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Piazza Indipendenza - Calcarenite EarthCache

Hidden : 6/9/2021
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1 out of 5

Size: Size:   other (other)

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Geocache Description:


La pianura su cui sorge Palermo, come pure la “Piana dei Colli” fuori città, nonché una parte della contrada di Bagheria, hanno come roccia di base un calcare conchiglifero, pietra con la quale è costruita la città; ciò spiega l’esistenza di grandi cave nei dintorni. In un punto vicino al Monte Pellegrino esse raggiungono la profondità di oltre i 50 piedi. Gli strati inferiori sono di colore più bianco. Contengono parecchi coralli e crostacei fossili, e soprattutto grosse conchiglie dette “pellegrine”. Lo strato superiore è commisto ad argilla rossa e vi si trovano poche o punte conchiglie. La superficie è costituita da uno strato piuttosto sottile di argilla rossa.

Johann Wolfgang von Goethe - Palermo, 4 Aprile 1787


La calcarenite bioclastica, o “tufo calcareo”, rappresenta una roccia ampiamente utilizzata nell’edilizia storica palermitana, a cominciare dai coloni fenici che fondarono la città. Tale litotipo continuò ad essere intensamente cavato nell’intera piana di Palermo nei secoli passati. La sua diffusione deriva dalla facile reperibilità degli affioramenti e dalle peculiari caratteristiche composizionali e fisico-meccaniche, che rendono relativamente agevole sia l’estrazione che la lavorazione. Lo sfruttamento probabilmente iniziò dagli affioramenti ubicati a ridosso dell’antico insediamento fenicio-punico, in un’area che si estende grossomodo tra l’attuale rione dell’Albergheria, la Fossa della Garofala e la Fossa del Danisinni. Successivamente, nel corso dei secoli, si passò a prelevare la pietra anche dalle aree più lontane dall’antico nucleo abitato, situate alle falde dei rilievi carbonatici mesozoici che circondano la città attuale e lungo la linea di costa. Le più importanti aree di coltivazione erano localizzate attorno alle falde del Monte Pellegrino, al Piano delle Croci e nella porzione settentrionale della Conca d’Oro, denominata Piana dei Colli. Inoltre, soprattutto dalla prima metà del XVI secolo, iniziò lo sfruttamento intensivo delle cave di calcarenite nei territori collocati ad oriente di Palermo, attualmente compresi nei comuni di Bagheria e Santa Flavia. 

L’estrazione della calcarenite veniva attuata secondo due metodologie: a cielo aperto e in sotterraneo. Nella coltivazione a cielo aperto la pietra era cavata dopo avere asportato uno strato di terra superficiale e messo a nudo la parte da coltivare, procedendo dall’alto verso il basso ed in profondità, cioè a strati. Nella coltivazione in sotterraneo si procedeva dapprima alla realizzazione di un pozzo con una misura di diametro ridotta e una profondità di alcuni metri. Successivamente si creavano delle gallerie (mucate) delle quali si estraevano i conci di pietra. Man mano che si procedeva all’estrazione della pietra era necessario lasciare dei pilastri (pileri) per evitare crolli delle volte. Una grande attenzione era posta alle dimensioni dei conci. Le dimensioni maggiori garantivano opere accurate e staticamente migliori, mentre quelle minori favorivano l’economia del cantiere. Nella parte basamentale degli edifici dovevano essere utilizzati i balatoni; ai piani intermedi i chiapponi; in copertura palmarizzi e testette; infine, nei divisori interni si potevano usare spangalori o terzaroli. Molta attenzione era posta sulla qualità della pietra, contrapponendo lo smarrato, ossia il concio per la lavorazione comune, all’intaglio, a grana più fine ed omogenea, da utilizzare per realizzare parti scolpite e modanate.


La calcarenite è un tipo di roccia sedimentaria clastica, formata da particelle calcaree delle dimensioni della sabbia. Queste devono avere dimensioni comprese tra 2 e 0,062mm; se queste dimensioni vengono superate si hanno da una parte le calciruditi (>2mm) e dall'altra le calcilutiti (<0,062mm). I clasti che compongono la calcarenite sono spesso di origine biologica, ovvero fossili di organismi marini, spesso frammenti di gusci di molluschi, alghe o foraminiferi. La cementazione, con grado variabile, è sia primaria (calcite microcristallina) che secondaria (calcite spatica) e varia in funzione dei processi di decementazione generati dalla circolazione delle acque sotterranee.

