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Filippo Corridoni Traditional Cache

Hidden : 3/1/2017
Difficulty:
2.5 out of 5
Terrain:
2.5 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:

Attualmente il paesaggio che ci si palesa difronte è irriconoscibile rispetto a quello dove hanno trovato la morte migliaia di soldati di diverse nazionalitá.

Italiani, Sloveni, Austriaci, Ungheresi, Croati, Cechi hanno lasciato le loro giovani vite in questi luoghi. 

Un dolce pensiero per loro sará sicuramente gradito.


 

 

 

 

 

Filippo Corridoni (1887-23 October 1915), the revolutionary syndicalist

Filippo Corridoni was an extraordinary personality that could (perhaps unique case) have the agreement both of fascists and of anti-fascists.

Mussolini told about him  "He was a sort of ‘nomad of life’, a pilgrim who carried in his wallet a little bread and so many dreams and walked in his stormy youth, fighting and doing everything, without asking for anything"
Giuseppe Di Vittorio, historic leader of the CIGL (a syndicalist group), told about him: "Corridoni would never be fascist. He was too honest, brave, loyal to be at the service of the landowners."
Instead Corridoni describes himself: "I suffered hunger, cold, taunts, insults, humiliations, without showing anyone my sufferings. I did all trades in painful exile (in France), I worked as laborer mason as well as seller of chestnuts. I lived for months with a modest piece of bread and Roman ricotta, or with a poor plate of spaghetti, I ate only once a day. In spite of that, here I am with my faith intact, ready to follow the ‘pathof the Station of the Cross’ for the triumph of my immortal ideas.
Corridoni was a soldier who hated war but he was a volunteer because he believed that the defeat of Austria and Germany, nations that were at that time conservative, would improve the conditions of workers across Europe.


He fell near the monument dedicated to him (perhaps where the cache is) and his body disappeared into the fray without being found again, as in the stories of legendary heroes.

 

 

Filippo Corridoni (1887-23 ottobre 1915), il sindacalista rivoluzionario

Filippo Corridoni era un personaggio straordinario che riuscì (caso forse unico) a mettere d accordo fascisti e antifascisti.
Così lo ricorda Mussolini:" Egli era un nomade della vita, un pellegrino che portava nella sua bisaccia poco pane e moltissimi sogni e camminava così, nella sua tempestosa giovinezza, combattendo e prodigandosi, senza chiedere nulla."
Così lo ricordò Giuseppe Di Vittorio, storico leader della CIGL:" Corridoni non sarebbe mai stato fascista. Era troppo onesto, coraggioso, leale, per mettersi al servizio degli agrari."
Così invece Corridoni descrive se stesso: " Ho patito fame, freddo, dileggi, vituperi, mortificazioni, senza mostrare ad alcuno i miei patimenti. Ho fatto tutti i mestieri nell esilio doloroso (in Francia), dal manovale di muratore al venditore di castagne. Ho vissuto dei mesi con semplice pane e ricotta romana, ovvero con un piatto di spaghetti da quattro soldi, mangiato una sola volta al giorno. Ebbene, malgrado ciò, eccomi qua con la mia fede intatta, pronto ad infilare ancora una volta la via crucis per il trionfo delle mie idee immortali.
Corridoni fu un soldato che odiava la guerra ma vi partecipò come volontario poiché credeva che la sconfitta dell'Austria e della Germania, nazioni in quel tempo conservatrici, avrebbe migliorato le condizioni dei proletari di tutta Europa.


Cadde nei pressi di questo monumento a lui dedicato (forse proprio dove si trova la cache) e il suo corpo scomparve nella mischia senza essere più ritrovato, come nelle storie leggendarie degli eroi.

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