La Sarca è un fiume Trentino lungo circa 78 km, principale immissario del lago di Garda. Nasce dalla confluenza della Sarca di Campiglio con la Sarca di Val Genova. Percorre la Val Rendena fino a Tione con andamento Nord - Sud, per poi variare con andamento Est - Ovest nella zona della Busa Di Tione, il lago di Ponte Pià, e le Giudicarie Esteriori entrando, con un corso tortuoso ed incassato ( Canyon del Limarò ), nella Valle del Basso Sarca dove scorre più lento e meno impetuoso fino a sfociare nel lago di Garda presso Torbole.
Questa multi vuol farvi conoscere la parte finale del corso del fiume, partendo dalla foce fin quasi ad Arco seguendo la ciclabile lungo cui sono state poste, in punti di interesse storico locale, delle tabelle informative.
EN : The Sarca is a Trentino river about 78 km long, the main tributary of Lake Garda. It arises from the confluence of the Sarca di Campiglio with the Sarca di Val Genova. It runs through the Val Rendena up to Tione with a North - South trend, and then varies with an East - West trend in the area of Busa Di Tione, the lake of Ponte Pià, and the Giudicarie Esteriori entering, with a tortuous and recessed course (Canyon of Limarò ), in the Lower Sarca Valley where it flows slower and less impetuous until it flows into Lake Garda near Torbole.
This multi-purpose bike aims to introduce you to the final part of the river's course, starting from the mouth almost as far as Arco, following the cycle path along which information tables have been placed at points of local historical interest.
IL PONTE DI TORBOLE
L'attraversamento della Sarca presso la foce ha un passato di molti secoli, inizialmente come semplice guado di passaggio, poi come vero e proprio ponte. La prima testimonianza della sua presenza risale al dicembre del 1200. Verso la fine del XVIII secolo viene costruita la strada fra Riva e Torbole, per favorire i commerci di Riva via terra, lavori che vennero interrotti a causa delle vicende belliche napoleoniche del 1798. Nel 1802 venne concluso il nuovo pezzo di strada con il relativo ponte sulla Sarca, che prevedeva un tariffario per il pedaggio. Durante la Seconda guerra mondiale il ponte, ancora in legno, venne bombardato dagli aerei anglo-americani; un caccia sganciò quattro bombe e anche se il bersaglio venne mancato, subì grossi danni. Pochi giorni dopo giunse in paese un reparto di rangers che demolì il ponte in legno per sostituirlo con uno in ferro. Un anno e mezzo dopo ne venne costruito uno nuovo in cemento armato poggiante su due piloni. Tale manufatto resistette fino al 17 settembre 1960, quando durante una piena del fiume venne gravemente danneggiato da un pontone ( zatterone ) di ferro trascinato dalla corrente, proveniente dalle parti della centrale idroelettrica Brossèra, zona in cui si stavano effettuando dei lavori di risistemazione dell' alveo e per evitare un pericoloso cedimento degli argini si era deciso di posare sul fondo del fiume delle piastre in cemento collegate fra di loro. Per trasportarle veniva adoperato il pontone che la sera veniva ancorato all'argine. Quella notte però l'ancoraggio non resse e venne sradicato, il pontone venne spinto a valle con grande forza ed andò ad incastrarsi sotto il ponte, che subì ingenti danni e venne reso inservibile. Dopo un paio di giorni venne posizionato un ponte Bailey ( in legno e metallo ) che venne utilizzato per un paio di anni finché non venne costruito il nuovo ponte un paio di metri più a monte.
