo l'incontro con l'occhio di Tritone? (annotate tutte le quattro cifre)
  • Quando l'Acquila con a bordo Carter precipita su Alpha viene inviata una missione di soccorso; il comandante Koenig viene colpito di striscio dal raggio inviato dall'occhio di Tritone e cade sul suolo lunare. Quale numero ha sulle bombole di ossigeno? (annotate le due cifre)
  • Quale è il numero del pulsante che Kano preme per sovraccaricare il computer di Alpha? (annotate le tre cifre)

5^ puntata: Destinazione obbligata: Terra.

  • A quali coordinate orbiterà l'oggetto non identificato rispetto ad Alpha? (annotate i quattro numeri)
  • Quanti anni dista la Terra da Alpha secondo il computer dei Kaldoriani?
  • Durante la rianimazione della dott.ssa Russell sull'astronave dei Kaldoriani viene inquadrato il monitor di controllo delle funzioni vitali, "Alphan Monitor X-B _ _ _". Quali sono le tre cifre finali?

6^ puntata: Un altro tempo, un altro luogo.

  • Quante ore impiegherà Alpha, secondo il computer, ad entrare nell'orbita terrestre?
  • Quando il comandante Koenig e l'astronauta Carter aprono la cabina dell'Acquila precipitata sulla seconda luna, quale numero a tre cifre si vede sopra il portellone 6?
  • A che ora terrestre è previsto l'atterraggio di Acquila 1? (annotare i quattro numeri)

A questo punto sarete in possesso della password composta da ben quarantadue cifre! Inseritela nel checker sottostante per ottenere le coordinate finali:


You can validate your puzzle solution with certitude.

SI PREGA DI NON PUBBLICARE FOTO DI GZ, DEL CONTENITORE, DEL LOGBOOK, DI "VISTA DALLA CACHE". UNA FOTO PANORAMICA E' MOLTO MEGLIO! LASCIATE CHE QUELLI CHE VERRANNO POSSANO DIVERTIRSI NELLA RICERCA COME VOI!

PLEASE DO NOT LOG PICTURES OF GZ, THE BOX, THE LOGBOOK, "VIEW FROM THE CACHE". A PANORAMIC PHOTO IS WAY OUT BETTER! LET THE GEOCACHERS WHO'LL COME AFTER YOU TO ENJOY THE CACHE IN THE SAME WAY!


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Additional Hints (Decrypt)

Va gur purpxre

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)