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(regular)
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Castello Ginori di Querceto è un antico borgo fortificato del volterrano sulle pendici del Monte Aneo, al centro dell’estesa omonima fattoria.
Le origini del villaggio risalgono all'anno Mille quando apparteneva alla chiesa di Massa Marittima. Alla fine del 1100 il vescovo di Massa cedette i suoi diritti sul borgo all’abate di San Pietro in Palazzuolo di Monteverdi. Successivamente, nel 1208, Querceto insieme ad altri castelli della Val di Cecina (Canneto, Micciano, Libbiano, La Sassa, Serrazzano e Monterufoli) fu ceduto al Comune di Volterra.
A quei tempi Querceto rivestiva notevole importanza sia per la sua potenza militare sia per le tante risorse naturali del sottosuolo: in primo luogo le “moie”, sorgenti di acqua salata, poi diversi minerali come l’argento, il rame e il mercurio, ma anche il vetriolo e l’allume che costituivano una merce molto ricercata sui mercati internazionali del Medioevo.
Dopo due secoli segnati da scontri armati e rivolte nel volterrano, nel 1430 il castello fu occupato e saccheggiato dalle truppe di Giangaleazzo Visconti, duca di Milano.
Successivamente, nel 1447, Querceto fu conquistata dalle truppe di Alfonso d’Aragona, re di Napoli, sceso in guerra contro Firenze.
Il Cinquecento fu contrassegnato dalla dominazione fiorentina; infatti, in seguito alla conquista di Volterra da parte dei fiorentini, gli abitanti di Querceto giurarono fedeltà alla Signoria di Firenze. In questo periodo, più precisamente nel 1543, la nobile famiglia Lisci di Volterra si insediò nel Quercetano.
Nel 1786 l'ultima discendente dei Lisci, Francesca, sposò il Marchese Lorenzo Ginori. Con l’avvento dei Ginori finì un periodo nero per Querceto, caratterizzato da carestie, miseria e dal malgoverno della decadente dinastia dei Medici.
Nel 1814 Carlo Leopoldo ereditò dalla madre Francesca la fattoria di Querceto; da allora le terre ed il castello sono rimasti della famiglia Ginori. Egli mise in pratica numerose innovazioni nei sistemi di coltivazione, aumentando la resa dei terreni, e si impegnò in particolare per favorire l’allevamento del bestiame ed il miglioramento delle razze. Nel 1834 in località Tegolaia - oggi Ponteginori - fece costruire il ponte sul fiume Cecina, che collegò la tenuta di Querceto con la strada della Val di Cecina.
Nel Novecento sono stati Lorenzo e suo figlio Leonardo a dare un ulteriore impulso allo sviluppo agricolo, contribuendo a rendere la fattoria di Querceto un’azienda agricola modello molto rinomata. Negli ultimi anni il borgo è stato progressivamente restaurato, cercando di mantenere il più possibile la struttura originaria. Nella ristrutturazione sono stati ricavati anche alcuni appartamenti dallo stile semplice ma caratteristico, che vengono affittati per le vacanze.
Castello Ginori of Querceto is an ancient village, near Volterra, on the slopes of Mount Aneo in the center of a large estate.
The origin of the village goes back to 1000 a.c., when it belonged to the church of Massa Marittima.
Towards the end of 1100 the bishop of Massa Marittima transferred his rights to the Abbot of Monteverdi.
In 1208 Querceto, together with the other castles of the Val di Cecina, was yielded to the town of Volterra. In those days Querceto was very important for its strategic position and for its many natural resources, first of all the salted water springs. In its subsoil minerals could be found, such as silver, copper, mercury and vitriol, all items much sought after on the international markets in the Middle Age.
After two centuries in which many armed skirmishes and revolts took place in and around Volterra, in 1430 the castle was occupied and pillaged by the troops of Giangaleazzo Visconti, Duke of Milan.
In 1447 Querceto was conquered by the troops of Alfonso d’Aragona King of Naples in war against Florence.
The 16th century was marked by the Florentine domination, because after the conquest of Volterra the inhabitants of Querceto had to swear fealty to the “Signoria” of Florence. It was during this period, around 1543, that the noble family Lisci of Volterra got involved with Querceto.
In 1786 the last Lisci’s descendant, Francesca, married Marchese Lorenzo Ginori. After years of famine and poverty during the government of the Medici dynasty, the Querceto conditions much improved, thanks to the Ginori’s administration
In 1814 Carlo Leopoldo inherited from his mother Francesca the estate; from then onwards the castle and the estate belong to the family. He made many modern reforms in the methods of cultivation and was especially interested in cattle breeding. In 1834 he built the bridge on the river Cecina near the village of Ponte Ginori that connected the estate with the public road of the Val di Cecina.
In the 20th century with Lorenzo and his son Leonardo the farming of the land was much promoted and the estate became a model of agricultural enterprise.
In these days the village is completely restored and typical rustic style but comfortable holiday apartments have been made.
CONTENUTO DEL CACHE: TB EMMA'S MICRO, GEOCOIN, CUFFIE X RADIO, SOTTOBICCHIERE CANTABRIA 2006, 2 SALVIETTE IBERIA, PORTACHIAVI PILA ELETTRICA, CARTE NAPOLETANE (SPAGNOLE)
CONTENTS: TB EMMA'S MICRO, GEOCOIN, RADIO HEADPHONES, COASTER CANTABRIA 2006, 2 SERVIETTES IBERIA, KEY RING WITH TORCH, NEAPOLITAN PLAYING CARDS.
Additional Hints
(Decrypt)
NYYN ENQVPR QRYY'NYOREB FRTNGB, FHYYN FVAVFGEN NYYN CEVZN PHEIN QRY FRAGVREB.
VA GUR EBBG BS GUR FNJRQ GERR, BA GUR YRSG NG GUR SVEFG GHEAVAT BS GUR CNGU.