Cache nascosta tra boschi di castagno, poco distante dal sentiero dei metati di Fanano, in un luogo noto grazie ad un’antica leggenda popolare.

Questa cache fa parte dell'itinerario, Geotrail Cimone: un progetto turistico sostenibile di geocaching ideato dai ragazzi delle scuole elementari e medie dell'IC Sestola in collaborazione con geocachingitalia.it e Orienteering Club Appennino.
L'Orma del Bue
Briganti, monete d'oro, una fanciulla, un piccolo bambino ed un mostro infernale si incontrano in questo luogo...
La leggenda è qui raccontata da un bellissimo corto d'animazione in stop motion realizzato dai ragazzi della classe 2C di Fanano, ma attenzione potresti avere paura...
> Guarda il film durata 3'51''
La leggenda dell'Orma del Bue rivisitata da... Esperienza di scrittura creativa in ambiente effettuata dai ragazzi.
Tanto tempo fa Fanano un ragazzo di nome Francesco viveva da solo nella sua casa di famiglia. Un giorno due briganti lo rapirono e lo portarono in un cupo bosco davanti a un enorme roccia. I due uomini gli dissero che doveva mettere il suo pollice sulla parte più alta della roccia; Francesco si arrampicò sulla ripida roccia, mise il suo pollice sulla parte più alta del masso ed esso si aprì in due parti uguali facendo cadere il ragazzo che svenne. Quando si riprese vide i due briganti carichi di monete d'oro e gioielli che lo presero senza pietà e lo buttarono dentro la grotta che si richiuse facendo un gran chiasso. Il ragazzo girò tutta la grotta in cerca di un'uscita quando trovò un enorme altare con ai lati due candele e una spada. Francesco si tagliò con la spada e del sangue cadde sull'altare. Ad un tratto il sangue prese fuoco e da lì nacque un bue fatto di cenere con occhi di sangue che ti penetravano fino all'anima. Il ragazzo salì sul bue che sfondò la porta della grotta. Girando tutta Fanano trovò i due banditi che stavano nascondendo l'oro e i gioielli dietro una roccia, allora il bue con tutta la sua forza diede calci agli uomini che gli trapassarono il corpo e colpì la roccia che rimasero degli enormi buchi che ci sono ancora oggi....
Bacchi, Zini e Tommy
Inizia qui la nostra leggenda avventurosa,
non preoccupatevi non sarà noiosa...
Un dì un contadino
portava al pascolo dei suoi buoi, il più piccolino
cadde e picchiò la testa su un sasso,
facendo un gran fracasso.
Svenne all'istante
e si trasformò in un bue gigante,
spaventato calciò la parete rocciosa,
infatti si può notare un'impronta vistosa,
e ci rimarrà in eterno.
Irene, Emma, Arianna
Sopra il villaggio di Fanano in un sentiero nascosto da alberi e cespugli viveva una famiglia composta da due figli, marito e moglie. Un giorno i due figli curiosi uscirono da casa e andarono nel fitto bosco lì vicino. All'inizio di un sentiero i due ragazzi sentirono dei rumori strani, curiosi gli andarono incontro. Il sentiero era lungo e nel mentre si avvicinava la sera, poco più avanti nel sentiero videro un uomo saggio, accovacciato su un sasso proprio dove sto scrivendo io. Il saggio disse di non proseguire ma, testardi, proseguirono dritto per il sentiero senza dare ascolto al vecchio saggio. Poco più avanti si trovarono davanti a un enorme pietra, con qualche fessura ai lati; i due entrarono curiosi, inquieti e in fondo al tunnel videro due occhi rossi di fuoco. Impauriti i ragazzi iniziarono a scappare, inseguiti da un'enorme creatura che pareva un bue. Usciti dalla grotta misero un sasso nell'entrata per cercare di fermare il bue, allora lui infuriato diede dei calci al sasso cercando di aprirlo lasciando delle orme. Alla fine tolse il sasso inseguendo i ragazzi giù dal sentiero. Passarono davanti al saggio che con un gesto di saggezza addormentò il bue e i ragazzi tornarono a casa sani e salvi.
Nico F., Alle, Ghera