La Piana di Palermo è costituita da depositi marini del Pleistocene, con spessori variabili che possono raggiungere 100m, di calcareniti, argille sabbiose e silt. L'aspetto della roccia varia grandemente in base alla zona di estrazione: la calcarenite proveniente dalla cava di Danisinni (vicino al nucleo originario della città) è una roccia di colore giallo pallido, a grana media, costituita in gran parte da frammenti di alghe calcaree, legati da un cemento spatico che conferisce alla roccia gran coesione; la calcarenite estratta alle pendici di Monte Pellegrino è di colore biancastro, di grana media e omogenea; le rocce provenienti dalle cave di Monte Gallo hanno una colorazione giallo-arancio, con modesto contenuto di quarzo. La colorazione varia in funzione della percentuale di ossidi di ferro e manganese contenuti nella calcarenite. 


Piazza Indipendenza, in passato era chiamata Piazza Santa Teresa per la presenza della chiesa della Madonna dei Rimedi, un tempo dedicata a Santa Teresa d'Avila. Il nome attuale fu adottato dopo l'Unità d'Italia. È una delle piazze centrali più importanti della città: oltre alla Chiesa della Madonna dei Rimedi sorgono in questa piazza anche Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione Siciliana, l'ingresso posteriore di Palazzo dei Normanni dove ha sede l'Assemblea Regionale Siciliana e per il quale si accede alla Cappella Palatina del Palazzo, il Distretto militare di Palermo ed un'antica stazione di posta. La piazza si trova subito oltre le vecchie mura cittadine in direzione Monreale, verso cui si andava passando per Porta Nuova, che costituiva il confine meridionale della città, e per questo la zona veniva chiamata in antichità anche Mezzomonreale. 

Prima di registrare come "found" questa eartcache dovrai completare i seguenti compiti:

1)Alle coordinate indicate, potrai esaminare un ottimo campione di roccia sedimentaria; esaminane la grana, si tratta di calcarenite, calcilutite o calcirudite? Motiva la tua ipotesi, il tatto può esserti molto d'aiuto.

2) Osserva il campione, potrai chiaramente vedere delle inclusioni fossili. Di cosa si tratta? Perchè si trovano nella roccia?

3)Utilizza le informazioni contenute nel listing per ipotizzare l'origine geografica della roccia.  

4) Fatti una foto alle coordinate, oppure al tuo GPS/nickname, nei pressi della Earthcache. Mi farebbe molto piacere che l'allegassi al tuo log, ma niente spoiler!

Invia le tue risposte tramite messaggio privato, potrai loggare senza aspettare la mia risposta. Nel caso in cui ci fossero degli errori te li correggerò.

 

The plain on which Palermo stands, as well as the “Piana dei Colli” outside the city, as well as a part of the district of Bagheria, have as their base rock a shell-like limestone, the stone with which the city is built; this explains the existence of large quarries in the surrounding area. At a point near Monte Pellegrino they reach a depth of over 50 feet. The lower layers are whiter in color. They contain many fossil corals and crustaceans, and above all large shells called "pilgrims". The upper layer is mixed with red clay and there are few or spiky shells. The surface consists of a rather thin layer of red clay.

Johann Wolfgang von Goethe - Palermo, April 4th, 1787


Bioclastic limestone, or "calcareous tuff", is a rock widely used in historic Palermo buildings, starting with the Phoenician colonists who founded the city. This lithotype continued to be intensely quarried in the entire plain of Palermo in past centuries. Its diffusion derives from the easy availability of the outcrops and the peculiar compositional and physical-mechanical characteristics, which make both extraction and processing relatively easy. The exploitation probably began from the outcrops located near the ancient Phoenician-Punic settlement, in an area that extends roughly between the current Albergheria district, the Fossa della Garofala and the Fossa del Danisinni. Subsequently, over the centuries, the stone was also taken from the areas farthest from the ancient inhabited nucleus, located at the foot of the Mesozoic carbonate reliefs that surround the current city and along the coast line. The most important cultivation areas were located around the slopes of Monte Pellegrino, the Piano delle Croci and in the northern portion of the Conca d'Oro, called Piana dei Colli. Furthermore, especially from the first half of the 16th century, the intensive exploitation of the limestone quarries began in the territories located east of Palermo, currently included in the municipalities of Bagheria and Santa Flavia.

