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Corte Sgarzarie Traditional Geocache

Hidden : 10/6/2011
Difficulty:
2.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:

Una corte nascosta


A pochi passi da piazza Erbe, in corso Porta Borsari, c'è un importante luogo della storia di Verona quasi del tutto dimenticato, se non addirittura ignorato: corte Sgarzarie. Una lapide sopra l'arco romanico sotto cui si passa per entrare nella corte ricorda che «Qui furono i lanifici ond'ebbe tanto lustro e potenza il Veronese Comune dal secolo terzo al quattordicesimo dell'era volgare».

Una grande Loggia, al centro, riempie tutta la corte: era un edificio scaligero, per il mercato delle lane. E' una lunga tettoia a due piani, sostenuta da colonne di marmo rosso, aperta sotto, chiusa e divisa in stanze, nella parte alta. Nel medioevo la lavorazione della lana era l'attività principale dei veronesi, attestata in un documento del 923 del vescovo Raterio e la stessa Casa dei Mercanti, nel 1210, nacque come Casa dell'Arte della lana, la più importante fra le Arti cittadine. I panni veronesi erano rinomati fino a tutto il Trecento a livello europeo. Per raccontare la storia di corte Sgarzarie, si deve ricordare Alberto I della Scala (1277-1301), di fatto il fondatore della Signoria. Dopo l'uccisione del fratello Mastino, si fece eleggere, in sua sostituzione, capitano del popolo a vita, con la possibilità di modificare o promulgare disposizioni con valore di leggi. A lui si deve l'impulso all'attività delle corporazioni maggiori, con misure legislative ed anche edilizie. Finanziò la costruzione della Casa dei Mercanti e, nel 1299, restaurò gli edifici dell'area circoscritta tra corso Porta Borsari, in vicolo Monte, via Emilei e via Fama, dove concentrò le botteghe dei garzatori, i lavoranti della lana: erano nate le Sgarzarie, la zona artigianale e commerciale della lana, motore economico della città. Da come si può dedurre, però, un piccolo rione, non una semplice corte come è oggi. Pare che vi fossero 14 «staci», botteghe-laboratori, ognuna con una propria insegna, dove vi lavorava una sessantina di artigiani. Ma quali erano i principali momenti di questa lavorazione? Si incominciava con il purgo, cioè con il lavaggio e la pulizia della lana, svolti sull'Adige, nella zona dell'odierno ponte della Vittoria; dove vi è il Capitello dell'agnello, simbolo della Corporazione, poi il vello veniva filato, tessuto e avviato alle follerie, che erano a Veronetta, in fondo al canale del ramo minore dell'Adige. Qui i panni, imbevuti in una soluzione saponosa e pigiati in file, venivano sottoposti ai colpi di maglio della gualchiera, una macchina azionata dall'acqua che li rendeva sodi e li infeltriva. La lavorazione si concludeva negli opifici delle Sgarzarie: si grattava il pelo col garzo (un cardo selvatico con squame uncinate)

e si cimava l'eccedenza con le forbici. Il toponimo Sgarzarie, uno dei pochi che provengono dal dialetto veronese, dunque fa riferimento al complesso delle scardasserie o carderie, luoghi dove si compivano le operazioni indispensabili per la trasformazione della lana nelle varie gamme dei tessuti. In questa area fu costruito anche il fondaco delle balle (il magazzino dove venivano depositati i tessuti), le stanze per i cimatori e la Loggia, l'unica struttura rimasta. Qui i lavoranti avevano la possibilità di misurare, pesare e timbrare le pezze al momento di mercanteggiarle. Gli storici sostengono, però, che questo edificio non fu costruito nel 1299, ai tempi di Alberto, ma più tardi: è probabile risalga al periodo di Mastino II (1329-1351), quando un terzo dei veronesi produceva stoffe pregiate e l'industria laniera raggiunse a Verona un eccezionale livello di produzione. Probabilmente la Loggia (più volte in seguito rimaneggiata) fece parte del complesso chiamato «Fondaco del segnoro», sorto attorno alla corte, dove non c'erano solo i laboratori dei garzatori, ma venivano svolte tutte le funzioni amministrative e di controllo della qualità dei panni, che dovevano essere conformi alle norme previste dagli Statuti dell'Arte della lana. Infine, un'annotazione curiosa. Già nella prima metà del Duecento, l'attività degli artigiani lanieri veronesi superò i confini locali: un centinaio di loro venne ingaggiato e finanziato con la cospicua somma di 9.000 libbre di denari dal Comune di Bologna per costruire opifici in grado di produrre panni fini secondo la tecnica di Verona. Dunque, la Loggia delle Sgarzarie testimonia un'attività di «made in Verona» di sette secoli fa. L'edificio è stato recentemente restaurato e nei locali al piano superiore hanno trovato sede alcune associazioni. D'estate, sotto la loggia, vi sono i tavolini dei vicini bar.

