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Welcome to Monfy Traditional Cache

Hidden : 8/31/2020
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


Monfalcone (Mofalcon in dialetto bisiaco[5], Monfalcon in friulano[6][7], Tržič in sloveno, Falkenberg in tedesco), è un comune italiano di 28 816 abitanti in Friuli-Venezia Giulia.

Quinta città regionale per numero di abitanti e conosciuta anche come "la città delle navi da crociera"[9] (spesso anche come "la città dei cantieri"), assieme ai comuni di Ronchi dei Legionari e Staranzano forma un conglomerato urbano di poco meno di 50.000 abitanti, importante polo industriale sede del secondo scalo marittimo della regione e di uno dei principali cantieri navali del Mediterraneo.

Origine del nome

Il nome Monfalcone deriva quasi certamente da Monte Falcone, ovvero il rilievo carsico che sorge alle spalle della città e su cui si staglia la rocca.

Origine di questa etimologia si ha in un documento del 1260, in cui ci si riferisce alla città come in castro et loco Montis falconis. A sua volta il nome del monte, con molta probabilità, venne dato per la presenza, soprattutto all'epoca, di numerosi falchi.[19][20]

Storia

Il territorio dell'attuale comune di Monfalcone fu sede, in età preistorica, di insediamenti organizzati su diversi castellieri.[21] Nel periodo della Roma repubblicana il territorio monfalconese, data la vicinanza ad Aquileia, fu soggetto ad un importante espansione. Qui vennero costruite numerose ville romane, come testimoniano anche le rovine pervenute, e soprattutto le terme.[22][23]

In età medievale, nonostante la povera documentazione pervenuta, siamo certi che vi fosse un insediamento nell'area dell'attuale rione di Panzano: la zona, infatti, era di strategica importanza per il controllo dell'est ed appartenne, infatti, agli Ostrogoti, ai Bizantini, al Ducato longobardo del Friuli, al Sacro Romano Impero. In questo periodo, nel 967, l'imperatore Ottone I donò la città al Patriarca di Aquileia affinché ne controllasse le invasioni da parte degli Ungari, con la costruzione di una fortificazione: la prima Rocca di Monfalcone. Nel 1260 Monfalcone fu citata per la prima volta in un atto con il quale il conte di Gorizia Mainardo II restituiva al Patriarca di Aquileia la località, ricevuta in pegno qualche anno prima. Ciò nonostante, le prime testimonianze di un nucleo abitato ai piedi della Rocca risalgono al 1289.[24]

Nel 1420 la Repubblica di Venezia acquisì il Friuli e pose fine al potere temporale del Patriarcato di Aquileia. Monfalcone fu presa il 14 luglio di quell'anno, dopo 3 giorni di assedio. Rimase sotto la Serenissima dal 1420 al 1797, nonostante alcune parentesi durante le quali Monfalcone venne controllata da altri Stati. Nel 1472, 1477 e 1499 il territorio subì tre incursioni dei Turchi ma la rocca e la città murata non furono conquistate. Duranta la guerra della lega di Cambrai nel 1509 sotto la guida di Antonio Loredan vengono respinte le forze imperiali guidate da Makor Sittic.

Nel 1511 fu occupata per breve tempo dai francesi in funzione anti-veneziana. Ripresa dai veneziani, nel 1514 fu espugnata dall'imperatore Massimiliano I d'Asburgo, che occupò la città murata e distrusse la rocca. Nel 1521, con la dieta di Worms, il territorio tornò a Venezia, che fece ricostruire la struttura difensiva sulla sommità del monte, portando la Rocca alle sue fattezze odierne. Con la costruzione della fortezza di Palmanova (1593), il territorio di Monfalcone perse parte della primitiva importanza e non fu più potenziato. Fra il 1615 e il 1617, durante la guerra di Gradisca fra Venezia e l'Austria (detta anche degli Uscocchi), il territorio fu saccheggiato e incendiato, ma la città murata fu salvata dalle artiglierie della rocca.[25]

Nel 1751 fu soppresso il Patriarcato di Aquileia e furono create al suo posto le due arcidiocesi di Udine e Gorizia. Il territorio di Monfalcone fu aggregato ad Udine come tutta la parte veneta, mentre quella austriaca fu assegnata a Gorizia. Nel 1797, le truppe napoleoniche francesi occuparono il monfalconese. Col trattato di Campoformido gran parte della Repubblica di Venezia fu ceduta all'Austria, ma i francesi rimasero a Monfalcone fino al gennaio 1798, commettendo numerosi soprusi. Con la pace di Presburgo del 1805 la quasi totalità delle terre appartenute alla Serenissima, fra cui Monfalcone, l'Istria e la Dalmazia, furono cedute al Regno d'Italia. Con il trattato di Fontainebleau del 1807 fu deciso il nuovo confine fra Regno d'Italia e Impero austriaco sul fiume Isonzo. Monfalcone divenne così di nuovo austriaca anche se i francesi si riservarono il diritto di attraversarla per raggiungere l'Istria. Ma da questo momento, per la prima volta nella storia, Monfalcone fu staccata dall'area di Aquileia-Udine-Cividale ed entrò a far parte del Circolo di Gorizia.