ANTICA PESCAIA DELLA SARCA
Qui per secoli è esistita una pescaia che serviva per la cattura delle trote che in autunno risalivano la Sarca per venire a depositare le uova. Il diritto di sfruttamento fu privilegio feudale dei conti di Arco tranne per il periodo del dominio veneziano ( 1440 - 1510 ); esse venivano date in locazione ogni cinque anni ad un locatario che poi si trasferiva in una casetta vicino all' impianto. Purtroppo, negli anni, tanti fattori hanno influito pesantemente trasformando il fiume, tra cui la realizzazione della centrale idroelettrica di Torbole con una grande briglia a sbarramento delle acque che impedisce la risalita delle trote per la riproduzione. Più a nord invece, l' invaso artificiale di Ponte Pià, blocca il flusso verso valle dei sedimenti, facendo così mancare il letto di frega per la deposizione delle uova.
CENTRALE IDROELETTRICA DI TORBOLE
La costruzione della centrale di Torbole, entrata in funzione solo nel 1961, ha comportato la temporanea deviazione del fiume che è stato poi riportato nel suo vecchio alveo al termine dei lavori. Alveo che nel tratto finale è stato pesantemente artificializzato : per resistere all' azione erosiva, dovuta alla maggior quantità di acqua scaricata dalla centrale, è stato necessario proteggerlo con piastre in cemento. L' acqua captata dalla Sarca e dai suoi affluenti viene artificialmente convogliata verso il lago di Cavedine che funge da serbatoio di regolazione. Da qui viene condotta alla centrale attraverso una lunga galleria sotterranea.
LA PISCICOLTURA NELL' ANSA DEL FIUME
In passato la Sarca era molto più sinuosa di quanto non sia ora. A seguito di una disastrosa alluvione sul finire del 1800 , venne redatto un progetto complessivo di rettifica. In questo punto era presente un ' ampia ansa ad angolo retto che è stata poi esclusa dal fiume tramite la realizzazione di un nuovo alveo rettilineo. Nel 1953 venne creata la piscicoltura Mandelli. Negli anni l' impianto si amplia progressivamente con la costruzione di nuove vasche al di fuori del vecchio alveo. Qui si allevano principalmente trote. Le vasche sono disposte a cascata. Nella parte iniziale dove entra l' acqua del fiume più fresca ci sono gli esemplari più giovani, verso valle quelli più adulti. Prima di questa piscicoltura nel territorio ne erano presenti altre non più esistenti. La più importante era quella sorta nel 1880, la " Società di piscicoltura artificiale di Torbole ", che fu uno dei primi stabilimenti in Europa nel suo genere. Addirittura l' incubatoio ( cioè le vasche dove si curano le uova fecondate in attesa della schiusa ) aveva acquisito fama mondiale.
L' AREA INDUSTRIALE DI " PRÀ DE LA FAM " ( " PRATO DELLA FAME " )
In quest' area è nato il primo importante insediamento industriale dell' Alto Garda. Un luogo ideale poiché vicino al fiume, ben servito da strade e su aree aride e poco fertili e quindi non utili all' agricoltura. Tre sono gli stabilimenti storici tutt'ora operativi. CARTIERA FEDRIGONI Inaugurata nel 1963, produce inizialmente le prime schede per i computer IBM. Un secondo stabilimento verrà impegnato nella produzione di carte - adesive. HURTH ( DANA ) Inaugurata nel 1966, quest' industria metalmeccanica produce trasmissioni per macchine movimento terra. Inizialmente la disponibilità idrica è vista come un'opportunità da sfruttare nei processi di raffreddamento. Dagli anni novanta invece si iniziano ad installare sistemi volti al risparmio idrico fino ad annullarne l' uso attraverso impianti a circuito chiuso. AQUAFIL Nasce nel 1969. Produce fibre sintetiche e ha sviluppato un processo di riciclo dei rifiuti di nylon ( come reti da pesca abbandonate in mare ) da cui vengono creati nuovi fili che poi vengono usati per fabbricare capi di abbigliamento e tappeti.
IL CACHE è nascosto in un punto in cui nel 2015 più di 50 pittori amatoriali, diretti dal maestro Franco La Spada, hanno abbellito 70 metri di muro che costeggia la ciclabile, con delle pitture su pannelli di scorci della bella Sarca.
COORDINATE FINALI
N 45 54. DBF
E 010 52. AEC