La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata completata nel 1922, all’inizio per servire il vecchio impianto (Impianto idroelettrico dei Raggioli) e poi successivamente allacciata a quello nuovo ed attuale.
La diga ha un’altezza di 47 m, è ad arco-gravità, con raggio di 21 m. La sua base ha uno spessore di ben 16 m, il ciglio di 3 m; produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale entro la Gola del Furlo. In sponda sinistra sono state realizzate due paratoie, con funzionamento automatico ed anche con alimentazione autonoma di sicurezza, adatte a smaltire ben 1.000 m³/sec.
Il bacino al momento della costruzione risultava avere un volume di 2 milioni di metri cubi. Oggi, con il conseguente alluvionamento di materiale, si è notevolmente ridotto. Nel 1981 è stato svuotato completamente per la manutenzione della diga, liberando lo scarico di fondo.
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