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Ai Moccoli Traditional Cache

Hidden : 7/17/2022
Difficulty:
1 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:


Ai Moccoli

L'incredibile salita che avete percorso per arrivare fino a qui è chiamata la salita dei moccoli, la cache la troverete accanto alla chiesa dei moccoli!

Questa salita ha preso questo nome perchè i barrocciai dei mercati, i contadini che portavano la frutta e la verdura, che l’affrontavano con il carretto non riuscivano a vincerla e rimasti sfiniti sul selciato esprimevano la propria rabbia con una serie di moccoli che avrebbero scandalizzato Satana in persona. Ecco, cosi è nata la definizione di questa salita che portava al Colle de’ Moccoli. Come poteva essere diversamente dato che la salita conta un 18% di pendenza e probabilmente gente come me avrebbe difficoltà ad affrontarla anche a piedi e senza carichi. Questa povera gente era si irrispettosa, ma vorrei vedere chiunque spingere un barroccio in quelle condizioni senza lanciare almeno una maledizione anche anonima!

La chiesa di Santa Maria e Santa Brigida al Paradiso:

Citata nel 1181 col titolo di Santa Maria di Fabroro, fu poi detta Santa Maria alla Badiuzza quando venne affidata ai monaci Benedettini. La denominazione "al Paradiso" deriva da quella data dal convento di Santa Brigida al Paradiso, a sua volta nominato dalla villa degli Alberti, trasformata nel 1390 in cenobio per i seguaci di santa Brigida di Svezia, ai quali fu affidata anche la cura della parrocchia.

L'attuale chiesa parrocchiale è preceduta da un portico del 1706 ornato da una Madonna col Bambino, affresco staccato e danneggiato, attribuito a Pier Dandini (1707). Restaurata nel 1976, all'interno si trova un Crocifisso ligneo attribuito a Bernardo del Maestro Francesco, detto Bernardo della Cecca (fine Quattrocento).

 

Il Moccolo per i fiorentini:

Aprendo un qualunque dizionario, alla voce “moccolo” si leggono spiegazioni che rimandano dal muco nasale fino ad arrivare alle colature delle candele (votive e non). Questo è il significato che nel nostro paese viene attributo a questa parola. A Firenze, ovviamente, no. Tralasciando il fatto che per i cittadini del capoluogo (e non solo) il sostantivo può anche essere coniugato (leggasi “moccolare” o meglio ancora “Smoccolare”), il senso del termine è totalmente altro.

Il moccolo è meramente un’espressione che si usa in funzione di sfogo rabbioso  e si compone di due importanti elementi: il soggetto, riferito a un’immagine sacra, e l’aggettivo, generalmente riferito ad un appartenente alla classe animale o a un’immagine considerata socialmente offensiva (tipo meretrice, o scavatore di buche nel nostro fiume).
Intendiamoci, i fiorentini non ne abusano, almeno al giorno d’oggi. Non siamo in Veneto, dove la stessa idea è usata come intercalare, in maniera un po’ ossessiva. Cerchiamo in qualche modo di girare intorno coi termini, costruendo talvolta delle frasi strutturate che rendono l’espressione quasi affascinante, o meglio ancora usando espressioni geografiche (leggasi “maremma”) o di nomi propri (“Marianna”) per non citare in questione la sacralità del soggetto sul quale sfogare la rabbia immediata.

Il moccolo può essere lungo, articolato, una vera e propria strofa. Può essere una frase di senso compiuto, con importanti componenti verbali. Detto questo, non vogliamo parlare bene del “moccolo”, ma ne parliamo come parte integrante di questa città. Variopinto, estroso, spesso più creativo che offensivo. In sostanza, fiorentino.

CONTENUTO INIZIALE DELLA CACHE: Logbook, premio FTF, NO LAPIS

Additional Hints (Decrypt)

Npphyghevnzbpv zntargvpnzragr

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)