Il Ponte medioevale "a schiena d'asino" è forse il monumento più caratteristico di Apecchio ed unico nel suo genere nella provincia di Pesaro e Urbino e forse nelle Marche. Il suo stile pulito e le sue linee di asciutta eleganza si impongono sul paesaggio con la magnifica arcata di pietra arenaria grigia.
Un documento della fine del Trecento attesta la sua esistenza, affermando che era stato parzialmente guastato come atto di guerra dai Tifernati (abitanti di Città di Castello).
Non si hanno notizie anteriori, ma è possibile che si tratti di una costruzione antecedente l'anno Mille.
Sul colmo del ponte vi era un'edicola con l'affresco della Madonna del Ponte, molto venerata anche dagli abitanti dei paesi vicini. Quest'edicola all'inizio del 1900 fu smontata per alleggerire il ponte, troppo vecchio per reggerne il peso, e mai più ricostruita.
Il vecchio ponte fu completamente restaurato e consolidato negli anni ottanta. E' tuttora usato dagli apecchiesi, ma fino a trent'anni fa costituiva ancora una via di primaria importanza per l'ingresso in paese di uomini e animali. Non per niente ai suoi piedi per decenni fu attiva la bottega di un fabbro ferraio, e lunghe file di muli e cavalli si ripararono sotto le sue arcate.
