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Giro della Grignetta - 06 Traditional Cache

Hidden : 7/1/2019
Difficulty:
3.5 out of 5
Terrain:
4.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


Avventura alla scoperta di una delle più mitiche montagne dell'arco alpino.

ATTENZIONE TUTTO IL TRACCIATO E' SEGNATO (EE) OSSIA PER ESCURSIONISTI ESPERTI!!!

NON LASCIATE MAI IL SENTIERO!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da Lecco prendere la strada per la Valsassina, giunti nel comune di Ballabio, prendere la deviazione a sinistra per il Pian dei Resinelli a 1280mt (ampio parcheggio). Lasciata l’auto raggiungere a piedi il rifugio Porta posto a 1426mt, seguendo le numerose indicazioni. Descrizione del percorso: alle spalle del rifugio Porta si prende il sentiero (segnavia n.8) che attraversa il Bosco Giulia. Usciti dal bosco si risale un pendio giungendo ad un bivio; ignorare la traccia in salita che sulla destra porta alla Cresta Cermenati e raggiunge la cima della Grignetta (via normale). Si prende invece il sentiero a sinistra (indicazioni) portandosi all’imbocco del Canalone Caimi. Dalla base del canalone proseguire verso ovest lungo l’evidente sentiero che risale una ripida costa erbosa. La vista spazia ad occidente sul lago di Como e sul massiccio del Monte Rosa. La traccia si fa più ripida e, in circa 30', porta a quota 1700mt ad una parete verticale attrezzata con catene. Qui inizia il sentiero della Direttissima. Indossato il casco (ed eventualmente imbrago e kit da ferrata), risalire la parete in arrampicata anche senza l’ausilio delle catene (questo vale per l’intero itinerario, i più bravi potranno cimentarsi in questa scommessa: percorrere tutto il giro senza utilizzare appigli e appoggi artificiali, sempre con un occhio alla vostra incolumità, mi raccomando!). Si giunge ad un traverso che porta ad un evidente camino lungo quale ci si cala nel sottostante canale detritico del Caminetto Pagani. Eccoci ora al secondo traverso molto esposto e reso ancora più impegnativo dalla presenza di un paio di chiodi di fissaggio del cavo tranciati che rendono quest'ultimo particolarmente "ondeggiante". Con l’aiuto di due scale metalliche si supera il passaggio del Caminetto Pagani. Attenzione, i più robusti potrebbero rimanere incastrati nello stretto intaglio roccioso! Oltre questo suggestivo passaggio, il sentiero scende verso sinistra per proseguire poi lungo la cengetta Ferrari a destra a guadagnare una sella. Il percorso, da questo tratto in poi, è stato attrezzato nell’estate del 2002 con una fune metallica con guaina in gomma, che ha sostituito le vecchie catene. In questo tratto, porre attenzione in caso di neve o gelo. Dopo la sella il panorama si apre sulle innumerevoli torri e guglie calcaree, che hanno reso celebre la Grignetta, lungo le quali si snodano le più belle ed ardite via di arrampicata di tutto il gruppo. Si cala ancora per portarsi, con una serie di saliscendi attrezzati, al largo Canalone dei Piccioni, oltre il quale si sale alla Selletta del Campaniletto. Di fronte si innalza il gruppo del Fungo, con le celebri guglie della Lancia, Torre, Fungo, Campaniletto e Portineria. Si prosegue ora in piano fino a raggiungere il Canalone di Val Tesa. Da questo punto effettuare una deviazione di circa un’ora, seguendo il sentiero Giorgio fino al Colle Garibaldi e quindi al rifugio Rosalba. Da qui si ritorna poi al Colle Garibaldi e successivamente al Colle Valsecchi dove in direzione Nord, appare ora la tetra e poco invitante val Scarettone, che percorreremo fino a raggiungere la cresta che congiunge le due Grigne. Si scende quindi per un canale che conduce ad una cengia attrezzata con catene. Si risale un serie di camini successivi, tutti ottimamente attrezzati nei punti più esposti, e si scende nuovamente fino a raggiungere il fondo detritico della Val Scarettone. Seguendo i vari bolli rossi e le frecce dipinte si prosegue sino a raggiungere una evidente traccia che