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Ubi Liber, Ibi Opes: #13 - Dean R. Koontz Mystery Cache

Hidden : 6/29/2020
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
2 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


Ubi Liber, Ibi Opes





Dean Ray Koontz (Everett, 9 luglio 1945) è uno scrittore statunitense, noto per i romanzi che possono essere indicativamente descritti come suspense thriller, ma che incorporano di frequente elementi di horror, fantascienza, giallo e satira.

All'inizio della sua carriera Koontz scrisse usando numerosi pseudonimi, mentre dagli anni ottanta ha pubblicato prevalentemente col proprio nome.

Dean R. Koontz è cresciuto in una disperata povertà sotto la tirannia di un padre violento e alcolizzato (il padre venne incarcerato per aver tentato di uccidere il figlio).

Nonostante la traumatica fanciullezza, Koontz studiò all'università di Shippensburg e nel 1967 insegnò alla scuola superiore di Mechanicsburg.
Nel suo tempo libero scrisse il suo primo romanzo, Star Quest, che venne pubblicato nel 1968, dopo il quale cominciò a scrivere dozzine di romanzi di fiction e fantascienza.

Nel 1970, cominciò a pubblicare romanzi horror, con il suo nome e con diversi pseudonimi; diversi editori gli consigliarono che cambiare spesso genere avrebbe influenzato negativamente le vendite, alienando i suoi fans.

Gli pseudonimi conosciuti comprendono, Deanna Dwyer, K. R. Dwyer, Aaron Wolfe, David Axton, Brian Coffey, John Hill, Leigh Nichols, Owen West, e Richard Paige.
Molti dei suoi romanzi hanno raggiunto la prima posizione nella New York Times Bestseller list.

Con più di 120 titoli all’attivo e oltre 500 milioni di copie vendute, Dean Koontz è considerato uno dei maestri del genere thriller.

Ubi Liber, Ibi Opes.
Dove c'è un libro, lì le ricchezze.

I libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali domestici, la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo chiuso in uno specchio; di uno specchio aveva la profondità infinita, la varietà, l’imprevedibilità.
(Jean-Paul Sartre)

Questa serie di cache nasce da una delle mie grandi passioni: la lettura.
Ho sempre letto tantissimo, anche un libro a settimana talvolta, fin da quando avevo circa 14 anni, ma il periodo più fruttuoso per la lettura son state e saranno sempre, per me, le ferie: qui si arriva a vette mai raggiunte, spesso di 2/3 libri a settimana (se non di più), e dato che il periodo è quello, perché non pubblicare ora questa GeoArt?
Così ho voluto dare uno spunto di lettura a tutti voi, sperando che gli autori proposti siano di vostro gradimento, anche se talvolta potrebbero risultare più leggeri rispetto ad altri.

Questa GeoArt era nata infatti come serie di letteratura horror, ma la scelta sarebbe stata troppo ristretta, esculdendo tra l'altro autori che avrei preferito includere; hocosì riconvertito il tutto!
Noterete che ho escluso qualsiasi autore italiano: è una precisa scelta, non me ne vogliate, e magari in futuro potrei creare una serie tutta "all'italiano".

Buona lettura, e buon geocaching!

La mystery

Dato che le cache saranno tante ho pensato a qualcosa di semplice per risolverle... basta trovare il nome di uno dei protagonisti del romanzo Strangers!

"Alla sua pubblicazione, fissata per il febbraio successivo, Crepuscolo si sarebbe dimostrato all’altezza delle aspettative, giustificando l’investimento della Random House, o sarebbe stato un fiasco umiliante? Avrebbe potuto ripetersi o il suo successo di scrittore era solo un fuoco di paglia?

In ogni sua ora di veglia, queste domande gli giravano per la mente con insistenza, come avvoltoi, e lui supponeva che quelle stesse domande lo assillassero quando dormiva. Era per questo che camminava nel sonno; tentava di scappare da quelle incessanti preoccupazioni, cercando un luogo segreto per riposare dove le sue ansie non potessero raggiungerlo.

Ora, alla sua scrivania, accese il word processor IBM e richiamò il capitolo diciotto del suo nuovo libro, ancora senza titolo. Il giorno prima si era fermato a metà della sesta pagina del capitolo e ora intendeva riprendere dal punto in cui si era interrotto, ma quando il testo fu visualizzato sullo schermo, vide una pagina piena dove ce n’era stata solo mezza. Per un momento restò a fissare le verdi linee di lettere luminose, sbattendo le palpebre, poi scosse la testa, come a negare l’evidenza di quello che aveva davanti agli occhi. Improvvisamente sentì un freddo umido dietro al collo.

Non era l’esistenza di quelle righe che non ricordava di aver scritto a fargli venire i brividi; era quello che le righe dicevano. Per di più, non avrebbe dovuto esserci una pagina sette, e invece c’era. E trovò anche un’ottava pagina.

Mentre faceva scorrere sul video il materiale memorizzato sul dischetto, le sue mani divennero appiccicaticce. La stupefacente aggiunta al suo lavoro era solo una frase di due parole, ripetuta centinaia di volte:

Ho paura. Ho paura. Ho paura. Ho paura."

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