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La Via Emilia Traditional Cache

Hidden : 4/16/2022
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


Un po' di storia

La strada statale 9 "Via Emilia" (SS 9) è una strada statale italiana, che collega Rimini a San Giuliano Milanese; prende il nome dall'antica Via Emilia romana, costruita per collegare Rimini con Piacenza.

La via Emilia è l'arteria fondamentale dell'Emilia-Romagna, regione a cui ha dato il nome. Parallelamente al suo tracciato sono state costruite l'Autostrada A1 e le ferrovie Milano-Bologna storica e ad alta velocità, nonché l'autostrada adriatica che parte da Bologna per poi entrare in Romagna e attraversare tale regione fino a Rimini. Fu istituita nel 1928 con il seguente percorso: «Rimini – Forlì – Bologna – Modena – Reggio Emilia – Parma – Piacenza – Milano».

L'Italia settentrionale era conosciuta dai Romani durante l'epoca repubblicana come Gallia Cisalpina. La Gallia Cisalpina comprendeva la Pianura Padana, di gran lunga la più grande pianura fertile della penisola italica e perciò il più ampio territorio coltivabile d'Italia. Conquistando quest'area i Romani avrebbero avuto l'opportunità di accrescere enormemente la propria popolazione e le proprie risorse economiche.

I Romani sottomisero i Galli della Pianura Padana attraverso una serie di campagne militari alla fine del III secolo a.C. La costruzione di una via militare che collegasse Roma a Fano e Rimini al fine di agevolare i movimenti dell'esercito verso nord fu completata già nel 220 a.C. (via Flaminia); invece la via Emilia sarebbe stata costruita solo nel secolo seguente: l'espansione romana fu infatti ritardata di circa venti anni a causa della seconda guerra punica.

Con l'invasione dell'Italia da parte dei cartaginesi guidati da Annibale (218-203 a.C.) Roma perse il controllo della Pianura Padana; molte tribù di recente sottomissione (come i Boi e gli Insubri) si ribellarono e si unirono alle forze di Annibale nella speranza di riottenere la propria indipendenza. Solo nel 189 a.C. l'ultima resistenza dei Galli fu vinta con la conquista di Bona, l'odierna Bologna: nello stesso anno Roma avviò la costruzione della strategica via Emilia. L'arteria venne completata nel 187 a.C.

Inoltre, in quel periodo la colonia di Placentia era circondata da stanziamenti di Galli Boi che, nonostante la sconfitta, non avevano voluto firmare la pace con Roma: il pericolo di rivolte era quindi reale. La strada militare rettilinea fu dunque portata fino a Placentia per consentire il rapido spostamento dell'esercito nel caso di eventuali rivolte boiche. Il punto di inizio della via Emilia coincideva dunque con quello finale della via Flaminia, strada consolare che partiva da Roma e terminava a Rimini, dove intersecava la via Popilia. Inoltre, a Piacenza la via Emilia si intersecava con la via Postumia, che collegava i porti di Genova ed Aquileia, lo scalo romano più importante dell'alto Adriatico.

L'Arco d'Augusto di Rimini (I secolo d.C.), punto di partenza della Via Aemilia romana.

 

Le maggiori città attraversate, di fondazione romana o rifondate dai Romani, dopo Rimini, sono: Acervolanum (Santarcangelo di Romagna), Sabinianum (Savignano sul Rubicone), dove era presente il ponte romano sul RubiconeCesena (Caesena), Forlimpopoli (Forum Popilii), Forlì (Forum Livii), Faenza (Faventia), Imola (Forum Cornelii), Claterna[1]Savenae (San Lazzaro di Savena), Bologna (Bononia, dove intersecava la via Flaminia militare), Unciola (Anzola dell'Emilia), Ad Medias (Crespellano), Forum Gallorum (Castelfranco Emilia), Modena (Mutina), Herberia (Rubiera), Reggio Emilia (Regium Lepidi), Taneto (Tannetum), Parma (Parma), dove era presente il ponte di TeodoricoFidenza (Fidentia), dove era presente il ponte romano di FidenzaSenum (Alseno), Florentia (Fiorenzuola d'Arda), Pons Nure (Pontenure) e Piacenza (Placentia).