 

The extraction of limestone was carried out according to two methods: in the open and underground. In open-air cultivation, the stone was quarried after having removed a layer of surface earth and stripped the part to be cultivated, proceeding from top to bottom and in depth, that is, in layers. In underground cultivation, first of all, a well was built with a reduced diameter and a depth of a few meters. Subsequently, tunnels (mucate) were created from which the stone ashlars were extracted. As the stone was extracted, it was necessary to leave pillars (pileri) to prevent the vaults from collapsing. Great attention was paid to the dimensions of the segments. The larger dimensions ensured accurate and statically better works, while the smaller ones favored the site's economy. In the basement of the buildings the balatoni were to be used; on the intermediate floors the buttocks (chiapponi); palmarizzi and headboards on the cover; finally, spangalori or reefs could be used in the internal partitions. Much attention was paid to the quality of the stone, contrasting the lost (smarrato), that is the ashlar for common processing, with the carving (intaglio), with a finer and more homogeneous grain, to be used to create sculpted and molded parts.


Calcarenite is a type of clastic sedimentary rock, formed by limestone particles the size of sand. These must have dimensions between 2 and 0.062mm; if these dimensions are exceeded there are calcirudites (> 2mm) on the one hand and calcilutites (<0.062mm) on the other. The clasts that make up calcarenite are often of biological origin, i.e. fossils of marine organisms, often fragments of mollusc shells, algae or foraminifera. Cementation, with varying degrees, is both primary (microcrystalline calcite) and secondary (spathic calcite) and varies according to the decementation processes generated by the circulation of groundwater.

The Piana di Palermo is made up of marine deposits of the Pleistocene, with variable thicknesses that can reach 100m, of calcarenites, sandy clays and silts. The appearance of the rock varies greatly depending on the area of extraction: the calcarenite from the Danisinni quarry (near the original nucleus of the city) is a pale yellow, medium-grained rock, largely made up of fragments of calcareous algae , linked by a spathic cement which gives the rock great cohesion; the calcarenite extracted on the slopes of Monte Pellegrino is whitish in color, with a medium and homogeneous grain; the rocks from the quarries of Monte Gallo have a yellow-orange color, with a modest content of quartz. The color varies according to the percentage of iron and manganese oxides contained in the calcarenite.


Piazza Indipendenza, in the past it was called Piazza Santa Teresa due to the presence of the church of the Madonna dei Rimedi, once dedicated to Santa Teresa d'Avila. The current name was adopted after the unification of Italy. It is one of the most important central squares of the city: in addition to the Church of the Madonna dei Rimedi, Palazzo d'Orleans, seat of the presidency of the Sicilian Region, the rear entrance of Palazzo dei Normanni where the Sicilian Regional Assembly is located, and which leads to the Palatine Chapel of the Palace, the military district of Palermo and an old post office also rise in this square. The square is located immediately beyond the old city walls in the direction of Monreale, towards which you went through Porta Nuova, which was the southern boundary of the city, and for this reason the area was also called Mezzomonreale in antiquity. 

Before logging this eartcache as "found" you will need to complete the following tasks:

1) At the coordinates indicated, you will be able to examine an excellent sample of sedimentary rock; examine the grain, is it calcarenite, calcilutite or calcirudite? Motivate your hypothesis, touch can be of great help to you.

2) Look at the sample, you will clearly see some fossil inclusions. What is it about? Why are they found in the rock?

3) Use the information contained in the listing to hypothesize the geographic origin of the rock.

4) Take a picture of the coordinates, or your GPS / nickname, near the Earthcache. I'd love to have it attached to your log, but no spoilers!

Send your replies via private message, you can log without waiting for my reply. In case there are any errors I will send you the necessary corrections.

 

Additional Hints (No hints available.)