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Piazza di Codigoro Traditional Cache

Hidden : 4/8/2022
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


Benvenuti nella piazza di Codigoro paesino nel Delta del po.

 

 

Dalla fondazione al XIX secolo

La tesi che l'originario toponimo di Codigoro fosse "Neroma" è confutata da Antonio Frizzi nella sua "Memorie per la storia di Ferrara", posizionando l'ipotetica località molto più vicina alle odierne Valli di Comacchio, desumendolo dalle distanze ricavate dalla Tabula Peutingeriana e Antonina. Anche la località Corniculani si può calcolare al massimo vicina a Mezzogoro.

Il nome deriva da Gaurus, l'allora Po di Goro, un territorio che era all'inizio di una biforcazione di rami del fiume: Caput Gauri.

Nel latino volgare troviamo il termine Caput gauri in alcuni documenti pomposiani del 1243. Medium gauri è divenuta poi Mezzogoro.

La storia di Codigoro la si fa ricondurre in epoca longobarda al VII secolo[4] quando una comunità di monaci benedettini di San Colombano di Bobbio si insedia nel territorio dell'attuale Pomposa che allora era posizionato su un isolotto bagnato dal Mare Adriatico e dai rami del Po di Volano e del Po di Goro. È in questi anni che prende avvio la costruzione dell'Abbazia di Pomposa la quale diede risalto a Codigoro e al suo territorio il quale acquisì maggiore rilevanza grazie ai redditizi terreni agricoli e all'istituzione del Palazzo del Vescovo il quale concentrava su di sé il governo politico e commerciale fino all'assorbimento di Codigoro da parte dell'Esarcato di Ravenna al quale prenderà parte sino all'anno 1000.

Verso il 1150 hanno inizio le pressioni per il controllo sul territorio da parte degli Este, signori di Ferrara, ma sono anche gli anni che vedono la fine della prosperità di Codigoro a causa della Rotta di Ficarolo, avvenuta nel 1152, a causa della quale il corso fluviale del Posi spostò a nord prosciugando le acque del Volano fino all'abbandono dell'Abbazia di Pomposa e di Codigoro dai monaci benedettini. Hanno inizio quindi le opere di bonifica del territorio, iniziate nel 1464 e terminate nel 1580, promosse dai duca d'Este e che riuscirono, anche se in piccola parte, a rendere più vivibile il territorio codigorese.

Successivamente, dal 1600 al 1604, infatti la Repubblica di Venezia attuò una modifica al flusso del Po di Levante facendolo sboccare più a sud in territorio ferrarese rendendo così vane le opere idrauliche portate a compimento dagli Este. Le opere di bonifica riprendono nel 1598 quando Ferrara passò sotto il dominio dello Stato della Chiesa sino alla metà dell'Ottocento quando vennero costruiti i primi impianti idrovori e venne attuata la bonifica del circondario Polesine di Ferrara.

Secoli XX e XXI

Nel 1899 la "Società Anonima Codigoro", proprietaria di grandi estensioni terriere in Romagna, è tra le fondatrici dell'azienda saccarifera genovese Eridania Nello stesso anno viene inaugurato a Codigoro il primo stabilimento per la raffinazione industriale dello zucchero.

A Codigoro Giorgio Bassani ha ambientato gran parte del suo romanzo L'airone (1968).

Additional Hints (Decrypt)

Zntargvpb Zntargvp 🧲

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)