Le aree in cui si articola questa Lab realizzata da @AlMaFrA e le cache abbinate sono abbandonate, con molti punti dov'è possibile precipitare nel vuoto, dove ci sono molte macerie, vetri rotti, parti pericolanti, ecc...
Affrontate l'avventura consapevoli dei rischi presenti, con le dovute precauzioni e gli idonei dispositivi di protezione individuali quali casco, guanti, scarpe antinfortunistiche.
Non rischiate la vita e non affrontate questa LAB nel caso non ve la sentiate, siate prudenti e non andate da soli!
L’owner non si assume in nessun caso la responsabilità di eventuali incidenti che potrebbero capitare durante la ricerca
IN ZONA IL SEGNALE CELLULARE E' MOLTO SCARSO. SCARICARSI TUTTO PRIMA DI GIUNGERE AL GZ!
L’Alpe Bianca, un terribile esempio di stupidità umana.
Il mostro è lì. Ci impone la sua presenza scheletrica per raccontarci di progetti di insediamenti turistici (così come recita un cartellone ormai sbiadito) e di sogni luccicanti di bianco miseramente falliti.
Si cominciò a parlare di questo luogo nel 1978, quando, su “La Stampa” veniva comunicata l’imminente apertura di un nuovo impianto sciistico che doveva competere con località ben più rinomate e diventare il punto di riferimento per lo sci in val di Lanzo.
Furono costruiti alcuni impianti di risalita, ed iniziò la costruzione di un enorme albergo (38 camere, 15 suite e 76 appartamenti), opera che rimase incompiuta e mai demolita.
La mancata realizzazione di una strada ed il susseguirsi di anni con carenza di neve, ha portato a conclusione questa avventura nella stagione invernale 1993/1994.
Nel novembre 1999, tra lo scetticismo generale dei valligiani, si ipotizzò il riavvio del cantiere, ma il progetto non venne mai avviato!
Recati alle coordinate del listing. "....." WAS HERE ... chi è? (conta le lettere del suo nome)
Dalle coordinate del listing, cammina 21,2*(lettere+2) metri a 47*(lettere+2) gradi.
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