area archeologica del criptoportico capitolino

archeonauteonlus

ENTRATA GRATUITA AL SITO Il sito è aperto e accessibile gratuitamente nei giorni: -mercoledì pomeriggio dalle 15,00 alle 18,00 -domenica mattina dalle 10,00 alle 13,00 (escluse le festività nazionali) A richiesta, l’associazione provvede alla visita guidata facoltativa a pagamento per prenotazioni ed informazioni telefonare tutti i giorni dalle 10,00 alle 13,00 ai seguenti numeri: lingua italiana tel. 324 088 5861 oppure via email archeonaute@gmail.com



An hidden court

THE CAPITOLIUM CRYPTOPORTICUS

archeonauteonlus

FREE ADMISSION - Sunday 10,00 - 13,00 - Wednesday 15,00 - 18,00. Visitors can book a guided tour with an archaeologist at the following number (monday to sunday 10,00 - 13,00): english language tel. 324 088 5862

Not far from Piazza Erbe, in Corso Porta Borsari, there is an important historic place of Verona, almost completely forgotten, if not ignored: Sgarzarie court. You will pass under a Romanesque arch: take a look of the plaque "Qui furono i lanifici ond'ebbe tanto lustro e potenza il Veronese Comune dal secolo terzo al quattordicesimo dell'era volgare." It explains that Verona was very important for wool processing. A large lodge, in the middle, fills the whole court: it was a scaligero building, for the market for wool. It is a long two-floors roof, supported by columns of red marble, open in the ground floor, closed and divided into rooms in the upper part. In the Middle Ages, the production of wool was the main activity of Verona, attested in a document as the House of wool, the most important of the city's Arts. This is no longer the economic heart of the city, as in the Middle Ages, but it is an environment very curious


Ein versteckter Platz
Kindly translated by DieRodauner


Nicht weit vom Piazza Erbe entfernt, im Corso Porta Bosari, befindet sich eine fast vergessene, wenn nicht sogar ignorierte wichtige historische Stätte - der Corte Sgarzarie. Man betritt den Platz durch eine Art römischen Torbogen auf dem sich folgende Inschrift befindet: "Qui furono i lanifici ond'ebbe tanto lustro e potenza il Veronese Comune dal secolo terzo al quattordicesimo dell'era volgare." Es wird erklärt, dass Verona eine große Bedeutung für die Wollverarbeitung hatte. Den Corte Sgarzerie beherrscht eine, von den Scaliern erbaute, platzfüllende Loggia. Dieses Bauwerk wurde speziell für den Wollhandel und dem Wolle verarbeitende Gewerbe errichtet. Die zweigeschossige Loggia besteht aus einem geschlossenem, in mehrere Räume unterteilten Obergeschoss, basierend auf Marmorsäulen, welche das offene Erdgeschoss bilden. Im Mittelalter war Verona ein Zentrum der Wollverarbeitung in einer Schrift wird sie als "Stadt der Wolle" bezeichnet, was die Bedeutung dieses wirtschaftlichen Handelszentrums hervorhebt. Schon lange ist der Corte Sgarzerie kein Marktplatz mehr, wohl aber Wert in Erinnerung zu bleiben.

Archäologische Ausgrabungen / Führungen

Unter dem Corte Sgarzerie können römische Ausgrabungen besichtigt werden. Hier befand sich das religiöse Zentrum des römischen Verona - der Capitolinische Komplex.

Näheres unter:

archeonauteonlus

Die archäologischen Ausgrabungen können gratis zu folgenden Zeiten besucht werden:

Mittwoch: 15:00 - 18:00

Sonntag: 10:00 - 13:00

Adresse: Corte Sgarzerie 8 Eine geführte archäologische Tour (Mo-So, 10:00-13:00) kann unter folgenden Telefonnummern gebucht werden:

Führung in Englisch: 324 088 5862

Führung in Italienisch: 324 088 5861

oder per E-Mail: archeonaute@gmail.com

Nádvorí skryté

We thank JaKaty for her kindness in traslating into Czech! Nedaleko namesti Piazza Erba, smerem po Corso Porta Borsari, se nachazi misto, ktere bylo v historii Verony velmi dulezite, ale dnes je jiz temer zapomenute: dvur Sgarzarie (Corte Sgarzarie). Az pujdete ke kesce, vsimnete si romanskeho oblouku s destickou, kde je napis "Qui furono i lanifici ond'ebbe tanto lustro e potenza il Veronese Comune dal secolo terzo al quattordicesimo dell'era volgare." Napis vyzdvihuje lesk a moc mesta Verony od 3. do 14. stoleti v oblasti obchodu s vlnou. Vlna byla veronskou hlavni obchodni komoditou po celé obdobi stredoveku a veronske vlnene latky byly ve 14. stoleti proslule po cele Evrope. Dnes cely dvur skoro uplne zaplnuje zastreseny prostor byvale trznice, cast z neho vyuziva blizka restaurace. Ze stran otevreny trh je zakryt jednim patrem s kancelaremi. Patro je neseno sloupy z cerveneho mramoru. Tezko bychom nyni toto misto nazvali ekonomickym srdcem Verony, ale stoji za to ho navstivit a predstavit si, jak to tu drive zilo.

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Additional Hints (Decrypt)

ab cnffvat...ohg cnff gb frr gur lneq!

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)