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Cima Lagazuoi - croce di vetta (2778 m) EarthCache

Hidden : 8/22/2020
Difficulty:
2 out of 5
Terrain:
4 out of 5

Size: Size:   other (other)

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Geocache Description:


 

Il Lagazuoi (Lagazuoi-Berg in tedesco) è una montagna facente parte del Gruppo di Fanis, all'interno delle Dolomiti Orientali di Badia (catena delle Dolomiti orientali), a ovest di Cortina d'Ampezzo e a nord-est di Livinallongo del Col di Lana.

Il Lagazuoi è in realtà formato da due rilievi principali ben distinti, chiamati rispettivamente Piccolo Lagazuoi (in ted.: Kleinen Lagazuoi, 2.778 m s.l.m.) e il retrostante Grande Lagazuoi (in ted.: Großen Lagazuoi, 2.835 m).

Rispetto alle più maestose vette dolomitiche che lo circondano, il Lagazuoi è una montagna relativamente bassa e questo è un vantaggio dal punto di vista panoramico. Una volta giunti in cima, si possono ammirare le Dolomiti in tutta la loro superba bellezza. Dalla sua vetta si può infatti osservare il mondo dolomitico da una posizione privilegiata, abbastanza elevata per una grande estensione panoramica, ma non troppo elevata per apprezzare la maestosità delle vette che la circondano quali il gruppo del Fanis, le Tofane (3.244 m), le Conturines (3.064 m), l'Antelao (3.264 m) il Civetta (3.220 m), la Marmolada (3.343 m), il Sorapis (3.205 m), il Pelmo (3.168 m). 

Durante il corso della prima guerra mondiale, tra il 1915 e il 1917, il Lagazuoi fu teatro di aspri scontri tra le truppe italiane e quelle austro-ungariche, che costruirono complesse reti di tunnel e gallerie scavate all'interno del Piccolo Lagazuoi e tentavano a vicenda di far saltare in aria o di seppellire le posizioni avversarie con il metodo della guerra di mina. Recentemente ristrutturate, le gallerie e le trincee italiane ed austriache della Grande Guerra sono oggi aperte al pubblico e liberamente visitabili, costituendo un'attrazione di indubbio interesse storico ed escursionistico. 


La storia geologica del Lagazuoi è simile a quella di altre montagne dolomitiche, come le Tofane o le Tre Cime, formate da un basamento di scogliera e da un soprastante edificio stratificato di Dolomia Principale, una roccia calcarea compatta e ben stratificata che caratterizza tutte le Dolomiti, tra i quali si frappone un orizzonte di strati fragili e rossastri.

Ciò che lo distingue dagli altri sono le forme singolari, l’abbondanza di morene e marocche glaciali e il notevole sviluppo di una antica e profonda rete carsica (Grotte delle Bambole di Travenanzes), unica nel suo genere nelle Dolomiti d'Ampezzo.
Le caratteristiche dei substrati geologici, le quote elevate e la posizione centrale in ambito dolomitico, fanno dell'area del Lagazuoi uno hot spot di biodiversità floristica e faunistica; è una delle aree più ricche di endemismi floristici delle Dolomiti d'Ampezzo e, grazie allo sviluppo dei versanti esposti a meridione e dei ripari sottoroccia, una delle principali aree di svernamento faunistico.

Le tipiche forme sono: ampi prati ondulati, una copertura detritica alla base del versante, elementi strutturali orizzontali che formano cenge, scarpate e infine grandi masse rocciose con imponenti pareti verticali e spettacolari conformazioni come pinnacoli e guglie.

Il paesaggio attuale è il risultato dell'avvicendarsi di vari fenomeni nel corso di milioni di anni dovuti a climi diversi.

Il clima caldo umido tra l'Eocene e Miocene si attenua nel Pliocene a temperato umido modificandosi ancora fino a diventare freddo nel Pleistocene. In particolare i ghiacciai invadono le Dolomiti all'incirca ogni centomila anni nel Pleistocene ed Olocene lasciando al loro ritiro una grande quantità di forme e depositi.

I ghiacciai con il loro movimento erodono e levigano le rocce su cui scorrono, lasciando una grande varietà di forme. In tutta l'area dolomitica, sono presenti rocce montonate, rock glaciers, morene, valli sospese e circhi glaciali.

La morfologia riferibile alle attuali e recenti condizioni climatiche è generata da processi di degradazione meteorica, in particolare per gelo-disgelo, e processi gravitativi. L'azione del crioclastismo, dovuto alle oscillazioni della temperatura sopra e sotto allo 0°C, accentua la fratturazione delle rocce con la conseguente formazione di falde e coni di detrito alle base dei versanti per accumulo gravitativo.