risale la valle a zig-zag per concludersi sotto ad una parete di roccia attrezzata con catene. In inverno in caso di neve abbondante il pericolo di valanghe è in questo tratto elevatissimo. Causa l'orientamento a Nord Ovest è facile trovare neve e ghiaccio anche in stagione avanzata, nel qual caso i ramponi diventano un complemento irrinunciabile. Non sono pochi gli escursionisti che, in questo punto, hanno perso la vita. Al termine della parete rocciosa si sbuca alla Bocchetta del Giardino, a quota 2004mt, la vista spazia ora sul versante orientale del gruppo, e sono visibili a sinistra il Grignone con il rifugio Brioschi, posto in prossimità della vetta, e la parete nord della Grignetta a destra. Si prosegue a destra in direzione sud est, stando sul filo di cresta e puntando alla evidente spaccatura del Canalino Federazione. Dalla parte opposta, direzione nord, il sentiero prosegue lungo la cresta che congiunge le due Grigne lungo la Traversata Alta, fino al Buco di Grigna, massima depressione posta a quota 1800mt tra la Grigna Meridionale e la Grigna Settentrionale. Giunti alla base del Canalino Federazione, lo si risale seguendo le numerose indicazioni in vernice rossa. Anche qui i più bravi lo faranno “in libera”. Siamo quasi alla fine del tratto in salita, il canalino sbocca alla selletta Federazione a quota 2124mt, sotto alle rocce della cuspide terminale della Grignetta, là dove queste si congiungono alla Cresta Sinigaglia. Dalla selletta Federazione,risalire a destra l’evidente canale e la parete successiva attrezzati con catene fino all’anticima. Da quest’ultima si scende per pochi metri in un camino e si risale infine l’ultima paretina verticale attrezzata, che sbuca in vetta alla Grigna Meridionale, proprio a lato dell’Igloo metallico (detto l’Ufo, per l’evidente somiglianza con i famosi oggetti volanti) del bivacco Bruno Ferrario. A seconda della stagione, quello che potrete trovare sulla vetta della Grignetta può variare con infinite sfumature tra due estremi. Se siete veramente bravi e siete giunti sin qui con tanta neve e in pieno inverno, potrete godere di una immacolata calotta con immense cornici verso Nord, in compagnia di pochi arditi che come voi hanno sfidato le insidie del gelo. La discesa avviene per il sentiero normale (segnavia n. 7) che scende rapidamente al rifugio Porta. Il sentiero che andrete ad affrontare è uno dei più suggestivi percorsi dell’intero arco alpino. Sebbene non presenti, in condizioni normali, difficoltà estreme, va affrontato con giusta preparazione e concentrazione, in quanto presenta diversi tratti esposti e con roccia a volte friabile. Nel Settembre 2002 è stato oggetto di una manutenzione, con la sostituzione in molti tratti del cavo guida. L’itinerario qui descritto è solo una delle molteplici varianti che si possono effettuare, scegliendo come base questo celebre percorso. Il consiglio è quello di scegliere una giornata limpida per gustare appieno l’incredibile panorama di vette godibile dalla cima della Grigna, anche se un filo di nebbia o foschia dona a questo ambiente di guglie e torri calcaree un fascino del tutto particolare. In presenza di neve abbondante (cosa non rara in inverno nelle Grigne) o ghiaccio, questo itinerario diviene alpinistico e può presentare difficoltà oggettive, quali distacco di valanghe, caduta di pietre o scariche. In tali condizioni è meglio non effettuare questo percorso se non si è in possesso di una buona tecnica su ghiaccio e neve e comunque non prima di essersi ben informati presso le locali stazioni delle guide alpine, sulle reali condizioni della montagna. Il periodo consigliato va da maggio a novembre considerando che nei mesi caldi, data la vicinanza del lago, è più probabile trovare nebbia o foschia. Quota massima: 2180mt vetta Grigna Meridionale. Sebbene non indispensabile, è meglio avere con se il set da ferrata ed il casco.

Additional Hints (Decrypt)

Cnergr

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)