In stile romanico, è una delle chiese più vaste dell'intera Lombardia. In seguito alla distruzione di Lodi Vecchio per opera dei milanesi nel 1158, fu scelto il colle Eghezzone come luogo dove riedificare la città, le cui mura vennero iniziate nel 1160. Con ogni probabilità la conquista di Milano ad opera del Barbarossa, protettore della città lodigiana, favorì la ripresa edilizia del nuovo borgo e della cattedrale, per la cui costruzione fu impiegato materiale proveniente da Lodi Vecchio, ad indicare la continuità tra i due insediamenti.
Le zone inferiori della chiesa sono ancora romaniche, mentre pareti alte e volte appartengono al XIII secolo.
La facciata, iniziata ancora nel XII secolo, restò interrotta per molto tempo.
La parte inferiore evidenzia elementi romanici nel portale centrale scolpito, negli archi laterali e nei semi-pilastri oggi senza funzione. La parte superiore è del XIII secolo, ma il rosone e le bifore timpanate sono del 1506-1509.
La torre campanaria fu inserita in corso d'opera sulla prima campata sud della chiesa (Degani 1966), ma in ampia parte fu ricostruita fra il 1539 e il 1555.
La chiesa venne ristrutturata dal 1760 al 1764 (con incamiciatura dei pilastri, rivestimento delle pareti e ricostruzione delle volte) da Francesco Croce. Fu riconosciuta quale monumento nazionale italiano con regio decreto del 1940.
Venne poi riportata all’aspetto originario tra il 1958 ed il 1965.
Il 5 novembre 2002 i Consigli Pastorali delle tre parrocchie: Assunzione della B. V. Maria, B. V. Maria del Carmine e Santa Maria del Sole hanno espresso, con voto unanime e segreto, l’intenzione di diventare un’unica comunità parrocchiale denominata Santa Maria Assunta.
Un ulteriore passo significativo della nuova parrocchia è stato la ristrutturazione dell’Oratorio P.G. Frassati, inaugurato il 29 maggio 2010.
La Multi:
Step 1: alle coordinate iniziali vi troverete davanti un affresco raffigurante una Madonna col Bambino al cospetto di un ecclesiastico. Sotto l'affresco c'è una ruota dentata arruginita, con all'interno quattro lettere. Trovate il valore numerico di ogni lettera e sommatelo. Otterrete un numero a due cifre. Questo valore lo chiameremo E
Step 2: fatti quei pochi passi per arrivare a questo step, sarete di fronte al Busto di Federico Barbarossa. Sotto al busto vedrete una lapide di marmo con un'iscrizione. Alla fine è indicato un anno in numeri romani. Trasformatelo in numeri arabi, questo valore sarà F
Per arrivare alla cache occorre risolvere le due seguenti equazioni:
[(F-E) : 2] - (Ex2) - 5 = X
(Ex10) + 1 = Y
Le coordinate saranno quindi:
N 45° 18. X
E 009° 30. Y
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