Col nome di via Emilia si indica ancora oggi l'arteria fondamentale della regione Emilia-Romagna, cioè l'attuale SS 9, il cui tracciato ha costituito un riferimento anche per le successive infrastrutture viarie: quasi parallele sono state infatti costruite le ferrovie Milano-Bologna e Bologna-Ancona nonché l'Autostrada del Sole e l'Autostrada Adriatica. A Forlì, durante i lavori per la realizzazione della circonvallazione, e a Reggio Emilia, durante degli scavi, sono stati rinvenuti resti dell'antica via romana.

Tra le infrastrutture che attraversava sono degne di nota il ponte di Tiberio di Rimini, il ponte di Teodorico di Parma e il ponte romano di Fidenza.

Cosa rimane della Via Emilia

  • Resti della pavimentazione originale della via Emilia sono stati trovati a Reggio Emilia e nel sito archeologico di Claterna.
  • A Rimini, il punto di partenza della via Emilia, che corrisponde al primo ponte della strada e che è chiamato ponte di Tiberio, esiste ancora oggi: è una struttura massiccia che attraversa il fiume Marecchia, iniziata dall'imperatore Augusto e completata dal suo successore Tiberio. Si possono ancora notare le iscrizioni gemelle di dedica ai commissionanti;
  • Bologna è stata trovata nel letto del fiume Reno la pietra miliare LXXVIII. Vi è registrata la ricostruzione compiuta da Augusto della Via, nel 2 a.C., da Rimini fino al fiume Trebbia; interventi sulla rete fognaria hanno fatto emergere nel maggio 2015 i resti della via Emilia sotto via Ugo Bassi
  • Alcuni resti del ponte della via Emilia sul Reno sono stati trovati nel 1890. La struttura era dotata di parapetti su ambo i lati, posti originariamente a 11,81 metri di distanza, in marmo rosso veronese. Si scoprì che il letto del fiume si era alzato di circa 6 metri a causa del crollo del ponte avvenuto nel IX secolo.
  • Savignano è giunto sino a noi il ponte romano sul Rubicone è stato realizzato probabilmente da Augusto intorno al I secolo d.C., è successivo al celebre attraversamento del Rubicone compiuto dalla Legio XIII Gemina nel 49 a.C., prima del quale Cesare pare abbia esclamato alea iacta est ("il dado è tratto").
  • Esistono i resti di altri antichi ponti romani sulla via Emilia, quali il ponte di Teodorico a Parma e il ponte romano di Fidenza. Nel primo caso i resti sono parzialmente visibili nel sottopasso di strada Mazzini, a fianco di piazza Ghiaia, nel secondo i frammentari resti sono visibili in piazza Grandi.

 

 

Il ponte di Tiberio sul fiume Marecchia a Rimini

Le città fortificate

Percorrendo oggi la via Emilia da Rimini a Bologna, si incontrano numerosi centri urbani (RiminiCesenaForlimpopoliForlìFaenzaCastelbologneseImolaCastel San Pietro TermeBologna) nei quali si conservano ancora oggi mura, torrioni, porte e rocche. Si tratta di un articolato sistema difensivo costruito per volontà delle potenti famiglie che governavano a vario titolo sui territori attraversati dalla via Emilia fra il XIII e il XVI secolo.

Tali costruzioni recuperavano, ampliavano e rinforzavano spesso vestigia difensive più antiche (alto-medievali e bizantine) allo scopo di rendere le città maggiormente sicure nei confronti delle moderne armi da fuoco. Tali costruzioni hanno ridisegnato l'aspetto dei borghi e collegano idealmente in un itinerario tematico lungo la via Emilia le caratteristiche urbane di molte città.

Foto della vecchia torre dell'orologio a Castel San Pietro Terme

 

 

 

 

Additional Hints (Decrypt)

Fbab fbggb ha gnccb r cbgerv rffrer zntargvpn (zn aba yb fbab)

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)