Nei rilievi montuosi calcarei inoltre, le rocce sono state incise da processi carsici e glaciocarsici. La dissoluzione chimica operata dalla acque meteoriche, favorita dalla presenza di fratture, porta alla formazione di campi carreggiati, scannellature e solchi (rinnenkarren), e, dove i processi hanno agito maggiormente, si sono formate doline e inghiottitoi.

Infine anche l'azione dell'uomo ha modificato lo scenario: l'aspetto del Lagazuoi in particolare è stato per sempre deturpato dalle mine della guerra.


La dolomia è una roccia sedimentaria carbonatica costituita principalmente dal minerale dolomite, chimicamente un carbonato doppio di calcio e magnesio.

Quando in un calcare la calcite è parzialmente sostituita da dolomite, esso viene chiamato calcare magnesiaco, calcare dolomitico o dolomia calcarea in funzione della specie mineralogica dominante in percentuale. Nello schema seguente è riportata la classificazione completa dei termini di transizione tra dolomie e calcari:

MgCa(CO3)2   CaCO3
0% - 5% calcari 100% - 95%
5% - 10% calcari magnesiaci 95% - 90%
10% - 50% calcari dolomitici 90% - 50%
50% - 90% dolomie calcaree 50% - 10%
90%- 100% dolomie 10% - 0%

 

La roccia è variegata, costituita da porzioni di colore grigio chiaro e grigi-rosa. La superficie di taglio mette in evidenza la grana minuta del campione e la presenza al suo interno di vene (di colore bianco), piccole cavità e stiloliti (di colore scuro).


LA CACHE:

Cima Lagazuoi è una bellissima escursione in uno dei scenari più incantevoli delle Dolomiti. Il percorso porta direttamente alla croce di vetta a quota  2778 m, che ricorda le vittime del primo conflitto mondiale. Da qui si può ammirare uno splendido panorama a 360°.

Per fare il log alla cache inviami un messaggio con le tue risposte alle seguenti domande.

Non devi aspettare per il permesso al log. Verrai contattato se ci sarà qualcosa di poco chiaro nelle risposte.

 

  1. Guardando il complesso montuoso verso nord, descivendolo dal basso verso l'alto, come si presenta alla vista? E' uniforme oppure presenta diverse conformazioni? ​​​Quali sono i colori predominanti della parete rocciosa?

  2. Prendendo in mano un pezzo di roccia, descrivi le tue sensazioni di come ti sembra al tatto. Si presenta ruvida e appuntita oppure liscia? Secondo le tue impresisoni, è una roccia che si può scalfire con facilità?

  3. Da qui si può vedere la montagna più alta delle Dolomiti (se vuoi pubblicarne una foto è sempre apprezzabile). Qual è il suo nome e la sua altezza?

  4. Alla base della croce, è presente una targa. Di quale materiale è fatta?

  5. Scattati una foto (o se preferisci, del tuo GPS o del tuo nickname GC) dove sia visibile la croce in onore dei caduti sul Lagazuoi durante la prima guerra mondiale.

  6. Cosa più importante: GODITI IL PANORAMA! wink

 



 

 

Lagazuoi (Lagazuoi-Berg in German) is a mountain belonging to the Fanis Group, within the Eastern Dolomites of Badia (chain of the Eastern Dolomites), west of Cortina d'Ampezzo and north-east of Livinallongo del Col di Lana.

The Lagazuoi is actually made up of two distinct main reliefs, respectively called Piccolo Lagazuoi (in German: Kleinen Lagazuoi, 2,778 m a.s.l.) and the Grande Lagazuoi (in German: Großen Lagazuoi, 2,835 m).

Compared to the more majestic Dolomite peaks that surround it, Lagazuoi is a relatively low mountain and this is an advantage from a panoramic point of view. Once at the top, you can admire the Dolomites in all their superb beauty. From its peak, in fact, it is possible to observe the world of the Dolomites from a privileged position, high enough for a large panoramic extension, but not too high to appreciate the majesty of the surrounding peaks such as the Fanis group, the Tofane (3,244 m), the Conturines (3,064 m), Antelao (3,264 m), Civetta (3,220 m), Marmolada (3,343 m), Sorapis (3,205 m), Pelmo (3,168 m).

During the course of the First World War, between 1915 and 1917, the Lagazuoi was the scene of bitter clashes between the Italian and Austro-Hungarian troops, who built complex networks of tunnels and galleries dug inside the Piccolo Lagazuoi and tried to each other to blow up or bury the opposing positions with the mine war method. Recently renovated, the Italian and Austrian tunnels and trenches of the Great War are now open to the public and can be freely visited, constituting an attraction of undoubted historical and excursion interest.


