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Sacro Speco - Santo Traditional Cache

Hidden : 2/5/2023
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


Lo Speco di San Francesco è uno dei santuari più importanti del francescanesimo, situato nelle vicinanze di Narni a circa 600 m s.l.m.: costruito in prossimità delle grotte ove il santo di Assisi soleva ritirarsi in preghiera, è meta di numerosissimi pellegrinaggi.

Proveniente a piedi da Stroncone insieme ad alcuni suoi fratelli, San Francesco giunse in quello che era conosciuto come Eremo di Sant’Urbano, fondato dai benedettini due secoli prima, nel 1213.

Da allora si ritirò spesso in questo luogo di pace e silenzio per pregare e meditare in solitudine in una delle grotte (ovvero “speco”) utilizzate dagli eremiti.

Si entra al santuario percorrendo una strada pedonale denominata Viale del perdono; all'ingresso si trova la piccola chiesa, edificata tra il 1585 e i primi anni del Seicento, costituita da un solo ambiente, presenta un crocifisso ligneo cinquecentesco e un tabernacolo del Seicento.

Accanto si apre il chiostro, risalente al Quattrocento, da cui si accede alla Cappella di San Silvestro, l'oratorio, edificato dai Benedettini intorno all'anno 1000, presenta nell'abside un affresco del Trecento, con il Crocifisso e la Madonna, san Giovanni Evangelista, san Francesco e san Silvestro.

Altri affreschi raffigurano santa Chiara, san Girolamo e santa Caterina d'Alessandria, dietro l'abside, vi è l'antico pozzo da cui, secondo la tradizione, fu attinta l'acqua che san Francesco tramutò in vino.

Si racconta che, afflitto da gravissima malattia, san Francesco chiese con languida voce del vino, ma gli fu risposto che non c’era da dargliene. Volle allora che portassero dell’acqua, e quando gli fu recata la benedisse col segno della croce. Subito quell’elemento, cambiando specie, perdette il proprio sapore e ne acquistò un altro. Divenne ottimo vino ciò che era acqua pura, e quanto non potè la povertà, lo offerse la santità. Gustatone, l’uomo di Dio si risanò con tanta prestezza.

Dal chiostro si entra anche nel quattrocentesco Refettorio di San Bernardino, dove si conservano le antiche tavole e un lavello in pietra.

Al piano superiore sono situate le celle del Convento di San Bernardino; fondato dal predicatore francescano per accogliere i novizi dell'ordine, ospitò, oltre allo stesso Bernardino, il beato Giovanni Bonvisi da Lucca e il beato Pietro da Rieti.

Ingrandito nel corso dei secoli, nell'Ottocento il convento fu prima soppresso e poi riaperto, e solo dal 1942, dopo un restauro, venne nuovamente abitato dai frati.

Additional Hints (Decrypt)

irqv sbgb fcbvyre

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)