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Un fulmine sul San Salvatore Virtual Cache

Hidden : 12/23/2021
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   virtual (virtual)

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Geocache Description:


Una spettacolare vista panoramica a due passi dalla città di Lugano.

Eine wundeschöne Aussicht ganz in der Nähe der Stadt Lugano.
 

Italiano

1. Introduzione

Da sempre il fenomeno dei fulmini intriga l’uomo. Per i popoli antichi i fenomeni dei temporali e dei fulmini si confondevano con la religione e la mitologia: c’era la credenza che chi veniva ucciso da un fulmine sarebbe diventato un essere divino. Nell’antica Roma, invece, la morte da fulmine era considerata una morte impura e le vittime venivano seppellite sul posto dell’incidente senza cerimonia funebre. Ben presto, però, la sensazione di paura e di oppressione fecero nascere il desiderio di proteggersi da un fenomeno dell’universo dalle dimensioni tanto impressionanti e dalla natura misteriosa. Sin dall’età arcaica l’uomo ha adottato dei mezzi, grazie ai quali si è convinto di poter contrastare o sfuggire il pericolo dei fulmini.

Nel 1943, su iniziativa della Commissione studi e ricerche sull’alta tensione dell’Associazione svizzera degli elettrotecnici e dell’Unione centrali elettriche svizzere, si creò in vetta al San Salvatore un centro di studi sui fulmini, diretto dal prof. Dr. h.c. Karl Berger del Politecnico federale di Zurigo. In vicinanza della chiesina fu eretta un’antenna alta 70 metri, di legno, con una punta d’acciaio di 10 metri. Il centro era dotato di sofisticate apparecchiature per la misurazione dei fulmini, che lo resero, allora, uno dei centri mondiali della ricerca in questo settore. Un’antenna d’uguale altezza, interamente d’acciaio, fu impiantata nel 1950 sul “Dosso San Carlo”. Nell’autunno del 1973 tutto l’impianto di misurazione venne chiuso e il centro smantellato nel 1982. Il piccolo edificio che l’aveva ospitato, attuale sede del Museo San Salvatore, fu messo nuovamente a disposizione della Arciconfraternita della Buona Morte. In funzione rimane l’antenna per trasmissioni radio e TV alta 80 metri della Swisscom.

In ognuna delle due torri di captazione dei fulmini si erano registrate, nel corso degli anni, fino a 100 scariche all’anno circa.

Tratto da "Sulle tracce dei fulmini", Museo San Salvatore

2. A proposito del cache

Per registrare questo Virtual devi semplicemente postare una fotografia panoramica o di dettaglio, scattata in loco, che inquadri pure la rappresentazione di un "fulmine" di qualsiasi tipo o forma esso sia (dai libero sfogo alla tua fantasia!).

3. Informazioni supplementari

  • La vetta del San Salvatore è raggiungibile in funicolare da Pazzallo.
  • Per chi vuole salire a piedi consigliamo il sentiero marcato in partenza dal posteggio di Ciona (calcolare all'incirca 1h).
  • Sul San Salvatore c'è parecchio da scoprire, anche per i bambini, prendetivi quindi un po' di tempo...

Auguriamo a tutti una piacevole escursione e buon divertimento alla scoperta del San Salvatore!


Deutsch

1. Einleitung

Das Problem des Blitzes hat die Menschen von jeher beschäftigt. Bei den Völkern des Altertums verbanden sich mit Gewitter und Blitz unterschiedliche religiöse und mythische Vorstellungen, z.B. auch die, dass der vom Blitz Erschlagene zu einem Gott erhoben werde. Hingegen galt im alten Rom der Blitztod als unrein, und der Betroffene wurde am Ort des Unglücks ohne jede Zeremonie begraben. Aus dem Gefühl der Angst und Beklemmung entstand schon bald der Wunsch nach einem Schutz gegenüber dieser gewaltigen und rätselhaften Naturerscheinung. Bereits in der geschichtlichen Frühzeit wurden Mittel angewandt, mit denen die Menschen glaubten, der drohenden Gefahr des Blitzes entgegenwirken oder ihr entgehen zu können.

1943 wurde auf Initiative der Studien- und Forschungskommission für Hochspannungstechnologie des Schweizer Elektrotechnikverbandes und des Schweizer Kraftwerksverbands auf dem Gipfel des San Salvatore ein Blitzforschungszentrum unter der Leitung von Prof. Dr. h.c. Karl Berger von der Polytechnischen Hochschule Zürich eingerichtet. Neben der kleinen Kirche wurde eine 70 Meter hohe Antenne aus Holz mit einer 10 Meter langen Stahlspitze errichtet. Das Zentrum war ausgestattet mit modernsten Blitzmessgeräten, die es zu einem der führenden Forschungszentrum auf diesem Gebiet weltweit machten. 1950 wurde eine Antenne gleicher Höhe, aber vollständig aus Stahl, auf dem “Dosso San Carlo” installiert. Im Herbst 1973 wurde der Messbetrieb eingestellt und Mitte 1982 wurden die Anlagen abgebrochen. Das kleine Gebäude, in dem das Zentrum untergebracht war und das derzeit das Museo San Salvatore beherbergt, wurde wieder der Arciconfraternita della Buona Morte zur Verfügung gestellt. Die 80 Meter hohe Antenne wird heute von Swisscom für Radio- und TV-Übertragungen genutzt.

Jährlich erfolgten bis gegen 100 Einschläge in jeden der beiden Auffangtürme.

Aus "Dem Blitz auf der Spur", Museo San Salvatore

2. Zum Cache

Um zu loggen, mache bitte ein Bild von der Umgebung (Panorama- oder Detailfoto) auf dem auch, in irgendeiner Form, ein "Blitz" zu sehen ist, und auf dem klar ersichtlich ist, dass Du vor Ort warst. Am Schluss füge es Deinem Log an...

3. Zusätzliche Informationen

  • Der San Salvatore ist mit einer Standseilbahn ab Pazzallo erreichbar.
  • Wer zu Fuss hinauf möchte beginnt die Wanderung am Besten beim Parkplatz in Ciona (etwa 1 h Marschzeit)
  • Auf dem San Salvatore gibt es Vieles zu entdecken, auch für Kinder, nehmt euch also ein wenig Zeit...

Wir wünschen allen eine schöne Wanderung und viel Spass auf dem San Salvatore!

FTF, 31.12.2021, Baduu


Virtual Rewards 2.0 - 2019-2021

This Virtual Cache is part of a limited release of Virtuals created between June 4, 2019 and December 31, 2021. Only 4,000 cache owners were given the opportunity to hide a Virtual Cache. Learn more about Virtual Rewards 2.0 on the Geocaching Blog.


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