The geological history of the Lagazuoi is similar to that of other Dolomite mountains, such as the Tofane or the Tre Cime, formed by a cliff base and by an overlying stratified building of Main Dolomite, a compact and well-stratified limestone rock that characterizes all the Dolomites, between which a horizon of fragile and reddish layers stands.

What distinguishes it from the others are the singular shapes, the abundance of moraines and glacial moraines and the remarkable development of an ancient and deep karst network (Caves of the Dolls of Travenanzes), unique of its kind in the Ampezzo Dolomites.
The characteristics of the geological substrates, the high altitudes and the central position in the Dolomites make the Lagazuoi area a hot spot of flora and fauna biodiversity; it is one of the richest areas of floristic endemisms of the Ampezzo Dolomites and, thanks to the development of the south-facing slopes and the rock shelters, one of the main areas of wildlife wintering.

The typical shapes are: large undulating meadows, a detrital cover at the base of the slope, horizontal structural elements that form ledges, escarpments and finally large rock masses with imposing vertical walls and spectacular conformations such as pinnacles and spiers.

The current landscape is the result of the succession of various phenomena over millions of years due to different climates.

The humid warm climate between the Eocene and Miocene epochs attenuates in the Pliocene to a humid temperate and changes again until it becomes cold in the Pleistocene. In particular, the glaciers invade the Dolomites approximately every hundred thousand years in the Pleistocene and Holocene, leaving a large quantity of forms and deposits upon their retreat.

Glaciers with their movement erode and smooth the rocks on which they flow, leaving a great variety of shapes. Throughout the Dolomite area, there are montonate rocks, rock glaciers, moraines, suspended valleys and glacial cirques.

The morphology referable to current and recent climatic conditions is generated by meteoric degradation processes, in particular by freeze-thaw, and gravitational processes. The action of cryoclastism, due to temperature fluctuations above and below 0°C, accentuates the fracturing of the rocks with the consequent formation of layers and debris cones at the base of the slopes due to gravitational accumulation.

Furthermore, in the calcareous mountainous reliefs, the rocks have been engraved by karst and glaciocarsic processes. The chemical dissolution operated by rainwater, favored by the presence of fractures, leads to the formation of carriageways, grooves and furrows (rinnenkarren), and where the processes have acted more, sinkholes and sinkholes have formed.

Finally, man's action has also changed the scenario: the aspect of Lagazuoi in particular has been forever marred by the mines of war.


Dolomite is a carbonate sedimentary rock consisting mainly of the mineral dolomite, chemically a double carbonate of calcium and magnesium.

When calcite is partially replaced by dolomite in a limestone, it is called magnesian limestone, dolomitic limestone or dolomite limestone depending on the dominant mineralogical species in percentage. The following diagram shows the complete classification of the transition terms between dolomites and limestones:

MgCa(CO3)2   CaCO3
0% - 5% limestone 100% - 95%
5% - 10% magnesian limestone 95% - 90%
10% - 50% dolomitic limestones 90% - 50%
50% - 90% limestone dolomites 50% - 10%
90%- 100% dolomites 10% - 0%

 

The rock is variegated, consisting of portions of light gray and gray-pink. The cut surface highlights the fine grain of the sample and the presence of veins (white in color), small cavities and stiloliths (dark in color).


THE CACHE:

Cima Lagazuoi is a beautiful excursion in one of the most enchanting scenarios of the Dolomites. The route leads directly to the summit cross at an altitude of 2778 m, which commemorates the victims of the First World War. From here you can admire a splendid 360° view.

To log the cache send me a message with your answers to the following questions.

You don’t have to wait for a logging permission. You will be contacted if there is anything unclear in the answers.

 

  1. Looking at the mountain complex to the north, descending it from the bottom up, what does it look like? Is it uniform or does it have different conformations? What are the predominant colors of the rock face?
  2. Taking a piece of rock in your hand, describe your feelings of how it feels to you. Does it appear rough and pointed or smooth? According to your impressions, is it a rock that can be easily scratched?

  3. From here you can see the highest mountain in the Dolomites (if you want to publish a photo it is always appreciated). What is its name and its height?

  4. At the base of the cross, there is a plaque. What material is it made of?

  5. Take a picture of yourself (or if you prefer, your GPS or your GC nickname) where is visible the cross in honor of the fallen on Lagazuoi during the First World War

  6. Most important thing: ENJOY THE VIEW! wink 

 



Sources:

www.wikipedia.org

www.lagazuoi.it

www.montagnando.it

 

Additional Hints (No hints available.)