Con il successivo trattato di Schönbrunn del 1809 Monfalcone fu unita, insieme ai territori a sinistra dell'Isonzo, alle appena costituite Province Illiriche poste sotto il diretto controllo francese. Nel 1813 l'Austria riconquistò le Province Illiriche e, con esse, Monfalcone. Successivamente (1825) il distretto di Monfalcone (comprendente i mandamenti di Monastero, Monfalcone, Duino e Sesana) fu incorporato definitivamente nella Contea Principesca di Gorizia e Gradisca e ne seguì le sorti (fra cui l'integrazione al Litorale austriaco, nel 1849) fino alla prima guerra mondiale.[26]

La notorietà della città è datata agli inizi del Novecento con la costruzione nell'allora inesistente villaggio di Panzano del massimo cantiere navale italiano (attualmente Fincantieri), fondato nel 1908 come Cantiere Navale Triestino dalla famiglia Cosulich (trasferitisi presso Monfalcone dopo la chiusura dei cantieri navali triestini), in cui ancor oggi vengono realizzate navi da crociera di grosso tonnellaggio. Il 9 giugno 1915 la città venne presa dall'esercito italiano, ma a seguito della battaglia di Caporetto (ottobre 1917) tornò in mano austro-ungarica per circa un anno. Al termine del conflitto Monfalcone fu unita all'Italia il 24 ottobre 1918.[27]

Furono coinvolti nei combattimenti nel territorio di Monfalcone numerose personalità di postuma notorietà come Enrico Toti, medaglia d'oro al valor militare, Giovanni Randaccio, maggiore della truppa dei lupi di Toscana[28], Ezio Giacich[29] e Antonio Sant'Elia, architetto medaglia d'oro al valor militare incaricato di progettare il cimitero della Brigata Arezzo in città. Uscita dalla Grande Guerra molto provata, Monfalcone ebbe una ripresa grazie alla cantieristica, frenata solo nel periodo della crisi del 1929.[30]

Durante la seconda guerra mondiale (dal 1º ottobre 1943) fu aggregata alla zona di operazione del Litorale austriaco. A partire dal 19 marzo 1944 fu più volte bombardata e gravemente danneggiata. Nella zona di Monfalcone si organizzò la lotta di resistenza ai nazisti, concentrata in particolar modo sul Carso: venne costituita una locale brigata partigiana italiana dipendente dal CLNAI, e fu in particolare la numerosa classe operaia e la popolazione slovena del circondario ad intraprendere una determinata lotta agli occupatori. La città per 40 giorni fu occupata dalle truppe di Tito. Dal giugno 1945 al settembre 1947, trovandosi ad occidente della cosiddetta linea Morgan, fu sotto amministrazione militare alleata.

Con l'entrata in vigore del trattato di Parigi, il 15 settembre 1947 ritornò definitivamente all'Italia. Unita dal 1923 fino al 1947 alla provincia di Trieste, fu trasferita, in quello stesso anno, alla Provincia di Gorizia.[31]


fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Monfalcone


Monfalcone (Italian pronunciation: [moɱfalˈkoːne]; Bisiacco: Mofalcòn; Friulian: Monfalcon; Slovene: Tržič; archaic German: Falkenberg) is a town and comune of the province of Gorizia in Friuli-Venezia Giulia, northern Italy, located on the Gulf of Trieste. Monfalcone means 'falcon mountain' in Italian.

It is a major industrial centre for manufacturing ships, airplanes, textiles, chemicals, and refined oil. It is the home of the Fincantieri cruise ship building company.

History

In prehistoric times the area of Monfalcone housed several fortified villages called castellieri. After the foundation of the Roman city of Aquileia (181 BC), some thermal buildings were created on the hills, known as Insulae Clarae.

After Ostrogoth, Byzantine, Lombard, and Frankish domination, Monfalcone was controlled by the Patriarchs of Aquileia starting from 967.[3] The Venetians conquered it in 1420 after three days of siege, keeping it until 1511, when it fell to the French. Conquered back by Venice, it was ravaged by the troops of Habsburg Emperor Maximilian I in 1513, who destroyed the Rocca fortress. In 1521 it was returned to the Republic of Venice, under which it remained until its dissolution by the 1797 Treaty of Campo Formio.

From 1805 it was controlled by the French Empire until the fall of Napoleon in 1814, after which it was included in the Kingdom of Illyria, part of the Austrian Empire. Incorporated into the crown land of Gorizia and Gradisca, it belonged to the Austrian Littoral from 1849. The first shipyards arose from about 1908 onwards, among them the Cantiere Navale Triestino company building steamships for the Austro-Americana Line based in Trieste. During World War I, the town was captured by Italian forces in 1915 and became the rear line during the bloody Battles of the Isonzo, being briefly recaptured by Austria-Hungary after the 1917 Battle of Caporetto, but returning to Italy in 1918. The shipyards were severely damaged by bitter fighting and had to be rebuilt afterwards. During World War II the town was repeatedly bombed and heavily damaged, became a center of the Italian Resistance after the Armistice of Cassibile, and it was briefly occupied by Yugoslav troops at the end of the war.

source: https://en.wikipedia.org/wiki/Monfalcone

Additional Hints (Decrypt)

zntargvpn/zntargvp

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)