Questa cache è nascosta nei pressi del cippo di confine K10, nel Campo della Guerra. Allo stato attuale, quest'anonimo manufatto celebra le gesta degli arditi veneziani... ma non è sempre stato così!
This cache is hidden near the K10 border stone, in "Campo della guerra" (War Camp). At present, this anonymous artefact celebrates the exploits of the military corps called "arditi veneziani"... but it wasn't always like this!

Che ci fai li?
Che ci fai li, nel bel mezzo del Campo della Guerra, quando il tuo posto sarebbe tra le montagne dell'altopiano di Asiago, nel mezzo della piana di Marcesina? E' una storia vecchia, che ha origine addirittura nell'anno 1752!
A quel tempo, a contendersi i territori montani dell'altopiano di Asiago, c'erano da una parte la Serenissima Repubblica di Venezia e dall'altra l'Impero austriaco. Nella piana di Marcesina la linea di confine aveva da sempre dato origine ad aspre contese tra gli abitanti di Asiago e le popolazioni trentine della Valsugana.
Nell’anno 1750, per volere dell'Imperatrice Maria Teresa d’Austria e del Doge della Serenissima Repubblica di Venezia Pietro Grimani, fu indetto un congresso intemazionale a Rovereto per derimere la sanguinosa questione relativa alla linea confinaria tra i due Stati, compreso il territorio di Marcesina. Due anni più tardi fu messa in opera una lunga serie di cippi per fissare in modo definitivo la linea di demarcazione tra i due stati: sulla sommità del Giogomalo, nella parte più settentrionale dell'altopiano, il punto di confine fu segnato da un masso di circa due metri di lunghezza, a forma di incudine, chiamato per questo in cimbro "Anepoz" [GCADJMA]. Il cippo numero 10 era uno dei cippi principali, assieme a Y22, DO27, FF29 e quello a Pianello in riva alla Brenta, tanto da meritarsi il nome di K10.
Alla fine della prima guerra mondiale il cippo K10 fu asportato dall'altopiano e posizionato qui, in Campo della Guerra a Venezia, dove venne pesantemente modificato per trasformarsi in monumento a ricordo degli arditi veneziani. Le effigi e le iscrizioni originali purtroppo furono eliminate compromettendone per sempre l’originaria funzione.
Nel 2019 una copia di questo cippo fu riposizionata nel suo posto originale, su nella piana di Marcesina, completando di nuovo quella antica linea di confine formata dai cippi che tuttora divide Veneto e Trentino.

Sito originale dove era posizionato il cippo K10 [GCADJRR]; ora al suo posto è stata posizionata una copia.
Original site where stone K10 was located [GCADJRR]; now a copy has been placed in its place.
What are you doing in this place?
What are you doing in this place, in the middle of "Campo della Guerra", when your place would be in the mountains of Asiago plateau, in the middle of the Marcesina plain? It's an old story, originating even in the year 1752!
At that time, there were two populations competing for the mountain territories of the Asiago plateau. On one side the Serenissima Republic of Venice and on the other the Austrian Empire. In the Marcesina plain, the border line had always given rise to bitter disputes between the inhabitants of Asiago and the Trentino populations of Valsugana
In the year 1750, at the behest of Empress Maria Teresa of Austria and the Doge of the Serenissima Republic of Venice Pietro Grimani, an international congress was called in Rovereto to resolve the bloody question relating to the border line between the two States, including the territory of Marcesina. Two years later a long series of stones was put in place to definitively establish the line of demarcation between the two states: on the summit of Giogomalo, in the northernmost part of the plateau, the border point was marked by a boulder of about two meters long, anvil-shaped, therefore called "Anepoz" in Cimbrian language. Stone number 10 was one of the main stones, together with Y22, DO27, FF29 and the one in Pianello on the banks of Brenta river.
At the end of the First World War, the K10 stone was removed from the plateau and placed here, in Campo della Guerra in Venice, where it was heavily modified to transform into a monument in memory of the daring Venetians. Unfortunately, the original effigies and inscriptions were eliminated, compromising their original function forever.
In 2019 a copy of this stone was repositioned in its original place, in the Marcesina plain, completing again that ancient border line formed by the stones which still divides Veneto and Trentino.
