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La chiesa di San Martino ad Arnad costituisce un'interessante testimonianza di architettura romanica in valle d'Aosta (sec. XI e XII), nonché delle trasformazioni quattrocentesche avvenute nel contesto culturale dominato dalla figura di Giorgio di Challant.
La chiesa fu edificata verso il IX secolo nella piana di Arnad-Le-Vieux, come cappella del monastero qui eretto dai benedettini dell'Abbazia di Fruttuaria. Nel corso dell'XI secolo, un'inondazione distrusse la parrocchiale situata più a valle; si decise allora di trasformare la cappella del monastero nella nuova parrocchiale del borgo. L'antico edificio fu quasi interamente ricostruito ed ingrandito, ed assunse una struttura basilicale a tre navate, che ha poi conservato nel tempo. Le strutture murarie della chiesa romanica, realizzate tra i secoli XI e XII, sono quasi interamente costituite da ciottoli di fiume e conci di tufo. È verosimile, per comparazione con moltissime altre basiliche romaniche, che sotto la zona absidale fosse presente una cripta.
Trasformazioni più importanti avvennero negli ultimi decenni del Quattrocento, ai tempi del grande fervore di rinnovamento culturale ed artistico valdostano condizionato da Giorgio di Challant. Risale a quell'epoca la copertura sotto il tetto, con volte a crociera segnate da pronunciati costoloni.

Sulla facciata fu rifatto il portale d'ingresso, adottando un'elegante decorazione in tufo (oggi ancora visibile) che forma un arco a stemma rovesciato, culminante in un motivo formato da due tronchi d'albero intrecciati. Tale intreccio intendeva verosimilmente simboleggiare l'unione di due casate: esso sarebbe stato realizzato in omaggio al matrimonio tra una baronessa dei Vallaise, antichi signori di Arnad, ed un conte dei Challant di Issogne, nipote di Giorgio di Challant, priore della collegiata di Sant'Orso.

Uno degli elementi di maggiore interesse della chiesa è costituito dal superstite ciclo di affreschi antichi, opera di un artista anonimo, convenzionalmente denominato "Maestro di Arnad". Quelli meglio conservati, riscoperti di recente, si trovano all'interno, in un'intercapedine tra il tetto e le volte della navata di sinistra (normalmente non visitabili, per ragioni di sicurezza).

Altri dipinti dello stesso pittore si trovano all'esterno della chiesa, sulla parete destra; essi occupavano l'intero spazio tra la facciata e la porta laterale, ma solo alcuni sono ancora relativamente leggibili. Vi si riconoscono una Messa di San Gregorio e, ai lati della porta, le due grandi figure di San Cristoforo e di San Pietro.
Il linguaggio pittorico del "Maestro di Arnad" si connota per una evidente persistenza di modelli tardo gotici, ed in particolare per un marcato espressionismo dei tratti. Lo stesso linguaggio è rinvenibile negli affreschi osservabili sulla facciata della cappella dei Santi Fabiano, Sebastiano e Solutore a Fleuran di Issogne che sono databili 1428. Intorno agli stessi anni, si collocano quindi anche gli affreschi di Arnad.
Museo Parrocchiale
La chiesa conserva al proprio interno, in alcune vetrine poste vicino al grande altare ligneo in stile barocco della cappella di destra, una collezione di statue lignee, bassorilievi, reliquiari, lavori d'oreficeria, paramenti sacri, libri liturgici ed altri oggetti di arte sacra. Particolarmente meritevoli di attenzione sono un crocefisso risalente alla seconda metà del XIII secolo e due bassorilievi di manifattura tedesca del XVI sec., rappresentanti San Rocco e San Sebastiano.
Curiosità
Nel parco giochi dietro la chiesa, vi sono alcuni esemplari di "alberi delle lanterne cinesi" (Koelreuteria paniculata), che in estate offrono una spettacolare fioritura gialla.
Fonti:
- https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Martino_(Arnad)
- https://www.la7.it/bellitalia-in-viaggio/video/arnad-la-chiesa-di-san-martino-16-11-2021-408810
- https://lavalleenotizie.it/dal-giornale/arnad-tornano-alla-luce-gli-antichi-affreschi-nella-chiesa-di-san-martino/