La Grotta Marina di Bergeggi costituisce un ambiente di notevole interesse archeologico e naturalistico. Frequentata fin dall’antichità, al suo interno sono stati rinvenuti numerosi reperti paleontologici, risalenti al Neolitico.
Si tratta di una cavità carsica formatasi all’interno di un massiccio di calcari dolomitici, di circa 200 milioni di anni fa (Trias inferiore). Alla sua genesi hanno concorso processi di varia natura che si sono ripetuti più volte, in tempi diversi.
La grotta, nel suo insieme, trova origine nella intensa fatturazione della roccia dolomitica: le acque circolanti all’interno delle principali fratture della roccia, attraverso processi di erosione carsica (dissoluzione del carbonato di calcio contenuto nella roccia) hanno allargato tali fratture fino a creare cavità più o meno importanti. I processi di erosione marina hanno agito solo successivamente, di preferenza là dove la roccia era più carsificata e fratturata, allargando nel tempo le cavità e donando alla grotta l’attuale fisionomia.
La parte emersa presenta un’ampia cavità principale nella quale oggi entra il mare e alcune diramazioni poste a livelli superiori.
Sotto il livello del mare si articola invece in diversi cunicoli, sale più o meno ampie e laghi salmastri, in cui l’acqua marina si mescola ad acqua di origine continentale proveniente da infiltrazioni.
Le indagini svolte sulle parti sommerse hanno dimostrato che la grotta costituisce un ambiente notevolmente diversificato e di grande valore naturalistico, oltre che per la ricchezza di fenomeni carsici, anche per la varietà di popolamenti biologici.
Miti e leggende:
Narra la leggenda che nella Grotta Marina di Bergeggi vivesse un terribile drago, adorato dalla popolazione della vicina città romana di Vada Sabatia. All’inizio del V secolo d.C. i Santi Eugenio e Vindemiale affrontarono l’esecrabile bestia armati solo del segnacolo della croce e la affogarono in mare.
La leggenda simboleggia in realtà la vittoria del Cristianesimo sul Paganesimo, ma offre anche una chiara testimonianza del timore e del mistero con cui in passato veniva guardata la grotta.
Come raggiungere il cache:
Per raggiungere le coordinate iniziali è possibile percorrere una scalinata in pietra che parte dalla strada e conduce tramite un cancello alla grotta.
Se quest'ultimo fosse chiuso, bisogna percorrere un tratto di mare, partendo dalla spiaggia di Bergeggi o di Sportorno, dunque è consigliato l'utilizzo di Canoa, Sup, Pedalò ecc.. noleggiabili anche nelle vicine spiaggie nelle stagioni estive o costeggiando la costa a nuoto.
Successivamente vi apparirà davanti l'ampia entrata della grotta, una volta entrati potrete osservare una scala in metallo sulla sinistra, salite in cima e iniziate a cercare!
Vi consigliamo inoltre di visitare una grotta marina al suo interno, quest'ultima situata al di sotto della scala in metallo dopo aver percorso un breve cunicolo di roccia, è necessario l'utilizzo di una torcia preferibilmente waterproof.
⚠️ Chi non firma o non fa un foto-log del ritrovamento verrà cancellato!
ENG:
The Bergeggi Sea Cave is an environment of considerable archaeological and naturalistic interest. Frequented since ancient times, numerous paleontological finds dating back to the Neolithic have been found inside.
It is a karst cavity formed within a massif of dolomitic limestone, approximately 200 million years ago (Lower Triassic). Processes of various nature contributed to its genesis and were repeated several times, at different times.
The cave, as a whole, finds its origin in the intense invoicing of the dolomite rock: the waters circulating inside the main fractures of the rock, through karst erosion processes (dissolution of the calcium carbonate contained in the rock) have widened these fractures up to create more or less important cavities. The processes of marine erosion acted only subsequently, to extend where the rock was most karstified and fractured, widening the cavities over time and giving the cave its current physiognomy.
The emerged part has a large main cavity into which the sea now enters and some branches located at higher levels.
Below sea level, however, it is divided into various tunnels, more or less large rooms and brackish lakes, in which sea water mixes with water of continental origin coming from infiltrations.
The investigations carried out on the submerged parts have shown that the cave constitutes a remarkably diversified environment and of great naturalistic value, not only for the richness of karst phenomena, but also for the variety of biological populations.
Myths and legends:
Legend has it that a terrible dragon lived in the sea cave of Bergeggi, worshiped by the population of the nearby Roman city of Vada Sabatia. At the beginning of the 5th century AD. Saints Eugene and Vindemiale faced the execrable beast armed only with the sign of the cross and drowned it in the sea.
How to reach the cache:
To reach the initial coordinates it is possible to use a ladder that starts from the road and leads through a gate to the cave, if the gate would be closed is necessary to travel along a stretch of sea, starting from the beach of Bergeggi or Sportorno, therefore it is recommended to use a canoe, SUP, pedal boat etc. which can also be rented on the nearby beaches in the summer seasons or along the coast swimming.
Subsequently the large entrance to the cave will appear in front of you, once you enter you will be able to observe a metal staircase on your left, climb on the top of it and start to search!
We also advise you to visit a sea cave inside, the latter located below the metal staircase after having followed a short rock tunnel, it is necessary to use a torch, preferably waterproof.
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