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L'acqua Santa Traditional Cache

This cache has been archived.

Giulia_Tofana: Ciao Pedruppi,
dopo 30 giorni dal mio log, non ho visto cambiamenti nel listing né ho ricevuto da te comunicazioni in merito, perciò archivio il tuo cache.

Giulia

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Hidden : 8/30/2020
Difficulty:
2 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


LA FONTE MIRACOLOSA

L’acqua è l’elemento essenziale della vita. Senza di essa la vita vegetale e animale non può sussistere. L’acqua lava, rinfresca, ristora, irriga, feconda. Solo attraverso di essa si sviluppa la vita in tutte le sue forme meravigliose. Per l’antico Popolo di Dio, data la siccità dei territori orientali, l’acqua rendeva visibile al benedizione del Signore. Al tempo di Mosè, il miracoloso aprirsi delle acque del Mar Rosso fu il segno della salvezza e della liberazione dalla schiavitù dell’Egitto. Per questo Gesù ha scelto l’acqua per il Sacramento del Battesimo che compie in noi la rinascita alla Vita più grande, la Vita stessa di dio. Nel corso dei secoli Dio non ha smesso di scegliere l’acqua come pegno di amore per la nostra vita fisica e spirituale. E quando questo dono incontra la fede, può scattare anche il miracolo, come avviene tante volte a Lourdes.

 

San Geminiano - Parrocchia di Cognento

 

Storia del tempietto

Per secoli la “Fonte” fu molto modesta. Nei secoli 1700 e prima metà dell’800 si presentava fatta di un pilastrino di pietre sormontato da un lunettone in sasso con su scolpite due palme incrociate. Sul lunettone vi era una piccola croce in ferro. In basso vi erano due gettiti dell’acqua “miracolosa”, che si raccoglieva in una vaschetta sottostante, sempre in sasso. Accanto, nei tempi più antichi forse vi era una statua di San Geminiano. In seguito vi fu posto un semplice quadro, prima appeso ad una quercia, poi custodito in una povera edicoletta [6.  Un documento dell’Archivio del Santuario attesta che questo quadro fu trasferito in chiesa nel 1798 per sottostare alle ingiunzioni del Direttorio della rivoluzione francese che proibiva immagini sacre all’esterno degli edifici di culto. In seguito il pittore Giovanni Mussati, che aveva consegnato al parroco il dipinto, notò in calce al foglietto con evidente soddisfazione, che aveva ricollocato l’immagine di San Geminiano al suo posto.]. Il quadro che possiamo ancora vedere disegnato a tratto, rappresenta: a sinistra la “Fonte”, al centro una grande statua di San Geminiano con in mano una chiave simbolo del potere ricevuto da Dio, davanti il demonio è raffigurato in un cane che fugge, e, inginocchiato a destra, vediamo un fedele in preghiera.

Un grande fatto ha sperimentato in modo speciale ai modenesi la potente intercessione di San Geminiano. Nel 1836 il tremendo e devastante contagio del colera si era abbattuto sulla nostra città. Nella chiesa di San Francesco, un bellissimo bassorilievo di Luigi Mainoni rappresenta il colera come un crudele demonio che divora tante vittime. Nell'angoscia e nel timore della morte i modenesi fecero un voto al loro Patrono e alla Beata Vergine Maria: se la città è stata fosse liberata dal tremendo flagello, avrebbe costruito una artistica "Camera Sacra", cioè l'attuale Tempietto, sulla Fonte Miracolosa di Cognento. San Geminiano interviene prontamente. Lo ricorda la bella grande medaglia coniata allora. Modena vi è presentata in una donna coronata di torri col plastico della città, inginocchiata davanti al Santo. In alto campeggia la scritta: Per la presente tutela 1836. I modenesi salvati, con gioia adempirono il loro voto. Per volontà della cittadinanza, si vagliarono vari progetti e finalmente l'Architetto Angelo Mignoni si fece ideatore, promotore ed esecutore della costruzione del bellissimo attuale tempietto neogotico. Il 7 novembre 1841, vieni leggiamo nel Foglio di Modena di quel tempo, ci fu con grandi festeggiamenti, la cerimonia della posa della prima pietra. C'era una gran folla. Presenti tutte le Autorità religiose e civili, per tutto il giorno fu esposto il “Braccio” di San Geminiano portato dal Duomo. Un grande modello in legno del futuro Tempietto vi fu eretto, e in seguito venne inviato al Papa. Nella prima pietra insieme alle sacre reliquie, furono poste 4 medaglie: una di San Geminiano che salva Modena dal colera, una del Papa Gregorio XVI, una del Vescovo Monsignor Luigi Reggianini e una del duca Francesco IV con la consorte Maria Beatrice Vittoria. Solo nel 1880, come ricorda un solenne manifesto, il Tempietto poté essere completato dall'ingegner Antonio Vandelli. Fu inaugurato la prima Domenica di maggio del 1881, con annuncio all'Italia intera. Fermo Corni si adoperò perché il Tempietto fosse illuminato la notte, a spese del Comune.

Additional Hints (Decrypt)

Rffrer nygv nvhgn :)

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)