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[ZdP] Strata Lata Traditional Cache

A cache by s3r Message this owner
Hidden : 4/2/2023
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


LA STRADA ANTICA

Un numero elevato di strade del passato con tracce di pavimentazione a rizada lombarda (realizzata con ciottoli di fiume disposti su un letto di sabbia o di malta), dirette in ogni direzione, solcano l'intero PLIS Zoc del Peric: questa presenza viaria antica così fitta tradisce un passato molto trafficato.

Dalla Val Francia (da franca, cioè esente da dazio), ad esempio, partivano strade larghe e acciottolate con cui si potevano raggiungere Erba, Como, Milano e le zone d'oltre Lambro. Anche l'analisi di antichi documenti e la lettura di mappe ingiallite confermano che queste lande furono uno snodo stradale movimentato su cui transitarono per secoli persone e merci, almeno fino alla metà del XIX secolo.

Documenti medievali menzionano una strada maestra chiamata Strata Lata che transitava in Valsorda ed in Val Francia collegando Milano con Incino, nucleo storico dell'attuale cittadina di Erba. La stessa strada nel corso del tempo assunse diversi nomi come Strada Milanesa o de Niguarda oltre che La Valassina. Questa strada sbucava dal Pilastrello di Arosio, passava di fianco al Lazzaretto di Cremnago e proseguiva passando sotto la torre di Monbreto (o Mombretto, località ora scomparsa), che sovrastava la frazione di Fabbrica Durini.

La strada proseguiva poi per Anzano, Alserio ed infine Erba. Questo tracciato per Erba aveva il vantaggio di essere percorribile tutto l'anno e di non dover guadare il Lambro. La variante, relativamente più recente ed ora utilizzata, che tocca Arosio, Inverigo, Lurago d'Erba e Merone, si iniziò a percorrerla dopo che il Lambro fu attraversabile stabilmente in località Ponte Nuovo a Merone.

Il tracciato antico che attraversava il PLIS aveva un letto profondo e ampio (lectum profundum et latum) con argini in pietra viva (argines lapidum vivorum); significativi tratti del tracciato sono tuttora visibili e percorribili.

In un punto non precisato della Valsorda o della Val Francia, i documenti medievali aggiungono che dalla direzione sud-nord della strata Lata, si staccava la strada che raggiungeva Como. Ciò fa supporre che nell'area, oltre alla strata Lata, passasse un'altra importante arteria viaria, denominata Antica Via Longa, che collegava Como con Aquileia, passando per località poste a sud dei laghi briantei come Alzate, Inverigo, Lurago, Nibionno, Brivio (dove attraversava l'Adda), Bergamo e Brescia. La frequentazione di quest'asse viario incominciò a scemare dopo che Como perse la guerra decennale (1118-1127) con Milano, verso cui furono in seguito dirottati i cospicui traffici da Venezia. Da allora si perse memoria dell'Antica Via Longa; permangono le sue tracce nei documenti medievali e sul terreno.

Queste antiche strade maestre incrociavano le zone industriali ante litteram delle fornaci di antichissima attività, segnalate da mappe di inizio '800 come Fornace Perego e Fornace Durini, collocate in prossimità della zona umida dello Zoc del Peric.

Non è da escludere che la strata Lata sia stata una strada consolare romana (tra l'altro il toponimo Pilastrello evoca la presenza di un miliario romano), costruita o consolidata quando Milano fu sede imperiale dell'Impero romano d'Occidente fra il 286 al 402 d.C; rimase in uso fino al 1820 circa, quando il tracciato dell'attuale 'via Valsorda', che attraversa la valle e prosegue per il Mirovano, fu progettata e costruita dall'Amministrazione austriaca, ritornata a governare la Lombardia dopo la parentesi napoleonica. Da quel momento le nostre strade antiche furono declassate e dimenticate: fu una fortuna perchè ancora oggi possiamo percorrerle come secoli fa.


PLIS Zoc del Peric

Lo Zoc del Peric è una piccola area umida situata tra i Comuni di Lurago d'Erba e Alzate Brianza, riconosciuta con il territorio circostante come Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) nel 2009. Successivamente, nel 2019, si è aggiunta anche una vasta area adiacente in Comune di Inverigo, ampliando ulteriormente il Parco ad un totale di 203 ettari. Attorno alla zona umida che dà il nome al Parco si alternano prati falciati, coltivazioni di mais e di cereali (usati soprattutto per l'alimentazione del bestiame) e zone boscate. Circondata da aree altamente urbanizzate ed industrializzate, questo Parco ha una fondamentale importanza per la conservazione di molte specie animali e vegetali che altrimenti rischierebbero di scomparire. Il Parco rappresenta inoltre un importante corridoio ecologico di connessione tra aree protette limitrofe come i Parchi Regionali della Valle del Lambro e delle Groane-Brughiera Briantea e le Riserve Naturali Lago di Montorfano e Fontana del Guercio.


 

Additional Hints (Decrypt)

Evcbfvmvbaner pba phen

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)